La serata era terminata. I The Kingsguard avevano fatto il loro quinto concerto in un mese ed erano più elettrizzati che mai, il lavoro finalmente stava dando i suoi frutti. Il front man e leader era Jaime Lannister, Jaime era un ragazzo di buona famiglia che aveva una di quelle strade già “ segnate”; avrebbe dovuto seguire le orme del padre nell’azienda di famiglia. Lui però grazie alla madre che perse da giovane, amava una cosa sola e voleva riuscire in questo: la musica insieme a suo fratello Tyrion e ai suoi amici naturalmente. A scuola con loro formò la band: c'era Arthur Dayne più vecchio di Jaime di due anni che suonava la batteria, Addam Marbrand, suo coetaneo e più vecchio amico, suonava la chitarra elettrica, Bronn anche lui suo coetaneo il sintetizzatore e naturalmente Jaime cantava. Iniziarono a fare qualche serata in piccoli club, dove venivano pagati con le consumazioni gratis fin quando vennero notati dal produttore Selwyn Tarth, un nome conosciuto, che riuscì ad aprire le porte della fama alla band. Selwyn era rimasto colpito dalla musica che voleva essere cupa ma intensa, insieme alla voce di Jaime profonda, che emanava passione. Produssero i loro primi due i dischi e cominciarono a girare per le westerlands, ma fu il terzo che sancì il loro successo e che portò ad un tour in tutta Westeros e Essos. Sembrava tutto perfetto nella vita di Jaime, aveva la sua amata musica e una vita avventurosa, ma la sua anima era tormentata da due cose. L’alcool era la prima. Beveva prima, durante e dopo i concerti, appena sveglio e prima di dormire. Bere lo caricava, gli permetteva di ricacciare indietro i fantasmi legati a suo padre e ad un terribile segreto che non aveva mai raccontato a nessuno. Bere gli permetteva di sostenere tutto anche il successo, che da una parte aveva cercato ma dall’altra detestava come non mai. L’alcool poi alimentava anche la sua altra ossessione: Cersei. Conosciuta ai tempi della scuola, Cersei era una bellissima ragazza con gli occhi verdi smeraldo e i capelli oro. Si erano messi insieme quasi subito e da li partì una relazione burrascosa quanto il mare in tempesta. Passavano dalla passione, ai litigi, agli addii ai ritorni. Lui continuava a perdonarle ogni cosa proprio perché si sentiva legato a lei, perché riteneva fosse la sua metà. Jaime però in cuor suo sapeva che per lei non era la stessa cosa. Cersei bramava essere al centro dell’attenzione e quel successo del compagno le piaceva, invece lui voleva soltanto che lei fosse il suo porto sicuro al di fuori di quel mondo. La trovava con un altro, soprattutto uomini più importanti di lui, anche solo a filtrare, si arrabbiava, la lasciava ma poi tornava da lei. Senza di lei Jaime diceva che la musica non era la stessa, la sua vita non era uguale, anche se i suoi amici, suo fratello e anche Selwyn sostenevano il contrario. Lui ribatteva e discuteva finché tutti loro gettavano la spugna. Jaime però nella sua anima sapeva che quell’amore ormai si stava rivelando sempre di più una catena da cui non sapeva come staccarsi. Dopo il concerto di quella notte lui si stava isolando con la sua ennesima birra della serata quando notò una persona che ormai aveva imparato a conoscere e che adorava isolarsi come lui per motivi diversi. Questa persona era la figlia del suo produttore e si chiamava Brienne. Erano mesi che si era incuriosito di quella ragazza così poco convenzionale ma che sembrava trasmettere tutta la calma del mondo. Decise allora di avvicinarsi dicendo: “ Ciao Brienne. Eccoci di nuovo qua”.