non mi credi?
E adesso ti inventi
che il tuo non era. Che ti sbagliavi.
Non lo era?
Mentre passo attraverso queste fredde mura
penso a te,
al tuo essere insensata,
a quanto mi manchi
la mia voglia di vederti,
e ai bei momenti passati assieme,
sciolgono tutto.
Rimane solo acqua.
Tremo al solo pensiero.
Apro la porta che mi ritrovo davanti,
piano entro.
Ci sei tu.
Lo sguardo gelido
rivolto -naturalmente- a me.
Fa male guardarti,
ma mantengo lo sguardo fino a che mi è possibile.
Cedo quasi subito.
Alle lacrime, le scuse, dimenticandomi dell'orgoglio.
In questo momento questa parola -orgoglio- non ha significato.
E tu mi perdoni.
Nonostante tutto,
perchè quello che proviamo è più importante,
perchè il perdono è difficile, non impossibile,perchè ci vogliamo, semplicemente, bene.
Amica mia.
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Questa poesia la voglio dedicare ad una mia amica, Cecilia, anche se sò che non la leggerà (se nel caso Noel la laggessi non provare neanche ad accennarle la cosa o ti uccido!!!).
Che ne pensate? E' la seconda poesia che pubblico, secondo voi (se avete letto anche la prima) sono migliorata?
Non sono per niente esperta in poesie, infatti ho letto solo poesie di Federico Garcia Lorca (che adoro) e le filastrocche di Gianni Rodari "Favole al telefono" (ma non credo che queste contino!xDxD).
In più avevo provato a leggere qualche poesia di Emily Dickinson, ma non mi piacciono molto ( non bastonatemi per questo, i gusti sono una cosa molto personale e io ce li ho strani).
Vi prego di recensire!