Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |       
Autore: aelfgifu    29/07/2023    1 recensioni
È passato un anno dalle vicende raccontate in “Quello che accadde durante le vacanze”. Il Bayern ha avuto una stagione eccezionale, Karl-Heinz viene candidato al Pallone d’oro e decide di andare a Parigi per la premiazione con tutti i suoi cari.
Guest stars: Stefan Levin, Hikaru Matsuyama, Carlos Santana
Genere: Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brian Cruyfford, Genzo Wakabayashi/Benji, Karl Heinz Schneider, Marie Schneider, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Tutti i miei cari'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1. La candidatura 

 

La notizia della candidatura - scontata - di Karl-Heinz al Pallone d’Oro è stata diffusa a inizio novembre, e il primo pensiero del candidato è stato che avrebbe voluto portare con sé a Parigi tutta la sua famiglia. Convincere Julia però non sarebbe stato facile, perciò il Kaiser, dall’opportunista che è, ha usato una scorciatoia, è arrivato il lunedì sera con una bel paio di guanti di lana rossa col logo del Bayern per Robby e gli ha chiesto: “Robby, io vado a Parigi perché mi daranno un premio, ci saranno anche Genzo e Brian Cruyfford e Carlos Santana, vuoi venire?” 


“Sììì!!!” ha strillato Robby saltandogli addosso. E lui ha rivolto alla mamma di Robby uno sguardo da innocentino, come a dire: “Vedi? Non è colpa mia, è lui che vuol venire!”

Comunque Julia non gliel’ha data vinta facilmente: primo, non ha accettato di essere ospitata a spese del suo ragazzo. Secondo, ha chiesto a Karl: “Come mi presenterai?” 

“Non ti presenterò” ha sogghignato il Kaiser. “Sai presentarti benissimo da sola”. 

“Bene!” 

“Ah, Robby” Karl si è rivolto al piccolo con aria casuale “verrà anche Stefan, sai?” 

“Viene anche Stefan?”

“Andrà insieme ai cronisti della SZ, come parte del suo  tirocinio. A quelli della SZ non pareva vero avere un insider tra i loro stagisti” ha sghignazzato Karl. 

 

***

 

Come si può descrivere il nasino all’insù di un bimbo di sei anni che guarda le geometrie di Place Charles de Gaulle e quella casa strana col buco in mezzo, o l’esclamazione di meraviglia mentre l’ascensore porta lui, la mamma e Marie sulla seconda piattaforma della Torre Eiffel? La faccia di Robby è rossa di allegria ed emozione, Julia lo deve tenere con tutta la forza della sua stretta perché non scappi a destra e sinistra. Pranzano anche al ristorante sulla seconda piattaforma e Marie e la mamma tirano fuori lo smartphone e scattano i selfie, con Robby che fa le boccacce; nel giro di mezzo minuto le foto partono per i cellulari di papà, Stefan, Karl, nonno Franz, nonna Utzi, Mick, zia Uta, zia Helga e zio Frank. 

Mick risponde: “Voglio l’autografo di Brian Cruyfford, non ve ne dimenticate!” 

Karl: “Non fate tardi, alle 7 dobbiamo essere allo Châtelet”

 

*** 

 

Quando se lo è visto scendere entrare nella hall col suo passo leonino, tutto in nero eccetto per la camicia immacolata e la bionda macchia dei capelli, è stato come ogni cosa intorno trattenesse il respiro. Già, è quello che si chiama carisma; fai il tuo ingresso in una stanza e il mondo si ferma.  Se c’è una cosa che invidia a Karl è proprio il suo carisma; non la sua forza atletica, non il suo istinto per il gol, neanche i suoi bei colori, i suoi bei lineamenti, la sua bellissima voce, ma il fatto che con un gesto o un’occhiata o una parola riesca a conquistare le persone. Karl-Heinz ha dovuto lottare contro molte cose, ma mai contro l’invisibilità o il disprezzo, beato lui. 

“Bene, signore, signori, bambine e bambini, possiamo andare“ dichiara Karl aggiustandosi assorto i polsini della camicia. E così tutta la brigata esce. Robby è talmente entusiasta che sfugge alla presa di Julia e tocca proprio al Kaiser riacchiapparlo. Per tutto il tragitto il bimbo confabula con la sua grande amica Marie del fatto che “a teatro” ci saranno tanti campioni che vede sempre in televisione col papà. 

Prima di scendere dall’auto, Karl-Heinz si toglie la cravatta con due strattoni stizziti, la arrotola e se la  infila in una tasca dei pantaloni.

“Questa roba mi strozza”.

***

Note di Ælfgifu.

1) Avevo progettato di scrivere questa ff già nel 2014, quando il Pallone d’oro fu consegnato a Zurigo, perciò da qualche parte sulla mia pagina troverete il vecchio titolo provvisorio “A Zurigo e ritorno”. Poi… i tempi mi hanno superato!

2) SZ sta per la Süddeutsche Zeitung, il quotidiano più importante di Monaco, dove Levin sta facendo il tirocinio in quanto studente in Scienze della comunicazione.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: aelfgifu