Hello Beautiful
- Pronto Nick - esclamò la ragazza
- Ehi Faith, come stai? - rispose l’amico riccio.
- Tutto bene grazie -
Abbassò lo sguardo tanto lui non
poteva
vederla. Non stava bene, no per niente. Ma era più forte di lei non riusciva anche se quello era il suo migliore amico a
confessare che da quando lei e Joe avevano chiuso lei era come mutata. Più cupa
e riservata, era diventata un'altra e inoltre la sofferenza non aveva mai
smesso di dilaniarle il cuore.
- tu? –
Aggiunse dopo un minuto di silenzio.
- tutto bene - Rispose il ragazzo, dal suo tono si capiva
bene che pur essendo felice per qualcosa che gli era accaduta, evitava di mostrarlo poiché si era reso conto dello stato d’animo dell’
amica.
- sai che a me puoi dire tutto?!?
Dimmi la verità come stai? – poi aggiunse cercando di fare
sfogare l’amica ma senza alcun risultato.
- Bene, davvero. Non per questo che ho chiamato ma solo
per sapere se realmente tu e Miley siete tornati
insieme -
Il ragazzo non capiva perché l’amica volesse tenersi tutto
dentro, ma glielo lasciò fare del resto la vita era la sua, e lei sapeva bene
che lui era sempre presente se aveva bisogno, quindi perché forzarla…
- Si è vero, è successo ieri. È
la cosa più bella che mi poteva capitare – rispose
- Ne sono convinta e soprattutto ne sono felice. Non
vedevo l’ora di rivedere i miei migliori amici di nuovo insieme, perché voi due
vi appartenete… -
Piccola pausa di silenzio dovuta al fatto che Nick
sussurrò “come tu e Joe” pensando che lei non lo
avrebbe sentito invece non fu così perché lei lo sentì, ma nel decidere se
rispondere o no, alla fine arrivò alla conclusione che era meglio lasciare
correre.
Ad un tratto una voce, non era quella di Nick sia perché
si sentiva lontana ma anche perché sapeva distinguere bene le voci dei
fratelli. Joe, era lui.
- Macho con chi parli? – domandò il ragazzo, aggiustandosi
il ciuffo di capelli che era caduto.
- Con…Faith -
Tra il “con” e il nome della ragazza ci fu una pausa e una
caduta di tono quasi come se non volesse fare sentire ciò che aveva detto alla
ragazza. Il fratello del riccio rimase immobile sentendo il nome.
- Capito - si limitò a dire, facendosi poi trasportare dai
ricordi di quei due anni passati con Faith e di come lei piangeva il giorno in
cui lui decise di lasciarla anche se nemmeno lui
sapeva più bene il perché lo aveva fatto, in realtà se ne era pentito. Ci pensò
un secondo e poi aggiunse - posso parlarle? -
Il riccio fisso il fratello e poi
- Può? – domandò alla ragazza, poiché era sicuro che aveva sentito. Non perché non volesse che i due si parlassero ma perché gli sembrava
giusto nei riguardi della ragazza.
- Si, ve bene – rispose l’amica, lei non era mai riuscita
a dimenticarlo.
- Bene, te lo passo! – il ragazzo mostrò il suo bel
sorriso, contento del fatto che l’amica avesse accettato.
- Pronto? -
- Ciao Joe – salutò lei sorridendo tristemente
- Ciao – sospirò lui
Tra i due vi furono diversi minuti di silenzio rotti dalla
domanda del ragazzo spinto dal fratello, fermo la davanti ad ascoltare la
conversazione.
- Come va? -
Il viso della ragazza acquisì un
espressione strana, a metà tra la tristezza e l’amarezza - direi che va
e basta, mi meraviglia che sia proprio tu a chiederlo anche se forse non
dovrebbe -
Pronunciò l’ultima parte della frase in un sussurro, del
resto lei non voleva incolparlo non perché lui non avesse colpe ma perché lo
amava troppo e anche se aveva fatto di tutto per dimenticarlo non ci era riuscita.
- Tu mi credi insensibile?!?! –
domandò il ragazzo, le sue parole lo avevano ferito, anche se era stato proprio
lui a lasciarla.
- Ho smesso di credere Joe, tu invece come stai? – ribatté
la ragazza con tono acido all’inizio, ma poi si calmò.
- Non lo so - Il ragazzo prese un
grande respiro e continuò a parlare - vorrei che tu venissi al nostro concerto
a Dublino –
La ragazza strabuzzò gli occhi - Dublino? Ma è… è
lontanissimo – rispose incredula
- Ti verrò a prendere domani con il mio
aereo privato – insistette lui.
- Dammi un motivo per cui debba
venire? – domandò lei rimanendo distaccata e cercando di non farsi condizionare
da quell’invito.
- Noi -
Piombò di nuovo il silenzio tra i due. La risposta che il ragazzo
aveva dato era stata involontaria e del tutto spontanea.
- Va bene vengo, ma il tuo motivo non è più valido, glielo
hai reso tu circa 6 mesi fa – disse la ragazza, ancora
colpitala quella risposta, ma cercando di non darlo a vedere.
Il ragazzo non controbatté ma si
limitò a dire -Ti vengo a prendere… a domani! -
Lei non rispose e solo quando sentì il “TuTuTu” del telefono chiuse la chiamata.