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Autore: Tynuccia    23/08/2023    1 recensioni
Shiho esala un sospiro tremulo. Si era aspettata una lavata di capo per essere sparita, non... questo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dearka Elthman, Miriallia Haww, Yzak Joule
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salvataggio
 
 
 
"Siamo arrivati". Miriallia mette una mano sulla spalla di Yzak, titubante, e gli offre un piccolo sorriso di incoraggiamento. Lui, straordinariamente, lo apprezza oltre ogni misura. "Non è proprio in forma, Joule, ma si riprenderà. Dopotutto è una Coordinator". Sforzandosi di non posare lo sguardo su Dearka, in piedi dietro di loro, la ragazza lascia cadere la mano . "Il medico di bordo ha assicurato che può perfino affrontare un viaggio fino alla Voltaire. Ovviamente, con la dovuta cautela e la massima attenzione alla sua gamba".
 
Yzak sospira. "Ci metterò un secondo. Dopodiché verrò a fare visita al Capitano Ramius in qualità di suo pari. Mi sembra il minimo, vista la gentilezza".
 
"Non ce n'è bisogno". Miriallia scuote il capo, trovando bizzarra quella versione così mansueta del Comandante Joule. Nel periodo che ha trascorso su Aprilius alla fine della prima guerra ha potuto covare una sincera antipatia per quel borioso col carré argentato, stupendosi costantemente di come Shiho, che era una persona tanto carina, potesse esserne così innamorata. 
Non che ora Miriallia nutra sentimenti diversi nei confronti di Yzak, ma la sua sincera preoccupazione per la fidanzata le ha confermato che Shiho, in fin dei conti, non era poi così sciroccata quando lo difendeva a spada tratta.
Si schiarisce la gola, rendendosi conto di aver spaziato troppo con i suoi pensieri. "Il Capitano Ramius ha espressamente detto che vorrebbe rivedere Elthman. Farà le tue veci alla perfezione, Joule".
 
Per la prima volta da quando hanno messo piede sull'Archangel, Dearka palesa ad alta voce la propria presenza tramite un'imprecazione così fantasiosa che Yzak, suo malgrado, nasconde un ghigno divertito. "Devo proprio?", lamenta, come un moccioso costretto a mangiare della verdura. Non si era più degnato di contattare i suoi vecchi commilitoni nei due anni tra le guerre. Inoltre, il pensiero di fluttuare tra i familiari corridoi dell'Archangel con la sua ex-fidanzata lo rende così inquieto che farebbe volentieri a cambio con un cadavere ancora caldo. "Amico, dai", si rivolge quindi a Yzak, sfoderando un sorriso tremulo e carico di aspettative. "La gerarchia, eh? Che meraviglia, la gerarchia. Cosa ne sarebbe, del nostro mondo, senza l'ordine. Le regole. Il fatto che è il Comandante l'incaricato alle relazioni sociali".
 
Yzak gli lancia un'occhiata infastidita. "Peccato che sei il mio secondo in comando, e io al momento ho altre cose da fare", nota, gelido. "Vedi di fare l'uomo, Elthman. Almeno per una volta in vita tua".
 
Se non lo odiasse, Miriallia gli farebbe un bell'applauso. 
 
"Beh, Miranda", dice ancora Yzak, mandando in frantumi le belle speranze della giovane giornalista. "Grazie". Le stringe una mano con fare rigido, e lei si limita a brontolare qualcosa su quanto gli uomini siano stupidi prima di fluttuare in direzione del ponte di comando, con un reticente Dearka alle calcagna. "Che caratteraccio", borbotta quindi l'albino, prima di sbloccare la porta dell'infermeria, nuovamente in pensiero per Shiho.
 
Non era rientrata, dopo l'ultima battaglia, ed il suo Mobile Suit sembrava sparito completamente dai radar. Quando il Maggiore non aveva risposto a nessuna delle numerose chiamate delle operatrici della Voltaire, Yzak aveva cominciato a temere che fosse stata uccisa dal nemico. Era stato in quel momento che aveva perso la calma più del solito, cedendo ad un eccesso di rabbia che aveva fatto capire perfettamente all'equipaggio che, per il loro Comandante, Shiho rappresentava più di una semplice sottoposta. Forse avrebbe dovuto essere più cauto vista tutta la fatica che avevano fatto per celare la loro relazione, ma l'idea di averla persa per sempre gli aveva annebbiato il cervello.
Perfino ora, nell'infermeria dell'Archangel, fatica a credere ai suoi occhi quando si posano sulla ragazza, seduta su uno dei letti vuoti con una coscia fasciata, così come metà del volto. "Shiho" la chiama, la gola arida.
 
Lei solleva lo sguardo, per quanto riesca, e gli concede un sorriso tirato, intriso di senso di colpa. "Mi dispiace", dice subito. "Ti ho fatto preoccupare".
 
L'albino la raggiunge e si siede vicino a lei, prendendole una mano per poggiarla sul proprio volto. Lascia un bacio leggero sul polso, beandosi del battito pulsante sotto le labbra. Shiho è viva, e tanto gli basta.
 
Shiho esala un sospiro tremulo. Si era aspettata una lavata di capo per essere sparita, non... questo. Certo, nella sfera personale il suo Comandante assume comportamenti più morbidi, ma tre le estranee pareti dell'Archangel le sembra fuori luogo. Non che se ne lamenti, ovviamente.
 
"Cosa è successo?", chiede infine lui, sempre tenendole la mano.
 
La ragazza si morde un labbro, cercando le parole più adatte. Non ha proprio il cuore di confessargli che il suo ordine improvviso di spalleggiare l'Eternal l'ha colta così di sorpresa che non è riuscita ad intercettare il fuoco nemico. "Il mio Mobile Suit si è rotto dopo che sono stata attaccata. Forse l'hai intravisto nell'hangar, ma ormai è un rottame". Si ferma, concedendosi un sorriso amaro. "Per fortuna hanno mirato soltanto alle gambe, ma è stato sufficiente perché il cockpit smettesse di funzionare". Nota lo sguardo tirato dell'albino alle bende che le fasciano la coscia. "Ha importanza, ora? Sto bene, te lo giuro".
 
"E allora perché sei ferita così gravemente?", insiste Yzak, ringhiando.
 
"Una leva mi si è conficcata nella gamba, quando si è rotto il cockpit", spiega lei dopo un po' di tentennamento. "E il pannello di controllo mi è esploso in faccia. Non proprio l'esperienza più piacevole della mia vita". Si appresta a continuare rapidamente, anticipando la protesta dell'albino. "Ma nessuna cicatrice. Ti ammiro a livello professionale, ma non mi sognerei mai di copiarti in questo".
 
Yzak grugnisce, ma fa un cenno d'assenso, invitandola a continuare.
 
"Grazie al cielo sono stata avvistata dall'Archangel. Miri ha riconosciuto il marchio dell'Housenka sulla spalla del Mobile Suite e ha richiesto che venissi portata in salvo". Gli tocca la punta del naso, divertita dall'espressione spazientita che assume lui. "In un certo senso, è come se fosse merito tuo. Me l'hai conferito tu, dopotutto".
 
L'albino rotea gli occhi, ma solo per evitare di rivelare le guance arrossate. La storia dell'Housenka la sapeva già: quando alla Voltaire è arrivata una richiesta di comunicazione da parte dell'Archangel ed il volto di Miriallia è comparso sullo schermo, Dearka per poco non aveva perso i sensi e la Natural aveva spiegato con fare secco il preambolo di quella chiamata.
 
Rimangono qualche istante in un silenzio confortevole, finché Yzak sbuffa una piccola risata. "Sto temporeggiando", le dice, indovinando il suo sguardo curioso. "Elthman è andato sul ponte di comando a fare le mie veci, e mi auguro che se la stia passando male".
 
Shiho assume un cipiglio severo, ma gli angoli della sua bocca tremano d'ilarità. Il giorno in cui le disgrazie di Dearka smetteranno di essere divertenti è ancora ben lontano. "Ti do cinque minuti, poi puoi anche portarmi sulla Voltaire".
 
Yzak aggrotta la fronte, stranito dal tono autoritario di lei, ma decide di non farglielo notare. Non ora, quantomeno.
 
***
 
Gli occhi dell'intero equipaggio sono puntati su di loro nel momento in cui discendono dallo ZAKU di Yzak, che si premura che Shiho non soffra ulteriori danni alla gamba mentre la tiene stretta fra le braccia. Quando toccano terra con un tonfo morbido, lei strabuzza l'unico occhio visibile. "Tutto okay?", le domanda con voce carezzevole.
 
Shiho fa un piccolo cenno e rafforza la presa attorno al collo di lui. "Per caso hai fatto una scenata epica per la mia scomparsa?", chiede dunque, notando con un certo imbarazzo come i loro colleghi stiano sorridendo intensamente a quel siparietto.
 
"Non c'è un cazzo da vedere!", ruggisce Yzak, evitando di rispondere direttamente alla domanda. "Il Maggiore Hahnenfuss sta benissimo, tornate alle vostre postazioni!".
 
"La guerra è finita, ciccio", afferma Dearka con tono accondiscendente prima di calargli una mano sulla spalla e guardarlo come se fosse un mentecatto. Il suo colorito, però, è ancora verdognolo dopo l'incontro con l'equipaggio dell'Archangel. "Hanno tuuuutto il tempo di questo mondo per fermarsi ad ammirare l'ex tiranno, il Comandante Joule, intento a comportarsi come un perfetto principe azzurro con la sua principessa".
 
Le orecchie di Yzak vanno a fuoco nell'istante in cui sente delle risatine provenire dai soldati della Voltaire e, per quanto sia conscio che le parole di Dearka abbiano senso, non può di certo perdere la facciata che ha faticosamente costruito per del mero gossip. "Elthman, cazzo! Giuro su Dio che ti farò scrostare i cessi con quella tua brutta lingua se non la smetti immediatamente di dire stronzate!".
Avrebbe volentieri continuato ad urlare, se non fosse per la risata fragorosa di Shiho, che lo costringe ad abbassare lo sguardo. Sebbene sia musica per le sue orecchie, Yzak la fa saltellare un poco tra le braccia, godendosi con gusto maligno il piccolo ahia che le sfugge dalle labbra. "Molto bene, signorina, sei strafatta di antidolorifici e ti sei dimenticata come ci si comporta davanti al proprio Comandante".
 
"E fidanzato", aggiunge qualcuno, scatenando l'ilarità di tutti. 
 
Yzak emette un grugnito. Prima se ne era infischiato del segreto, troppo preoccupato per l'incolumità di Shiho, ma ora si pente di ogni singolo secondo. Non può neanche punirli: la guerra si è appena conclusa e tutti si meritano solo relax e serenità. "Vedete di non disturbare il riposo del Maggiore Hahnenfuss", li avverte, il tono serio a sufficienza per dissipare l'ondata giuliva che ha pervaso la truppa, quindi si volta, dirigendosi verso la sua stanza con una Shiho, che è ancora in preda ad una silenziosa risata, tra le braccia.
 
 
 
 
Oggi doppietta, ma solo perché questa l'avevo imbastita cinque (coff) anni fa e ho dovuto solo fare qualche modifica. 
Non c'è niente di più divertente di ridicolizzare Yzak. Potrei andare avanti all'infinito.

 
  
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