Anime & Manga > Gundam > Gundam SEED/SEED Destiny
Ricorda la storia  |      
Autore: Tynuccia    24/08/2023    1 recensioni
Il modo sornione in cui la guarda è intollerabile, e la consapevolezza che sia lui quello con il coltello dalla parte del manico la manda fuori di testa.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dearka Elthman, Miriallia Haww
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hangover
 
 
 
Miriallia apre gli occhi, a fatica, e si ritrova a fissare un soffitto sconosciuto. 
L'ultima cosa che ricorda con chiarezza, della sera prima, è la sventurata decisione di andare a bere qualcosa con Kira. La testata giornalistica di Orb per cui lavora l'ha spedita ad Aprilius One in trasferta per un'intervista al Comandante Yamato, in occasione della fine delle trattative di pace. L'incontro - per quanto strettamente professionale - con il suo caro amico ha risvegliato in loro un'intorpidita consapevolezza, per cui senza due guerre a sconvolgere le loro giovani vite avrebbero passato i loro migliori anni in qualità di semplici studentelli a Heliopolis.
"Sai quanti shot ci saremmo buttati giù?", aveva riso lei.
Incredibilmente, soprattutto sapendo che tipo riservato e pudico fosse, Kira aveva replicato: "Beh siamo ancora in tempo"
 
I due si erano intrattenuti in un bar vicino agli uffici di ZAFT e, dopo la seconda tequila trangugiata, la giornalista non riesce a mettere insieme i pezzi della serata.
 
Si solleva sul grosso letto e si stropiccia gli occhi, mettendo a fuoco l'ambiente circostante. Di sicuro non è la stanza d'albergo che le hanno prenotato dall'ufficio, che aveva considerato fin troppo spartana per essere in centro ad Aprilius. Spilorci. 
La porta-finestra alla sua destra è aperta, e fa entrare una brezza piacevole, che fa ondulare le tende bianche. Curioso, ora che è leggermente più lucida si rende conto che l'arredamento le è stranamente familiare; così come il profumo che la circonda.
Abbassa lo sguardo e scopre che non indossa più il completo della sera precedente, bensì una camicia che le sta fin troppo larga. Un brivido le percorre la schiena nel leggere le cifre finemente ricamate con un filo color dell'oro. D.E. Oh no.
 
Come il più balordo dei sensitivi, Dearka Elthman fa il suo trionfale ingresso nella sua camera da letto. "Toh, la Bella Addormentata nel Mosto", dice lui con un ghigno sulla faccia, e la sua voce è sufficiente per farle desiderare di ripetere la scena del coltello sull'Archangel.
 
No. No. Assolutamente NO.
Dearka non ha più voluto vederlo neanche in fotografia, figuriamoci ritrovarselo davanti mentre è in preda ad uno degli hangover più prepotenti degli ultimi anni! 
 
Ignaro della guerra interiore della sua ospite, Dearka si avvicina con cautela e le tende gentilmente il bicchiere che ha portato con sé. Al suo interno, una pastiglia effervescente agita l'acqua. "Un'aspirina per il nuovo membro degli alcolisti anonimi".
 
"Dearka", fa lei, la voce roca e bassa. Se voleva apparire minacciosa, la bocca impastata non aiuta. Accetta comunque l'offerta del padrone di casa e butta giù il liquido con fare astioso, per poi sbattergli nuovamente il bicchiere tra le mani. "Dio santissimo".
 
"Oh, grazie, ma per gli amici sono solo Dearka", continua lui, andando a sedersi su una poltrona vicino alla finestra. Il modo sornione in cui la guarda è intollerabile, e la consapevolezza che sia lui quello con il coltello dalla parte del manico la manda fuori di testa. 
 
Miriallia si copre la faccia con le mani ed emette un verso simile ad un latrato. "Che cliché schifosissimo", lamenta. Le viene da piangere. Ubriacarsi e finire a letto con il suo ex? Cos'è, una commedia romantica per mentecatti? 
 
Dearka inclina leggermente il capo ed esibisce un'espressione confusa. "Prego?".
 
Lei torna a fissarlo. In cagnesco, ovviamente. "Beh... questo!". Agita le braccia in aria, gesticolando all'indirizzo del letto, e della camicia che indossa. 
 
Il biondo emette un fischio, quindi una risata cristallina, e Miriallia giura di ricordare che i coltelli erano nel secondo cassetto della cucina. "Ohhh, mia dolcissima creatura dal gomito birichino", sospira con fare teatrale. "Se credi che mi sia approfittato di te mentre eri ubriaca marcia mi ferisci profondamente". E, per sottolinearlo, si porta una mano sul petto. 
 
La Natural aggrotta la fronte. "Quindi non è successo nulla?".
 
Dearka tira su un pollice. "Bingo! E poi scusa, che schifo. Hai iniziato a vomitare praticamente un minuto dopo essere arrivata, e hai fatto certi versi da pterodattilo mentre tiravi su anche l'anima... Non proprio un afrodisiaco". Si gode l'espressione contrita e imbarazzata della sua ex. Le vittorie in campo di superiorità morale non sono esattamente all'ordine del giorno per Dearka Elthman. "Ti sei sbrodolata completamente la t-shirt", continua, evitando di menzionare il tappeto persiano ormai da buttare, e gli asciugamani in lino: è pur sempre un gentleman. "Ho già mandato tutto in lavanderia, non c'è bisogno che mi ringrazi. E ti ho messo quella camicia". Fa una pausa, umettando le labbra con la punta della lingua. "Sbaglio, o ti sono cresciute le poppe?".
 
Miriallia gli lancia addosso un cuscino, prendendolo direttamente in faccia. "Sei sempre il solito maniaco!!!", strilla, calde lacrime di frustrazione negli occhi.
 
Dearka sbuffa, massaggiandosi il naso e maledicendo la predilezione per cuscini così rigidi. "Era una battuta, Haww. Rilassati". La guarda, trovandola adorabile con quel broncio. "Le avrò viste un miliardo di volte, capirai l'appeal. E poi meglio una sbirciata alle tette che farti dormire con dei vestiti inzuppati di vomito".
 
La Natural grugnisce qualcosa, costretta a dargli ragione. Detesta con tutta se stessa la situazione: essere grata a lui, di tutte le persone, è qualcosa che le fa prudere le dita.
Rimane qualche istante con le mani giunte in grembo, scrutandolo con fare sospettoso. "Com'è che sono qui?".
 
Il Coordinator si stringe nelle spalle. "A me lo chiedi? Mi stavo facendo bellamente gli affari miei quando hai suonato alla porta e sei inciampata, biascicando che mi odiavi di brutto. Parole tue".
 
Un rossore colpevole le tinge le guance, e Miriallia si affretta a distogliere lo sguardo. "Sono venuta ad Aprilius per lavoro", gli concede una spiegazione. "Ho intervistato Kira e poi siamo andati a bere qualcosa. Evidentemente devo aver fornito al tassista il tuo indirizzo, al posto di quello dell'hotel". Stupida forza dell'abitudine risalente a secoli prima.
 
Dearka spalanca gli occhi e si sporge dalla poltrona. "Mi stai dicendo che anche Yamato si è scolato la riserva alcolica nazionale?". Ad un cenno positivo di lei, il biondo ride sguaiatamente. "Cazzo, pagherei oro per ritrovarmi nella residenza Clyne in questo momento. Chissà se Lacus gli sta cantando qualche lagna per farlo stare meglio".
 
Miriallia vorrebbe redarguirlo - diamine, è la cosa che le riesce meglio al mondo - ma suo malgrado scoppia a ridere, l'immagine offerta da Elthman è irresistibilmente comica. 
 
"Miss Haww che ride di qualcosa che dico? Verrà a piovere", commenta ancora lui, il tono di voce basso. Si leva in piedi e le dà una mano ad alzarsi. "So che protesterai, ma sinceramente non mi interessa. Adesso vai a farti una bella doccia e poi ti bevi un caffè. Offro io".
 
"Capirai, è casa tua", replica altezzosa Miriallia. 
 
Dearka sbuffa una risata, poi le scosta una ciocca di capelli dagli occhi, sovrappensiero. Si stupisce della non-reazione di lei. "Ce la fai da sola? Non vorrei che perdessi i sensi sotto la doccia".
 
Lei vorrebbe fargli notare che figuriamoci, lui si godrebbe ogni secondo del salvataggio di una donzella nuda, ma decide di non stuzzicare il cane che dorme. Soprattutto quando la sta guardando con quella rara espressione sincera, priva di ironia e sarcasmo. Quando si comporta così, lasciando da parte la macchietta di personaggio che si è creato, quasi le verrebbe voglia di toglierlo dalla sua lista di persone indesiderate. "Sì, sì. Non preoccuparti".
 
Quando fa il suo ingresso in cucina, dopo mezz'ora, si sente rinata. Ovviamente non lo ammetterebbe neppure sotto tortura.
Ha apprezzato, nell'intimo del suo animo martoriato, che Dearka le abbia fatto trovare come cambio d'abito una vecchia t-shirt XXL che all'epoca della loro turbolenta frequentazione era stata la sua preferita, con la stampa sbiadita di un unicorno ammiccante e l'aberrante scritta Horn-y. Era talmente brutta e di cattivo gusto e, santo cielo, perfetta per uno come lui che, ai tempi, l'aveva fatta ridere a crepapelle. 
 
Nell'aria aleggia un delizioso profumo di pancake e Miriallia cela un sorriso alle spalle del padrone di casa, impegnato a spadellare. Per un attimo le sembra che il tempo si sia congelato, riportandola a quei rari momenti distesi e spensierati in cui si ripeteva che sarebbe stata in grado di superare la morte di Tolle.
Si lascia cadere su uno degli sgabelli e poggia i gomiti sull'isola della cucina in marmo. Forse, solo per oggi, può sotterrare l'ascia di guerra.
 
"Meglio?", domanda Dearka mentre fa scivolare le frittelle su un piatto. "Già che c'ero ho preparato la colazione. Devi essere famelica, dopo aver tirato su anche la prima comunione, ieri".
 
Miriallia non risponde, ma si caccia in bocca un grosso pezzo di pancake, intriso di burro e sciroppo, ed emette un verso deliziato. "Dio, quanto mi era mancata la tua cucina".
 
Dearka fa un sorriso sfavillante e ammicca. "E a me sei mancata tu".
 
La Natural deglutisce a fatica e gli lancia un'occhiata torva. "Elthman", lo ammonisce. 
 
Il biondo solleva le mani in aria. "Ehi, fammi causa per avere un cuore. Non può un povero soldato provare sentimenti?".
 
Lei si concede un altro morso, soprattutto per evitare di fargli notare che lui non è esattamente un mago a dimostrare i suoi. "Prendo le tue parole con le dovute precauzioni. E poi figuriamoci, sarai stato così impegnato a saltare da un letto all'altro. Miriallia chi?".
 
Tutto un tratto, Dearka si fa serio. La guarda mentre sorseggia il caffè e sospira, grattandosi nervosamente la nuca. "Posso dirti un segreto?". Lei fa spallucce. "Però devi promettermi di non dirlo a nessuno".
 
Miriallia alza gli occhi al cielo. "Giurin giurello", borbotta con tono sarcastico.
 
Il Coordinator si copre metà faccia con la tazza, trangugiando il suo caffè. "Non faccio niente con nessuna da quando te ne sei andata".
 
Lei sbatte le palpebre lentamente, lasciando affondare quelle parole nel suo cervello. "Sei proprio un cazzaro patologico", commenta, furibonda per l'ennesima presa per i fondelli. "Incredibile!".
 
Dearka incrocia le braccia sul petto e impreca con tanto risentimento che quasi sembra sincero. "Ah, certo, non credermi. Come se per me sia motivo di vanto dirti che la mia vita sessuale è un disastro".
 
Miriallia sbuffa. "Conoscendoti saresti capace di dirmi una balla del genere soltanto per far leva su chissà quale emozione e farmi cadere fra le tue braccia".
 
"Oh, fidati Haww. Non vorrei mai che fossi tu la malcapitata che mi farà uscire da questo periodo infinito di astinenza. Perderei la faccia, avendoti abituata a ben altro". Dearka le restituisce lo sguardo duro, e lei arrossisce fino alla punta dei capelli. "Per fortuna non sono Andrew Waltfeld e ho ancora tutte e due le mani", aggiunge, tornando ad essere più allegro.
 
"Che cattivo gusto", nota la Natural, ma è ben contenta di non trovarsi più di fronte ad un Dearka più simile ad un predatore che ad un essere umano. O qualsiasi cosa sia.
 
Il ragazzo pilucca le sue frittelle e fa spallucce. "Non ero nel mood, e poi c'è stata la guerra".
 
"Evidentemente non pensi più con le parti basse. Questa cosa mi rende contenta", ammette Miriallia. "Entro i sessant'anni magari sarai una persona leggermente rispettabile, Pinocchio erotomane che non sei altro".
 
Dearka si lascia andare ad una risata. "Ahh, questi nostri battibecchi sono l'unica serotonina di cui ho bisogno. Ultimamente nessuno riesce a starmi dietro, che noia". Agita la forchetta in aria, sporgendosi verso di lei. "Pinocchio, comunque?".
 
Trionfante, Miriallia annuisce e solleva il mento in aria. "Shiho mi ha confessato che la mia testa è sgombra dalle corna che hai detto di avermi fatto".
 
"Maledetta vipera", borbotta l'altro, preso in contropiede. "Aveva giurato di mantenere il segreto!".
 
La ragazza lo osserva con attenzione e la frustrazione che gli ha sbiancato il viso la soddisfa. "Si tratta di una confidenza recente. E perché l'ho spinta io", spiega, salvando la reputazione del Maggiore Hahnenfuss. "Hai fatto proprio una cazzata, Elthman. Non avevo bisogno di un cavalier servente".
 
Dearka si alza per riempirsi nuovamente la tazza. Nonostante non sia lui quello ad aver alzato il gomito sente il principio di un'emicrania fastidiosa. "Eppure mi sembra che, all'infimo prezzo di diventare la tua nemesi, sei riuscita a realizzarti con le tue sole forze. Prego, non c'è di che. Quando vincerai il Pullitzer prometti di farmi almeno uno squillo?".
 
"Dipende se l'articolo vincitore sarà su come ti ho messo le mani al collo e stretto fino a farti uscire gli occhi dalle orbite".
 
Dearka tira le labbra in un sorriso da fanfarone e le fa l'occhiolino. "Hmm che ragazzaccia che sei, l'asfissia erotica mi fa impazzire".
 
Miriallia alza il dito medio in sua direzione, ma sorride. Forse potrebbe essere magnanima a sufficienza da sbloccare il suo numero di telefono.
 
*
 
"Kira?".
 
La voce deliziosa della compagna lo fa svegliare. Si mette a sedere, portandosi una mano alla testa che pulsa. "Lacus", replica quindi, ma sull'ultima sillaba il suo stomaco si ribella e Kira Yamato si ritrova a vomitare come un indemoniato nel vaso di fiori sul comodino.
 
"Giusto cielo", sospira il Presidente dei PLANT, appoggiando la guancia sul pugno chiuso. Evidentemente l'alcol è più potente di un Coordinator definitivo.
 
 
 
 
 
 
Dai, ci sono voluti solo 13+ anni perché scrivessi qualcosa del genere. La pazienza è la virtù dei forti.
Che dire, questa shot si è scritta da sola, una volta ricevuta l'ispirazione sul setting sono partita a tuono. Mi diverto infinitamente a maneggiare Dearka, mentre per Miriallia ho cercato di essere il più possibile razionale, chissà se ci sono riuscita. Ormai è chiaro che, tra i due, parteggio per il primo (essendo a mia volta la regina delle cazzare).
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Gundam > Gundam SEED/SEED Destiny / Vai alla pagina dell'autore: Tynuccia