Lupin era chiuso da ore,nella sua camera. Ansante e dolorante. Da circa 10 o 12 ore. Tutta colpa di quella puttana. "Jigen...mi fa male..." Disse il ladro,ansimando nel suo letto. "Andrà tutto bene Lupin,sei forte. Vedrai che ce la farai." Lo tranquillizzò Jigen,mentre con un panno gli tamponava la fronte. Il poverino continuava ad ansimare nel letto, una grossa febbre lo aveva colpito. Aveva dolori ovunque,per colpa di Fujiko, che gli sparò tante di quelle volte,che il ladro si contorceva di continuo. Era un miracolo che fosse ancora vivo. "Andrà tutto bene vedrai." Passarono alcune ore,e Lupin stava ancora male,ma era cosciente. "Lupin,come stai?" "Male." "Maledizione...giuro che gliela faccio pagare a quella stronza." "No...no...J-Jigen...ti prego...lasciala stare..." "No Lupin. Mi dispiace,ma questa volta non posso ascoltarti." "Cosa?..." "Mi dispiace Lupin,ma non posso darti retta questa volta. Insomma...guarda come ti ha ridotto! Avrebbe anche potuto ucciderti!" Il pistolero uscì la sua fedelissima Magnum,e si avviò verso la porta. "Lupin. Lo faccio solo per il tuo bene. Non la ucciderò,ma non permetterò più a quella donna di sfiorarti. Neanche com un dito." Il ladro non disse più nulla. Aveva letteralmente perso la capacità della parola. "Goemon,fammi un favore. Resta qui con lui,e non lasciarlo solo per nessun motivo." "D'accordo Jigen." "Bene. Mi raccomando,abbi molta cura di lui." Pronunciate quelle parole,il pistolero uscì di casa,e si diresse verso quella in cui si trovava Fujiko. Stavolta quella puttana aveva esagerato. E Jigen non gliela avrebbe fatta passare liscia questa volta. Voleva punirla. Avrebbe potuto anche uccidere Lupin,sei lui e Goemon non l'avrebbero fermata,e portato via il ladro da quella casa. Nel mentre,Lupin era nel suo letto, ansimante e dolorante. Mentre Goemon,era lì accanto a lui,cercando di prendersene cura come meglio poteva. Il ladro aprì gli occhi, improvvisamente, cercando il samurai. "Goe-Goemon..." "Sono qui Lupin,dimmi." "Mi ...mi fa male... ovunque..." "Lo so,lo so Lupin." "Senti...tu....tu,sei-sei sicuro che, guarirò?..." Il samurai aprì di scatto gli occhi,sorpreso. "Ma certo che guarirai Lupin,stai tranquillo." "Ne sei sicuro...io-io...non penso che guarirò..." Al samurai cadde la spada dalle mani,era stupito dalle parole di Lupin. Non avrebbe mai pensato che da un uomo come Lupin,forte e coraggioso, potessero uscire dalla sua bocca certe parole. "No,no Lupin...non dire così,vedrai che guarirai presto..." Il ladro scosse la testa per dire no. Debolmente cercò di prendere la mano di Goemon,che il samurai accolse tra le sue. Si accorse che la sua mano tremava,ed era anche molto piccola. "Lupin...la tua mano è..." Il ladro non disse più nulla. Non riuscì più a proferire parola. "Oh Lupin.." Goemon mise la mano di Lupin sotto la sua guancia,e cominciò ad accarezzargli il dorso. "Mi dispiace tanto Lupin...vedrai che ce la farai,fatti forza..." Jigen arrivò nella casa dove si trovavano tutti fino a qualche ora prima. Entrò,e trovo Fujiko,proprio dove l'aveva lasciata. "Che cazzo ci fai qui,maledetto bastardo." "Io? Il bastardo? Tsk. Ma senti chi parla. Sai in che condizioni è il povero Lupin? Rischia di non farcela!" "Sai quanto me ne importa! È solo un uomo inutile! Può anche morire a mio parere! Non è riuscito a portare a termine quel che le avevo chiesto." "Fujiko,ma ti rendi conto,che non è affatto facile costruire una pistola invincibile,per lo più non automatica,se non si ha esperenzia?!" "Non mi importa niente. Può anche morire quello stupido." Un sonoro schiaffo gli arrivò sul viso,Jigen aveva sentito anche fin troppo. "Ma come osi?!" "Fujiko,non ho mai picchiato una donna. Ma stavolta,lo schiaffo te lo sei meritato. Sai,credo che non dovresti parlare così di Lupin. Lui è sempre venuto in tuo soccorso quando eri in pericolo,si è sempre sacrificato per te,pur di proteggerti. E tu? Cosa fai? Lo ringrazi così! Le donne come te,mi fanno schifo. Ricordo ancora, quando per causa tua, stava per morire seriamente." "Cosa?! Quando?!" "Oh vedo che te lo sei dimenticata,ma che brava! È stato quando avevi messo i piedi nel territorio del mafia." Quella volta, Fujiko per avere delle preziose informazioni,come aveva detto Jigen,mise piede nel territorio della mafia. Purtroppo per lei fu scoperta quasi subito. Come sempre,Lupin venne a salvarla. Ma mentre fuggivano,uno degli uomini puntò la pistola verso Fujiko. In uno scatto,Lupin si mise davanti a lei per proteggerla,prendendosi lo sparo. Fu ferito in maniera grave. Se Goemon e Jigen non fossero arrivati sarebbe morto lì. Una volta tornati a casa, Goemon prese tutto il necessario per curare Lupin,anche se non era sicuro che questa volta sarebbe riuscito a salvarlo. "Sapevo che prima o poi si sarebbe trovato in queste condizioni,per via di quella maledettissima donna!!" Disse adirato Jigen. "Adesso cerca di stare calmo Jigen. Agitarsi non servirà a nulla. Possiamo solo sperare che lui ce la faccia." Jigen e Goemon passarono la notte accanto a Lupin,per accertarsi delle sue condizioni. La mattina il ladro si svegliò. Ma di Fujiko però non c'era traccia. Se n'era totalmente infischiata di lui. Jigen accecato dall'odio e dalla rabbia,volle andare ad ucciderla,ma Lupin gli pregò di non farlo. "Jigen ti prego lasciala stare...ti prego...non farle del male!" Jigen era ancora intenzionato ad ucciderla,ma vedere Lupin,ansante di dolore su quel letto,che lo supplicava di non uccidere la sua amata donna,il suo cuore si sciolse e non poté fare a meno di rinunciare a farla fuori. "Va bene allora Lupin. Non ti preoccupare,ti assicuro che non le farò nulla. Ma ora tu,cerca di stare calmo e non agitarti,se si riapre la ferita è un bel guaio." "Non ricordi? È andata così. Mi aveva anche pregato di non ucciderti,gli ho dato retta solo perché mi faceva tanta pena poverino,vederlo in quelle condizioni che mi supplicava di non toccarti. Ma ora comincio a pentirmene,e la voglia di farti fuori,mi sale sempre di più. Non ti uccido solamente perché per Lupin il dolore sarebbe così grande che ne soffrirebbe, fino a morire." "Ribadisco quel che ti ho detto tempo fa. Le persone come te,troppo affezionate agli amici,sono terribili." "Terribile? E per cosa? Perché voglio proteggerlo? Perché voglio che lui sia felice? Perché non voglio che soffra come un cane bastonato?" Jigen uscì fuori la sua amata Magnum,e la puntò verso Fujiko. "Che cosa vuoi fare maledetto bastardo!" "Come ho già detto prima,non ti ucciderò, anche se la voglio ce l'ho. Ma ti darò una piccola lezione." *** Jigen era tornato da poco a casa,trovando Goemon e Lupin esattamente dove li aveva lasciati. "Ehi Goemon,dimmi,come va con Lupin?" "Si è addormentato pochi minuti fa. Ma non sembra che abbia un sonno tranquillo." Rispose il samurai. "Oggi pomeriggio? Ha avuto dolori o altro?" "Si,non faceva altro che contorcersi nel letto. Inoltre,mi ha anche detto che non sa se guarirà..." A Jigen cadde la pistola dalle mani,e spalancò la bocca. "Cosa..." "Si...poverino...è convinto di non farcela!" Lupin si mosse appena, emettendo gemiti di dolore. "Poverino...accidenti a quella donna....vorrei tanto che lui non l'avesse mai incontrata..." Disse Jigen rattristato. "Ormai quel che è fatto è fatto Jigen. Possiamo solo sperare che si riprenda al più presto." Qualche ora dopo,Lupin si svegliò,ma nonostante avesse dormito,il suo viso era di un bianco cadaverico. "Lupin, come ti senti?" Domandò Goemon. "Cielo,il tuo viso è di un bianco cadaverico..." Constatò Jigen. Il ladro cominciò a parlare allora, anche se a stento. "Jigen.... Goemon...." Li richiamò. "Cosa c'è Lupin?" "Sto....sto morendo? Vero?..." A Jigen e Goemon gli si mozzò il fiato in gola. "Ma cosa....cosa dici? Ma certo che no Lupin!" Gli disse Jigen,anche se effettivamente, lui sapeva bene che poteva sembrare il contrario. "Davvero?...io invece credo di si...." Goemon a quel punto che gli si avvicinò,piano. "Non avere paura Lupin. Vedrai che guarirai." "Non ne sono sicuro..." "Dai ma cosa dici sciocchino. Sei sempre stato un ragazzo forte,vedrai che ce la farai. Devi solo avere pazienza e resistere." Lo rassicurò il pistolero, pur essendo molto preoccupato per l'amico. Ma sia Jigen e Goemon, nonostante cercasse di tranquillizzare Lupin,sapevano che la situazione del loro amico era disperata,e se ne sarebbe potuto andare in qualsiasi momento e senza preavviso. Potevano solo sperare,che tutto andasse per il meglio. **** Era appena mattina,Jigen e Goemon dormivano profondamente,mentre Lupin era già in piedi, nonostante le sue condizioni. Sembrava che si fosse ripreso. Quando Jigen aprì gli occhi,lo trovò d'avanti alla finestra,che dal riflesso di essa,sembra che Lupin avesse uno dei suoi sorrisi sornioni. "Lupin ma cosa?.." "Oh ma buon giorno mon ami! Ben svegliato! Dormito bene?" "Beh si. Come ti senti?" "Distrutto mon ami!E letteralmente a pezzi! Ma tutto sommato mi sono decisamente ripreso. Ed ho intenzione di dare una bella lezioncina alla mia dolce Fujiko, non la farò soffire troppo naturalmente,lei è tutto per me! Come potrei." "Tsk. Sei sempre il solito cretino!" Ringhiò Jigen,ma almeno era sollevato del fatto che il suo amico si fosse già ripreso,anche se lo nascondeva. "Oh oh,andiamo! Non dirmi che sei geloso neee?" Lo provocò il ladro. "Potresti gentilmente piantarla! O ti darò io un buon motivo per crepare!" "Calma mon ami,calma! Vedrai che il mio piano ti piacerà! Ora, dovremo solo aspettare che il nostro amico samurai si svegli! Ihihi." Una volta che anche Goemon si fosse svegliato,Lupin spiegò il suo piano ai suoi due compagni di avventura. "Cosa?! Ma sei forse impazzito Lupin?!" Disse Jigen. "Assolutamente no mio caro Jigen. Sono sicuro che riuscirò a vendicarmi!" "Ma tu non stai bene! Hai qualcosa che non va nel cervello! Cos'è ti sei rincoglionito tutto d'un tratto?! Quella come minimo ti sforacchierà tutto!" Lupin ridacchiò allora,divertito dalla sfifucia del suo amico. "Tranquillo amico! Vedrai che andrà tutto bene. Quando Lupin dice una cosa,la fa sempre!" "Si si,il solito monologo...Ma non ti aspettare che questa volta verrò a salvarti il culo!" "D'accordo,d'accordo." Continuò a ridacchiare Lupin. Conosceva bene Goemon e Jigen,e sapeva,che sarebbero venuti ad aiutarlo,come sempre. Sorrise convinto di risucire nel suo piano,con una sicurezza che aveva perso e che pare avesse ritrovato in un lampo.