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Autore: historiae    31/08/2023    1 recensioni
Per Bloom è la prima estate ad Alfea. Confidandosi con il suo diario parlante, la terrestre tira le somme del suo primo anno e decide che il prossimo passo per diventare una fata sarà sconfiggere le sue insicurezze. A tal proposito, racconta un aneddoto che ha messo a dura prova la sua autostima.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bloom, Icy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi! Pronto? Mi senti?-

-…-

-Allora, sei sveglio?-

OPERATIVO

-Finalmente! Pensavo fossi rotto. Non ho ancora capito come funzionano questi aggeggi.-

-Benvenuta, Bloom. Come stai oggi?-

-Ci sei, allora. Sei sicuro di essere operativo? Mi sembri un po’ inceppato.-

-Mai stato meglio. Sono pronto ad ascoltarti.-

-Ok. Beh, non so da dove cominciare.-

-Comincia dal principio.-

-Ma no, così è troppo. Volevo solo parlarti delle ultime settimane.-

-Bene, allora. Come le hai trascorse? Che succede intorno a te, che si dice?-

-Ecco, è andato tutto bene, mi sembra. Sono un po’ preoccupata per la mia pagella di fine semestre.-

-Hai fatto fiasco?-

-No, anzi, i miei voti sono buoni, ma...-

-E allora di cosa ti preoccupi?-

-Di niente, solo che è il mio primo anno e vorrei fare una buona impressione.-

-Su di chi?-

-Su tutti. Vorrei che vedessero che anche una terrestre può studiare da fata e avere successo.-

-Però te la fai sotto. Forse ti metti troppa pressione addosso?-

-Sì, credo sia così. Ma non posso farci niente. Pretendo il massimo da me stessa.-

-Sei orgogliosa dei risultati che hai raggiunto?-

-Abbastanza. Anche se non so cosa aspettarmi. Chissà se sarò all’altezza di ciò che mi sarà richiesto nei prossimi anni.-

-Lo sarai senz’altro. Hai qualche dubbio?-

-“Qualche”? Infiniti. Ultimamente ho dubitato molto di me stessa. Mi guardo intorno e mi sembra di vedere solo persone eccezionali; poi mi guardo allo specchio e mi sembra di non contare niente.-

-Capisco. Sei all’inizio. Ma hai un potenziale enorme, e tutti se ne sono accorti, anche se nessuno te lo ha detto. Devi solo scoprirlo tu stessa e diventarne consapevole.-

-Lo so, ma non è così facile. Ho quasi diciassette anni e dovrei sapere tante cose, fare tante esperienze, saper affrontare meglio quello che mi fa paura. Invece ho così tante insicurezze che mi rendono impacciata e timorosa.-

-Ne hai parlato con le tue amiche?-

-Figurati. Loro pensano che siano tutte sciocchezze. Hanno provato a smentirmi talmente tante volte che ho finito col non crederci più.-

-Cos’è che ti rende così difficile credere in te stessa?-

-È strano, non saprei risponderti. So solo che a volte ho troppa fretta di crescere e di trovare il mio posto nel mondo, e vorrei che questo accadesse presto.-

-Solo perché non te ne accorgi, non vuol dire che tu non abbia già fatto dei progressi.-

-Sì, come fata, forse. Ma come ragazza temo di non avere mosso neanche un passo in avanti.-

-Perchè dici questo?-

-Beh, perché grazie agli studi la mia magia sta diventando più forte. Sto lavorando sui miei poteri e sto scoprendo un sacco di cose interessanti. Ma pare che non sia finita qui.-

-E non basta questo a renderti felice?-

-No, perché per accrescere i miei poteri è necessario che io diventi più forte interiormente; che sconfigga le mie insicurezze.-

-E sapresti dirmi di quali insicurezze si tratta?-

-Ho sempre paura di sbagliare e di rendermi ridicola di fronte a tutti; specie di fronte a persone molto più forti di me.-

-Questa, poi! Sotto quale punto di vista ti sentiresti ridicola?-

-Beh, non saprei. A volte odio proprio tutto, di me stessa. Penso che forse sono troppo ingenua, o troppo accomodante, che non mi faccio valere abbastanza; che sono troppo debole. E poi guardami. Non ho affatto l’aspetto di una fata.-

-E questa sarebbe la tua grande preoccupazione? Non lo sai che queste cose richiedono tempo?-

-Quanto tempo? Non riesco a trovare un singolo elemento del mio aspetto che mi soddisfi. Sono così ordinaria, goffa e ridicola.-

-Cosa te lo ha fatto pensare?-

-Ero sul punto di dirtelo, ma adesso non so più se parlartene o no. Mi imbarazza troppo.-

-Avanti, sputa il rospo.-

-Ecco, mi è successa una cosa che… ti prego, promettimi che cancellerai questa pagina quando avrò finito. Non voglio che nessuno sappia niente.-

-Sono un diario segreto, l’hai dimenticato?-

-Sì, sì, ma non si sa mai.-

-Sarà fatto. Te lo giuro sulla mia testa pixelosa. Su, racconta.-

-Beh, ecco, è stato qualche giorno fa, alla spiaggia di Magix. Hai presente, quel posto in periferia dove si ritrovano i ragazzi e le ragazze dopo la scuola.-

-Lo conosco. Pare che sia molto gettonato fra noi diari segreti come il luogo dove avvengono incontri… speciali. Non so se mi spiego.-

-Ok, d’accordo, cancella tutto. Preferirei non avertene mai parlato.-

-Andiamo, stavo scherzando.-

-Ora taci, stai rovinando tutto.-

-Ti ascolto.-

-Beh, ecco, io e le mie amiche avevamo in programma di passare il pomeriggio lì e di fare una nuotata. Il fatto è che poi…-

-Sì?-

-Ecco, tu sai quanto mi imbarazza il fatto di mettermi in costume da bagno, ebbene, ci ero appena riuscita quando…-

-…?-

-Ecco, è arrivato un gruppo di streghe, non che mi importasse, naturalmente; di solito passano il tempo a litigarsi i posti all’ombra e a prendere in giro i bagnanti, ma non è questo il punto.-

-Qualcuna di loro ti ha presa in giro? È questo che stai cercando di dirmi?-

-No, ti ho detto. Ecco, vedi, fra di loro c’era anche quella ragazza albina. Sai, quella che mi ha dato problemi il mio primo giorno di scuola. Te ne ho già parlato.-

-Non rammento. Sii più precisa.-

-Bugiardo, ti ricordi benissimo. Quella con gli occhi azzurri e i poteri del ghiaccio. Ti ho già parlato di quella sera in città.-

-Oh, sì, sì, quella. Come si chiama?-

-Non mi ricordo, santo cielo! Senti, è già tanto che io sia arrivata a questo punto del racconto senza impazzire.-

-Vai avanti. Ti ha importunata?-

-Ma no, non ha detto o fatto nulla, però…-

-Però?-

-All’improvviso mi sono sentita così… insignificante. Da ogni parte i ragazzi si voltavano per guardarla, e non ho potuto evitare di farlo persino io. Mi puoi credere sulla parola se ti dico che era totalmente priva di difetti dalla testa ai piedi. E la cosa peggiore era che lei ne era perfettamente consapevole.-

-Ma tu guarda. E cosa sarebbe stato a farti imbarazzare così tanto?-

-Ma è ovvio, testa dura. Lei sfoggiava una gran sicurezza, e ti assicuro che avrei pagato oro per possederne almeno la metà. E aveva tutti i motivi per farlo. Puoi credermi, nemmeno fra le opere d’arte più famose della Terra si era mai visto un corpo più perfetto. La vita è così ingiusta, diario. Non so davvero come io abbia fatto a non lasciare quella spiaggia e andare a nascondermi nella fossa più vicina.-

-D’accordo, adesso la smetti.-

-Non provarci, sono io che decido quando finisce il racconto.-

-Prima sei tutta reticente e poi non riesci più a tenere a freno la lingua?-

-…-

-Te lo dico io cosa ti è successo. Sei rimasta vittima di un brutto incantesimo.-

-E saresti così gentile da dirmi quale? Dio, ci mancava solo questa.-

-Rilassati, tesoro. È un incantesimo più comune di quello che pensi. Non è altro che il perenne e subdolo inganno dell’apparenza.-

-Ma…-

-A-ah! Niente giustificazioni. È normale cascarci. Milioni di ragazze ogni giorno ci restano incastrate come tanti moscerini in una ragnatela.-

-Non ci credo.-

-Credici. Non sei sola in questo. Ma venirne fuori è più semplice di quello che pensi. Basta soltanto cambiare la tua prospettiva.-

-Cioè?-

-Ti sei focalizzata solo sulla superficie. Hai visto quella ragazza e hai pensato che fosse perfetta, e ti sei lasciata abbattere senza pensare a quello che poteva nascondersi dietro quella che tu chiami perfezione.-

-Questo lo so, e ne ho anche avuto la prova.-

-E allora perché hai lasciato che questo minasse la tua autostima?-

-…-

-Avevo ragione. Ti sei lasciata abbattere dalla prima impressione. Hai una vita davanti e incontrerai ancora tante persone; alcune ti appariranno magnifiche e lo saranno anche dentro; per altre non sarà così. Lo imparerai con il tempo.-

-Oggi credo proprio di averlo imparato.-

-Eccellente. Ricordati, niente è come appare. Nella vita incontrerai persone e creature bellissime, ma questo non dovrà distogliere la tua attenzione dalle tue qualità. Se resterai concentrata sui tuoi obiettivi niente potrà scalfirti. Ed essere troppo severa con tè stessa non ti aiuterà. Questo è il Tuo percorso, e di nessun altro. Un piccolo passo alla volta e arriverai ad essere la fata che desideri essere.-

-Ti ringrazio. Avevo bisogno di sentirmelo dire da qualcuno che non fosse la vocina nella mia testa.-

-Non ringraziare me, Bloom. Ringrazia te stessa per la tua forza e il tuo coraggio.-

-Lo farò più spesso, promesso.-

-Bene. Il mio compito per ora è finito. Credo che ci sia un messaggio per te. Controlla un po’.-

-A presto, diario.-

-A presto.-

DISCONNESSO

.
 

"Bloom, come stai?

Stiamo per uscire in barca. Sei dei nostri?

Ci incontriamo tra mezz’ora al pontile."

Sky

.

Sono pronta! Ci vediamo tra poco.”

Bloom

  
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