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Autore: jane shelves    01/09/2023    0 recensioni
Ivy Jackson è una ragazza di 17 anni con una vita
ordinaria. Vive a Los Angeles va bene a scuola, esce con i suoi amici e il suo ragazzo Edward e abita in una bella casa a due piani nel centro della città. La sua vita viene sconvolta quando nella sua scuola si presenta una new entry: Travis Sullivan è alto 1,90, ha dei capelli corvini che gli incorniciano il viso, due occhi verdi che sembrano smeraldi . Maschera le sue insicurezze dietro una maschera di odio, menefreghismo e bugie. Ivy detesta immediatamente il nuovo arrivato eppure è attratta da quegli occhi verdi che paiono nascondere tanti segreti; questa attrazione che c'è tra di loro è innegabile ma...riuscirà Ivy a scavare nella mente di Travis e scoprire ciò che nasconde?
Una storia tutt’altro che banale, solo leggendo potrete scoprirlo…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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Non era possibile che fosse già ora di tornare a scuola. Mi ritrovavo sdraiata sul divanetto del giardino di casa mia a pensare che l'indomani sarebbe cominciata la scuola mentre mangiavo dei popcorn. Ripensai a tutte le cose belle che avevo fatto quell'estate come uscire con Maddison, la mia migliore amica da quando avevo sei anni, o con Edward il mio ragazzo. Avevo compiuto diciassette anni a giugno, festeggiato in piscina con le mie amiche ed Edward e io e Maddy abbiamo constatato che eravamo migliori amiche da undici anni e che stavo con il mio ragazzo grazie a lei perché erano fratelli; mi ricordo che avevo conosciuto Edward quando, un anno prima io e Maddy eravamo andate al cinema e lei aveva portato suo fratello. Ci eravamo piaciuti sin da subito   infatti la settimana dopo Eddy mi aveva inviata a cena; era stato un primo appuntamento fantastico. Ero persa nei miei fantastici ricordi quando mia mamma uscì indignata in giardino urlando:" IVY KIRA JACKSON! CHE DIAVOLO FAI LI SDRAIATA AD OZIARE? "

già vi presento mia mamma: May Jackson, geometra e disegnatrice famosa in tutta la California. Amava usare termini da boomer tipo" oziare" al posto di cazzeggiare o" incipriarsi il naso" al posto di truccarsi. Si le piaceva sgridarmi per ogni singola cazzata, come ora che non stavo facendo assolutamente nulla di male ma a lei non andava bene. Meglio rispondere subito altrimenti quella era capace di chiudermi in casa per una settimana; sforzandomi di non essere sgarbata risposi " Si, mamma?" e lei, come a suo solito rispose in malo modo" Come pensi di stare lì ad ammirare le nuvole? Domani è il primo giorno di scuola e devi assolutamente darti una sistemata! E anche lì mi chiesi cosa ci fosse in me che a lei non andasse bene: non ero una scappata di casa solo perché adoravo indossare cargo e t-shirt oversize e non mi piastravo i capelli. Ormai avevo anche imparato a mettere il mascara e il rossetto senza fare disastro! Di cosa si lamentava? Così, cercando di mantere la pazienza risposi" Mamma cosa c'è in me che non va ? Ho fatto la doccia stamattina, sistemato la camera e pulito la libreria e ho pure stirato e steso i vestiti che erano in lavatrice! Non è possibile che ci sia altro da fare! E poi anche fosse ti prego ma dillo a Elen di aiutarti!"

Altra cosa di me: avevo una sorella che aveva due anni in meno di me e lei non faceva letteralmente nulla per tutto il giorno. Era già un miracolo che si alzava dal divano per andare in bagno o che facesse i compiti; se io chiedevo qualcosa a mia madre tipo di darmi soldi o comprarmi qualcosa mi diceva sempre no invece a Elen dava sempre ciò che voleva con la scusa" è la più piccola comportati da sorella maggiore"mia madre non le faceva sbrigare nulla in casa: dovevo fare tutto io e mia papà Kevin.

Ah giusto. Mi stavo dimenticando del mio fantastico papà: in poche parole è l'opposto di mia mamma; è paziente e comprensivo e cerca di difendermi sempre quando litigo con mamma. Quando avevo dodici anni mi ha aiutato a convincere mia madre a prendere un cane che era la cosa che desideravo di più al mondo e, ci eravamo riusciti! Ricordo di non avere mai voluto così tanto bene a mio padre come in quel giorno. Ora ho un cane femmina, razza labrador di nome Artemis e le voglio quasi più bene che a mia sorella. Certo questo mamma non deve saperlo altrimenti butta Artemis fuori di casa. Visto che mia mamma continuava a sbraitare e dire che dovevo darmi una sistemata mi alzai di malavoglia dal divanetto e mi diressi nel MIO bagno: proprio così, avevo un bagno tutto per me vicino alla mia stanza. Me l'ero preso da piccola dicendo che li mi sarei trasformata in una principessa ogni volta che entravo e uscivo. L'avevo arredata come piaceva a me: le pareti le avevo tinte di un lilla chiarissimo quasi impercettibile, avevo messo un grande specchio sopra il lavandino di marmo bianco, vari scaffali e armadietti e la doccia con il vetro trasparente. Ero semplicemente innamorata del mio bagno e fiera del lavoro che avevo fatto qualche anno prima. Andai davanti allo specchio e scoppiai a ridere da sola come una cretina: mia madre aveva ragione a dire che avevo bisogno di una sistemata: i miei lunghi capelli biondi cenere erano tutti arruffati ( non era vero che mi ero fatta la doccia quel mattino) indossavo la t-shirt oversize più vecchia,larga è brutta che avessi che copriva anche i minuscoli shorts che mi fasciavano i glutei. Mi tolsi la maglietta e i pantaloncini rimanendo in reggiseno e slip davanti allo specchio: tutti mi avevano sempre detto che ero anoressica o bulimica ma la verità è che ero semplicemente parecchio magra e facevo anche tanto sport. Adoravo danza classica e moderna: mi faceva sentire libera e mi aiutava a sfogare la rabbia e la tensione. avevo cominciato a ballare a sei anni perché a scuola mi prendevano in giro per qualunque motivo: il mio corpo, i miei capelli quasi biondo platino, il modo in cui mi vestivo e i miei occhi di un colore strano: avevo gli occhi tra l'azzurro e il lilla anche se non capivo bene il colore preciso. L'oculista mi ha sempre detto che ho degli occhi perfetti e sani e non c'è nulla di cui preoccuparsi. Però da piccola mi prendevano in giro tutti chiamandomi " demone" o "strega" tranne Maddy. Per questo è diventata la mia migliore amica. Ho fatto la prova di danza e mi sono iscritta tanto che mi piaceva; da quel giorno non ho mai smesso di praticarla. Tutte le istruttrici mi avevano sempre detto che avevo un modo particolare di ballare; mi avevano spiegato che ero davvero espressiva quando ballavo, forse per il motivo per cui avevo cominciato danza.Mi guardai allo specchio e vidi che avevo già un faccia da funerale.

𝖬𝖺𝗀𝖺𝗋𝗂 𝗅𝖺 𝗌𝗆𝖾𝗍𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝗉𝖾𝗇𝗌𝖺𝗋𝖾 𝖺𝗅 𝗉𝖺𝗌𝗌𝖺𝗍𝗈, 𝖽𝖾𝗉𝗋𝗂𝗆𝖾𝗋𝗆𝗂 𝖾 𝗏𝖺𝖽𝗈 𝖺 𝖿𝖺𝗋𝗆𝗂 𝗅𝖺 𝖽𝗈𝖼𝖼𝗂𝖺.

Mi spogliai completamente ed entrai nella doccia: di solito ci impiegavo cinque minuti a farmi la doccia ma oggi decisi di metterci di più per lavarmi bene e farmi le maschere ai capelli. Di sottofondo c'era la mia musica preferita: tutti i gruppi rock degli anni 80 e 90.

Un'altra cosa che non vi ho detto è che suono la chitarra elettrica da ormai dieci anni; adoro farlo e dopo che i miei genitori hanno visto l'impegno che ci mettevo mi hanno comprato una chitarra fighissima: di marca, nera lucida. 

Adoravo la sensazione dell'acqua che mi scorreva sul corpo per non parlare della sensazione di essere puliti: adoravo lavarmi con il mio bagnoschiuma al pino.

Visto che era già quasi sera, quando uscì dalla doccia decisi di asciugare i capelli con il phon però non li piastrai perché non ne avevo minimamente voglia. Però applicai la crema viso e la schiuma in testa per capelli mossi. Mi misi il mio pigiama preferito: era una canottiera e pantaloncini azzurrini. Lo adoravo.

Uscì dal bagno e andai in camera mia a sdraiarmi sul letto e presi il libro che stavo leggendo: orgoglio e pregiudizio . I libri erano stati un altro dei miei rifugi quando gli altri mi prendevano in giro. Quando leggevo mi dimenticavo di tutto e per tutto il tempo che leggevo niente aveva più importanza. Stavo per mettermi a leggere quando sentì la voce di mia madre " A TAVOLAAAA!" 

Scesi di malavoglia, ma non appena sentì il profumo di pizza, il mio piatto preferito, corsi giù per le scale come un cane affamato e mi sedetti subito a tavola ad aspettare gli altri. Mia madre portò in tavola quattro pizze tra cui una al formaggio, una al prosciutto,una alle olive e l'ultima würstel e patatine. La mia. Non sembrava ma io mangiavo davvero tanto per il mio peso. Non appena ci sedemmo tutti a tavola io mi avventai sulla pizza e mia madre come al solito doveva rompermi le palle:

" Ivy ma ti pare il caso di buttarti sul cibo in questo modo?"

"Mamma ho fame e sai che adoro la pizza!"

" Non mi interessa non puoi buttarti sul cibo in questo modo!"

Mia sorella se la stava godendo in una maniera assurda, mentre mio padre cercava di difendermi " Dai May non prendertela per così poco, lasciala mangiare in pace"

Tutto questo mentre mia madre continuava a strillarmi contro.

Mia madre era talmente impegnata a urlarmi contro e controbattere con mio padre che non si accorse che Elen stava divorando la pizza come un cane che non mangia da settimane. E quando mia madre si accorse di ciò, e disse a mia sorella di smetterla lei rispose" Mamma non devi rompermi i coglioni". Fissai mia sorella a bocca spalancata. Mia madre" Va bene Elen ma basta che la smetti". Ero furiosa. Le avessi risposto io così mi sarei ritrovata con le cinque dita di mia mamma stampate in faccia. Finimmo di mangiare in silenzio e non appena finì la pizza, misi il piatto in lavastoviglie e me ne andai in camera mia a leggere. Mia madre mi faceva andare fuori di testa quando faceva così. Presi il cellulare e mi ritrovai cinquanta messaggi di Maddy è un paio di Edward. Quello di Maddy dicevano tutti cose tipo:" Oddio sono troppo eccitata che domani comincia la scuola" o " Chissà se ci saranno ragazzi carini" e poi cambiava umore di punto in bianco" Aiuto non so che mettermi!" Era talmente agitata che venne l'ansia anche a me. Però l'ansia caló un po' quando lessi i messaggi di Edward che dicevano" Buonanotte amore mio non vedo l'ora di vederti domani" . Che tenero che era. Rispondi alla mia migliore amica sclerata e mandai la buonanotte al mio ragazzo. Dopodiché mi misi a leggere il mio libro. Verso le 23 spensi la luce e mi misi a dormire. Ma Maddy mi aveva messo così tanta agitazione che ci misi un bel po' a dormire. Ma alla fine caddi in un sonno profondo e senza sogni...

   
 
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