La ragione è perduta. Ogni tuo sguardo, ogni tua parola, ogni tuo respiro, brucia. Bruciare. Sono io che brucio quando le tue mani mi accarezzano, attente e sapienti, ogni sera. Ogni notte, le sogno. Le osservo percorrere e ripercorrere sentieri conosciuti sulla mia pelle e proseguire verso mete invece sconosciute. Fatiche. Fatiche inimmaginabili per non guidarle verso le stesse mete alla luce delle candele. Ma a cosa serve concentrarsi sul tuo viso bianco? Sui lineamenti ormai indelebilmente impressi nella mia mente, li conosco in ogni particolare. E la bocca, rosa vermiglia, che sorride e che sussurra, e mi conduce nel baratro della più profonda follia. Follia, solo questo è ciò che mi ha colto di sorpresa, alle spalle, metamorfosi nell'animo, guidata dalla tua voce. Ma se non ne provi disgusto allora una sola parola. Tu di' solo una parola ed io ubbidirò, docile servo a ruoli invertiti e tu mio padrone. Di' solo una parola ed io soccomberò. Maledetto questo cuore che trema. Ma tu allontanati ed io potrò solo perire.