Capisco la vita
Il dolore
La morte
Capisco il rinnovarsi delle stagioni
Attraverso la morte di un baco da sera
Che libera la sua anima di farfalla.
Capisco la vita
Il suo tritacarne crudele
Il suo vociare muto
Nella tempesta
Il suo grido d'aiuto
Muto.
Capisco la crudeltà
Il disprezzo
La solitudine
Il vuoto
L'assenza di rumori.
Capisco.
E quindi capisco il merito
Il grande merito
Dei miei aguzzini
I miei amici
I miei compagni
I miei amori.
Capisco il loro ruolo
Il loro
Grande merito
In tutto questo
In tutto ciò
Di aver sepolta
La me stessa vecchia
Debole
Ingenua
Bambina
E aver lasciato volare libera
L' anima
Di un gabbiano d'acciaio.