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Autore: Mentos E CocaCola    17/09/2023    0 recensioni
La valle di Moonacre è sotto il dominio dei De Noir.
I Merryweather sono solo un'umile famiglia di contadini, sempre indietro con i pagamenti, ma chi non paga è obbligato ad abbandonare la propria casa per servire i De Noir nella loro Rocca.
Questo è il destino di Maria Merryweather...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Maria Merryweather, Robin De Noir
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Maria sorrise, finalmente aveva una persona accanto a lei nella Rocca, qualcuno con cui confidarsi, soprattutto in quel momento in cui Robin si era allontanato così improvvisamente da lei.
-Ehi Maria- disse una voce gioviale dietro di lei.

La ragazza si voltò sempre con il sorriso, riconoscendo la voce.
Ben si avvicinò a lei.
-Ho appena finito il mio turno alle stalle, mi do una rinfrescata e poi facciamo un giro?- chiese il ragazzo con un sorriso, spostando un ciuffo che gli era caduto sull’occhio.
-I De Noir fanno un banchetto stasera, mi dispiace Ben, dovrò stare sveglia fino a tardi- rispose a malincuore la ragazza, riempiendo la seconda brocca alla fontana.
Ben sospirò, facendo sparire il suo bel sorriso.
-Al villaggio d’inverno moriamo quasi di fame e qua banchettano con le nostre scorte…-
Maria appoggiò una mano sulla spalla del suo amico.
-Lo so, anche io all’inizio rimanevo allibita…poi mi sono resa conto che fanno cose ancora peggiori e vedere che mangiano grandi quantità di cibo non mi tocca quasi più.- rispose facendo spallucce.
Ben la guardò perplesso e vice che la ragazza sfuggiva al suo sguardo, come se non gli volesse rivelare che cosa avesse visto o, peggio ancora, vissuto in quei mesi.
Le mise due dita sotto il mento e le fece sollevare lo sguardo.
Gli occhi della ragazza erano velati di lacrime e marcati da due profonde occhiaie, era evidente che quel posto la stava consumando.
-Maria, sai che tengo a te, dimmelo…qualcuno ti ha fatto del male?-
La ragazza distolse lo sguardo e titubò un po', quel tanto che bastò a far infuriare Ben.
-Cos’è successo?- insisté lui stringendo i pugni.
Maria cercò di calmarlo.
­­­­-Tranquillo Ben, non è successo niente di che, ho avuto un po' da fare con il principe della Rocca, Robin de Noir…-
Ben si passò una mano tra i capelli, come se non sapesse cosa fare e come reagire, sapeva di essere impotente, non poteva di certo prendere a pugni il principe.
-Diciamo che all’inizio mi ha dato un po' di filo da torcere, ma poi…- sorrise a se stessa, ricordando i momenti che aveva passato con Robin -mi ha difeso in diverse occasioni-
Ben la guardò di sottecchi con i suoi profondi occhi marroni. Il sorriso di quella ragazza non le piaceva per niente, non glielo aveva mai visto sul volto da quando la conosceva.
-Maria… non ti sarai mica innamorata?- chiese lui.
La ragazza arrossì e sgranò gli occhi.
-Ma come ti viene in mente!- esclamò con più forza di quanto avrebbe voluto.
Ben sollevò il sopracciglio e incrociò le braccia sul petto.
-Allora quel sorriso da ebete doveva essere una paresi facciale!- scherzò lui, ricevendo poi una leggera spinta dalla ragazza che poi scoppiò a ridere, facendo ridere anche Ben.
Maria prese i due vasi ormai pieni d’acqua, ancora scossa dalle risa. Il ragazzo ne prese subito uno, con un sorriso divertito.
-Ehi!-
I due ragazzi si girarono e lo sguardo che Maria incontrò le fece gelare il sangue. Appoggiato ad una delle colonne c’era Robin che li guardava con lo sguardo più freddo che Maria gli avesse mai visto.
-Maria Merryweather… non ti ho visto mai oziare nella Rocca da quando sei qui, ed ora che è arrivato questo qua…-
-Che intendi dire?-  lo sfidò Ben, che evidentemente non aveva la più pallida idea di chi si trovava davanti.
Maria gli mise una mano sul petto per fermarlo e quel gesto fece ancora più infuriare Robin, che stava per dire qualcosa conto quel pezzente, ma si piantò le unghie nei palmi delle mani per tacere. Doveva ricordarsi della promessa che aveva fatto a se stesso: non si sarebbe più riavvicinato a Maria, lei se ne doveva andare da quel posto e non doveva ferirla in alcun modo.
Cercò di non guardarla ed era così doloroso non farlo, poi si girò e ritornò a gran passi verso il Castello.
Sapeva che evitarla sarebbe stato difficile, lei avrebbe servito al banchetto di quella sera.
 
Coeur De Noir guardava dal suo trono logoro la stanza brulicante di soldati ubriachi con uno strano luccichio negli occhi, aveva avuto un’idea brillante per il compleanno di suo figlio e secondo la gente comune malvagia e perversa.
Rivolse lo sguardo verso Robin e notò che si sforzava di tenere lo sguardo basso e serrava continuamente la mascella, quando quella servetta si avvicinava per servire i commensali.
Nel giorno successivo tutto sarebbe cambiato, non avrebbe permesso a suo figlio di sentirsi debole di fronte ad una troietta.
Robin cercava in tutti i modi di ignorare Maria, ma aveva ancora in mente quei due alla fontana quel pomeriggio, quel tipo lo mandava in bestia, quell’atteggiamento di sfida, quello sguardo duro e soprattutto quel contatto fisico e il sorriso che aveva rivolto a quella ragazza.
Era così difficile non pensare a lei! Convivevano nella stessa dimora e lei dormiva nel sottoscala in fondo al suo corridoio. Anche se cercava di evitarla in tutti i modi il destino sembrava metterla sulla sua strada. Proprio la sera precedente era uscito dalla sua camera e l’aveva vista cambiarsi.
Era tornato subito in stanza rosso in volto come un pomodoro. Non era di certo la prima volta che vedeva una donna seminuda, ma lei gli faceva battere il cuore come un dodicenne e sapere che in quel momento aveva quel tipo intorno lo faceva ribollire di rabbia. Sapeva che era tutto tremendamente sbagliato, odiava essere vulnerabile e poco lucido.
-Figliolo, ti vedo infuriato- esclamò con un sorrisetto Coeur De Noir, avvicinandosi al ragazzo.
Robin sollevò appena lo sguardo, incontrando subito quello confuso di Maria. Subito il ragazzo lo riabbassò e continuò a masticare, senza nemmeno rispondere a suo padre.
Il re lo guardò scuotendo la testa, per poi voltarsi verso Maria che stava servendo le patate e che ogni tanto lanciava uno sguardo preoccupato al ragazzo.
Quando quella servetta gli si avvicinò per servirlo, Coeur le prese un braccio facendole cadere il vassoio di mano. Si beò del suo sguardo spaventato.
Maria era atterrita, non era mai stata così vicina a lui e le venne in mente tutto ciò che aveva sentito dalle serve su di lui.
Robin non si accorse nemmeno di essere già in piedi, con la mano appoggiata sul coltello.
-Padre, lasciala- sillabò freddamente. Nella sala regnava il silenzio.
Maria si voltò verso Robin e lo guardò confusa, stava sfidando suo padre per lei? Non era possibile…
-Basta così- disse suo padre, spingendo via la ragazza che cadde a terra.
Robin frenò l’istinto di correre ad aiutarla, lì davanti a tutti, sapeva di aver esagerato quella sera e che l’aveva messa in pericolo.
Coeur a gran voce esclamò.
-Domani sarà il compleanno di mio figlio, compirà ventidue anni e voglio che domani al banchetto partecipino anche tutti i servi con il loro vestito migliore.
Robin rimase in piedi, serrando ancora di più la mascella per la rabbia. Suo padre aveva in mente qualcosa e dallo sguardo che gli lanciò di sicuro non era nulla di buono.
 
  
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