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Autore: Cesca_Haibara20    30/09/2023    0 recensioni
Sei una studentessa universitaria da un anno e, sempre da un anno, hai iniziato a seguire questo boygroup sudcoreano chiamato “ATEEZ”. Li hai scoperti grazie ad una tua compagna di corso; lei è una fan sfegatata da quando hanno debuttato. Sa tutto di loro: nome d’arte, nome di battesimo, peso, altezza, compleanno, i loro nickname, persino il loro gruppo sanguigno.
Tu hai solamente imparato i loro nomi d’arte, di battesimo e il compleanno (solo per fare una piccola dedica). Di tutte le altre informazioni, alla fine, non te ne fai nulla.
Tra qualche settimana, hai un esame e stai lavorando sodo per ottenere un ottimo voto.
Ti eri messa d’accordo con una tua amica in un bar per studiare ma sembra essere, nuovamente, in ritardo.
E ti pareva.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hongjoong, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ti trovi già nel bar quando la tua amica ti manda, vigliaccamente, buca con un messaggio.
Non è proprio la tua giornata.
Ormai sei al bar, tanto vale ordinare qualcosa da bere e metterti a studiare per conto tuo. Alla fine, è ciò che hai sempre fatto.
Ordini un bubble tea, poggi il portatile sul tavolo in cui sei seduta, lo accendi ed inizi a leggere con calma e pazienza gli appunti che hai preso.
Fai un profondo respiro e ti concentri; l’esame che dovrai portare è di psicologia quindi hai bisogno di imparare bene le terminologie e le loro definizioni.
Sembrava strano che non facesse tardi o che non mi desse buca…” pensi contrariata.
Il bar è molto carino e confortevole; le pareti hanno le mattonelle bordeaux a vista che danno un’aria accogliente, i tavoli sono color crema con sedie a poltroncina in velluto abbinate e sui muri sono appesi quadri di paesaggi e skyline di città. Oggi sembra più affollato del solito ma non ci fai molto caso.

Dopo svariate ore passate a studiare, un ragazzo varca la porta d’ingresso facendo suonare la campanella posta sopra la porta e attirando la tua attenzione.
Sembra abbastanza alto, ha i capelli corti tinti per metà neri e per metà bianchi, ha una mascherina nera in tessuto che lascia visibili solo i suoi occhi, indossa una maglietta nera con una stampa colorata, sopra di essa una camicia di flanella a quadri neri e blu, jeans attillati neri adornati da una cintura e anfibi neri ai piedi.
Che stile!” pensi osservandolo.
Però, c’è qualcosa che non va, hai una strana sensazione.
Continui ad osservarlo mentre ordina al bancone un bubble tea e, dopo averlo pagato, avvicinarsi al tuo tavolo.

«Mi scusi, signorina, posso sedermi qui?»

La sua voce gentile ma ovattata dalla mascherina ti riporta alla realtà e colora le tue guance di un rosa tenue, non sembra essersi accorto che lo guardavi, bene.
Ti schiarisci la voce e gli sorridi con gentilezza.

«Certo, si accomodi pure.»

Rispondi spostando di poco il portatile in modo da dargli più spazio, il ragazzo misterioso ti ringrazia con un cenno del capo e si siede di fronte a te, il che ti dà la possibilità di osservarlo meglio. C’è qualcosa in lui che ti fa tremare dentro, è come se avessi la sensazione di averlo già visto. Ma dove?
Cerchi di osservarlo di sottecchi nascosta dal portatile. Il suo volto è poco visibile a causa della mascherina che porta e perché è rivolto verso lo schermo del cellulare, l’unica cosa che puoi analizzare, sono i suoi occhi. Sembra avere uno sguardo gentile e amichevole, sono di un marrone intenso; potrebbero essere gli occhi di un cucciolo.
Da quella ristretta distanza puoi sentire il suo profumo; è delicato e fruttato.
Perché hai la sensazione di averlo già visto o di conoscerlo, anche di vista? Chi è?
Non può essere uno dei miei compagni delle medie o delle superiori, mi avrebbero riconosciuto sicuramente o io avrei riconosciuto loro… quindi non fa parte delle mie vecchie amicizie…
Il ragazzo alza lo sguardo verso di te facendoti arrossire e ti nascondi goffamente dietro lo schermo fingendo di leggere. Una ventina di secondi dopo gli dai un’altra fugace occhiata.
Quegli occhi sono inconfondibili.
Non è possibile… non può essere lui, dai. Sarebbe troppo assurdo!” scacci via quel pensiero assurdo e riprendi a studiare.
Dopo un’ora buona il ragazzo misterioso se ne va salutandoti con un cenno del capo lasciandoti nuovamente sola, con una miriade di domande e senza ricordarti un’accidente di cosa hai studiato.
Dannazione.
Così, dopo aver passato un’altra ora a ristudiare da capo, hai deciso di ritornare a casa.
Forse una doccia mi aiuterebbe a liberarmi la mente e potrei riprendere a studiare.” pensi mentre cammini verso il tuo appartamento.
Nel tragitto verso casa indossi le cuffie e fai partire la musica; la prima canzone che propone è “Thanxx” degli ATEEZ ed inizi a muovere leggermente la testa a tempo, essendo la tua canzone preferita.

Torni nel tuo appartamento dopo una decina di minuti e, dopo aver posato la borsa col portatile sulla scrivania della tua camera, estrai dall'armadio una felpa e pantaloni della tuta neri e decidi di entrare in bagno e farti una doccia calda. Ti spogli mettendo i vestiti usati nella cesta dei panni sporchi, posi i vestiti puliti sulla lavatrice accanto la doccia, ti leghi i capelli essendo puliti e dopo aver acceso il getto di acqua calda entri nella doccia godendoti la rigenerante sensazione.

Rimani sotto al getto d’acqua per una ventina di minuti prima di lavarti velocemente il corpo ed uscire dalla doccia. Indossi l’accappatoio e mentre ti asciughi noti il cellulare poggiato sul lavandino, così lo prendi e controlli un po’ i social; spulci un po’ TikTok e poi passi ad Instagram.
Noti che c’è un nuovo post nel profilo degli ATEEZ e sembra una foto di Hongjoong, il leader; ha scattato un selfie mentre beve un bubble tea.
Il muro dietro è pericolosamente simile a quello del bar in cui sei stata neanche un’ora fa, i vestiti che indossa sono gli stessi che indossava quel ragazzo, i capelli pure, la mascherina coincide e coincide anche il colore del bubble tea che aveva ordinato quel ragazzo.
Non ci credi.
Non ci vuoi credere.
Dev'essere sicuramente una coincidenza.
Non può essere altro che una coincidenza.
Quello che hai incontrato al bar era solamente un ragazzo che gli somigliava, non poteva essere il vero Hongjoong.
Sì. Doveva essere decisamente un ragazzo che ci somigliava.
Posi il cellulare nuovamente sul lavandino, apri il getto d’acqua fredda e ti sciacqui ripetutamente la faccia con essa. Hai bisogno di pensare ad altro. Riprenderai a studiare domani.

Sono passate alcune settimane da quello strano incontro, sei riuscita a studiare per l’esame e lo hai superato a pieni voti.
Non ti è più capitato di incontrare “lui” al bar, anche perché ci sei andata solo un paio di volte mentre studiavi per l’esame; l’ambiente ti avrebbe solamente distratta.
Ma ora che l’esame lo hai superato e non hai nulla di cui preoccuparti; sei di fronte alla porta del bar pronta ad entrare. O almeno, credi, di essere pronta.
E se entro e lui è qui? O se io entro ed entra anche lui poco dopo? O se semplicemente quella è stata una coincidenza e non mi capiterà più di vederlo?” sospiri. “Mi sto lasciando prendere dall'emozione… non sono nemmeno sicura che fosse lui! Però quei capelli… quei vestiti… quella foto… quegli occhi… quegli occhi sono inconfondibili... Riprenditi! È inutile stare a scervellarsi troppo, magari non capiterà più. E forse è meglio così…” scuoti la testa scacciando quei pensieri.
Non ce la fai. Non riesci ad entrare.
Magari un’altra volta.
Ti volti per andare via ma sbatti contro qualcuno.

«Oh, mi scusi. Non l’avevo vista.»

Farfugli facendo un inchino di scuse.

«Non c’è alcun bisogno di scusarsi. Anzi, ti sei fatta male?»

Quella voce.
Non può essere.
Alzi lo sguardo e lo vedi di fronte a te, più bello che mai.
Indossa un cappello a scacchi rosso e blu scuro, una maglietta bianca con una scritta rosa e sotto una nera a maniche lunghe, jeans abbinati al cappello e anfibi neri ai piedi. Sul volto porta ancora la stessa mascherina dell’altra volta.
Adesso è proprio impossibile sbagliarsi. È lui. Non è altri che Hongjoong Kim, capitano degli ATEEZ.

«Stai bene?»

Ripete con tono gentile mentre tu rimani sorpresa a guardarlo.
Lui ti osserva meglio e sembra sorriderti da sotto la mascherina.

«Aspetta, ma io ti ho già vista. Tu sei la ragazza che stava studiando al bar qualche settimana fa. Sei tu giusto? Come è andato l’esame? Spero tutto bene.»

In un modo che non sai nemmeno tu ti riprendi dallo stato vegetativo e riesci a rispondergli accocchiando due parole in croce.

«Emh… sì, ero io… l’esame? Oh, quello? Emh… l’esame è andato bene. Sì, sì…» farfugli.

Fantastico! Così penserà che sono una completa rincoglionita!” pensi maledicendoti.

«Quella volta al bar non ho avuto modo di presentarmi, più che altro, non volevo disturbarti mentre studiavi.»
E chi ha studiato?
«Comunque io sono Ho-… uhh… sono Soobin.» si presenta tendendoti la mano. «È un piacere conoscerti.»
Crede davvero che io non lo conosca? Forse perché non ho iniziato a sclerare e a chiedergli una foto o un autografo. Ma non posso dirgli che lo conosco, potrebbe pensare che io sia una di quelle fan che li seguono ovunque.
«Io sono T/N, il piacere è tutto mio.»
Mormori stringendogli la mano. È così morbida e calda.
«Stavi entrano anche tu nel bar? Posso offrirti qualcosa?»
«Oh, emh, ecco… sì stavo entrando… ma non vorrei farti spendere soldi. Non è necessario.»
«Andiamo, per un bubble tea che fa?»

Nonostante la tua resistenza iniziale, Hongjoon riesce ad offrirti un bubble tea, lui con le boba al sapore di mela verde mentre tu alla fragola.
Avete parlato per tutto il pomeriggio come due vecchi amici; cosa vi piace, i vostri film preferiti, canzone preferita del momento, cibo preferito e quello che non sopportate.
Ci fosse stata la tua compagna di università che te li ha fatti conoscere sarebbe andata fuori di testa e, probabilmente, avrebbe parlato solo lei visto che sa a memoria cosa gli piace e cosa non.
All'inizio eri un po’ timida, ovviamente, la sua posizione da personaggio pubblico ti ha intimidita ma, col passare dei minuti hai iniziato a sentirti a tuo agio con lui e ti sei sciolta completamente.

Stranamente, ti ha anche dato il numero di telefono, e hai iniziato a passare più tempo con Honjoong, o meglio, Soobin.
Parlate spesso e volentieri per messaggio o in chiamata; chiacchierate del più e del meno, anche se lui preferisce lasciar parlare te. Non ama parlare del suo lavoro, ovviamente non può spiattellare ai quattro venti che è un idol.

È venerdì sera, sei seduta sul letto e sei in chiamata con lui.

«Allora, oggi sei stata in università?»

Domanda lui con tono interessato.

«Sì, adesso sto sistemando un po’ gli appunti . Tu oggi cosa hai fatto?»
«Emh… Ho lavorato sodo anche io.»
«Davvero? Mi fa piacere, anche se non ho ben capito che lavoro tu faccia…»
«Io?» rimane in silenzio per una manciata di secondi. «Emh… io scrivo canzoni.»
«Tu scrivi canzoni?»
Wow, non avrei mai immaginato che me lo avrebbe detto davvero.” pensi stupita dalla sua confessione.
«Sì, ma è una cosa top-secret quindi non posso parlarne troppo.»
Scherza facendoti sorridere.
«Oh, allora dovresti cancellarmi la mente o uccidermi dopo questa confessione.»
Dici stando al gioco e vi ritrovate a ridere insieme ma appena finite, tra voi due cala il silenzio.
Avete volta di dirvi altro, ma sembra che nessuno dei due abbia il coraggio.
Tu percepisci che lui vorrebbe dirti qualcosa ma si trattiene.
«Soobin, tutto bene?»
«Sì, è tutto apposto. Perché?»
«Non lo so… ho come la sensazione che tu mi tenga nascosto qualcosa…»
«Io?»
Hongjoong ridacchia nervosamente.
«Non ti tengo nulla nascosto, non ti farei mai una cosa simile, lo sai.»
Il fatto che tu debba chiamarlo con un nome fittizio ti ferisce, ma comunque capisci che, se si sarebbe rivelato subito a te, per lui sarebbe stato un rischio enorme.
Fai per parlare ma senti dall'altro capo un’altra voce maschile.
«Allora hyung-…»
La voce sconosciuta viene interrotta da non sai cosa e continui a sentire dei rumori ovattati di dubbia provenienza.
Chi può essere entrato nella stanza? San? Wooyoung?” ti domandi mentre continui a sentire rumori ovattai.
«Soobin…? È tutto okay lì…?»
Ci sono degli attimi di silenzio e poi il ragazzo riprende a parlare.
«Scusami ma ora non posso parlare, è appena arrivato un amico a farmi visita e sembra brutto stare a telefono, capisci?»
Eh, come no.” sorridi tra te e te.
«No, no, lo capisco.»
«Ti ringrazio. Ci sentiamo domani allora.»
«Va bene, a domani.»
«Buonanotte T/N.»
Aspetta cosa?!
«… Buonanotte Soobin.»

Chiudi la chiamata e ti ritrovi a sorridere come un’ebete tenendo stretta il cellulare.
Ti ha dato la buonanotte per la prima volta da quando vi sentite. Sarà già passato un mesetto dal vostro primo incontro e questa è stata la prima volta che ti ha augurato la buonanotte.
Senti il cuore fare le capriole dalla felicità.
Ovviamente, nessuno sa che ti senti con lui, nemmeno la tua compagna di università fan. Lui non te lo ha chiesto di tenerlo segreto ma tu non lo sbandiereresti ai quattro venti in nessun caso.
Ti rannicchi sotto le coperte col sorriso in volto e, dopo aver scrollato TikTok per un paio d’ore, ti addormenti.

Il mattino non tarda ad arrivare e vieni svegliata da una notifica.
Allunghi lentamente il braccio per raggiungere il cellulare mentre con la mano libera ti stropicci gli occhi.
Chi è rompe a quest’ora…?” pensi contrariata.
Apri gli occhi e vedi che la notifica che ti ha svegliata viene da Hongjoong e ciò ti fa sorridere. Sembra essere un suo messaggio.
Con un po’ di fatica ti metti seduta sul letto e, dopo aver recuperato le tue facoltà cognitive, leggi il messaggio che ti ha mandato.

’Giorno T/N. Sei libera oggi pomeriggio? Ho bisogno di parlarti, è importante.

Leggi il messaggio e corrughi la fronte. Vuole parlarti?
Non è che vuole dirmi che non vuole più vedermi?
Quel pensiero è come una lama infuocata nel tuo cuore.
Sembrava troppo bello per essere vero…
Rispondi al messaggio di Hongjoong e vi accordate per vedervi per le cinque e mezza in un vecchio parco giochi dove ormai non va più nessuno a causa delle giostre difettose. È a trenta minuti da casa tua e dovrai prendere l’autobus.
Per evitare altri pensieri negativi su cosa voglia dirti Hongjoong decidi, dopo aver fatto colazione, di cambiarti e uscire per fare un po’ di spesa e cambiare aria.
Appena conclusa la colazione, sali in camera, apri l’armadio e ti togli il pigiama sostituendolo con: un maglioncino nero con bottoni frontali in vista, jeans a vita alta neri e anfibi neri. Come accessori indossi un chocker in tessuto nero e adorni i jeans con delle catenelle. Ti trucchi con una riga di eyeliner insieme al mascara, ti spruzzi un po’ di profumo e ti pettini i capelli lasciandoli sciolti.
Finito di prepararti metti il cellulare ed il portafoglio in una borsa a tracolla e, dopo aver chiuso la porta di casa a chiave, esci dirigendoti al minimarket più vicino.

Entri e compri svariate confezioni di ramen istantaneo, soba, Tokkebi, Ttekbokki, ingredienti per fare il Bibimbap e il Kimchi. Hai anche comprato degli snack come pacchetti di patatine, dei Tteok e qualcosa da bere anche da portarti all'università per non dover sempre spendere soldi alla caffetteria.
Passi un’ora al minimarket tra prendere tutto il necessario e pagarlo. Mentre ti dirigi a casa, una voce familiare ti distrae.

«Ehi T/N!»

Ti volti dietro di te e vedi che è una tua compagna di università, colei che ti ha fatto conoscere gli ATEEZ.

«Ciao Ha-yun.»

La saluti con un sorriso mentre lei si avvicina e ti saluta con un bacio sulla guancia.

«Vedo che hai fatto spesa.»
«Sì, qualcuno deve pur farla e poi avevo bisogno di cambiare aria.»
«Ah-ah. Capisco. Anche io ho fatto compere oggi.»
«Ah, sì?»
La ragazza sorride entusiasta ed estrae da un sacchetto l’album degli ATEEZ: “The World EP.2: Outlaw”.
È stupendo.
«Ta-da!» dice fiera. «È il nuovo album degli ATEEZ
Annuisci
«Lo vedo.»
«Tu sai che ho aspettato tutti questi mesi per poterlo comprare e, finalmente, è mio!»
Sorridi comprensiva, l’unico album loro che possiedi è: “Zero: Fever part.1”.
«Ah! Prima che mi dimentico: tu le hai le slide che ieri ha usato il prof alla prima ora? Io sono entrata dopo che ero a fare colazione con mia madre.»
«Sì, te le devo inviare?»
«Mi faresti un favore enorme.»
«Certo, non preoccuparti.»
«Ti ringrazio tesoro. Ora, però, devo scappare che non vedo l’ora di fare l’unboxing dell’album e scoprire quali photocard ho ottenuto.»
«Va bene.»
Annuisci mantenendo un sorriso di cortesia. Effettivamente devi sbrigarti anche tu avendo degli ingredienti freschi nel sacchetto del minimarket.
«Allora ci vediamo lunedì, T/N.»
«A lunedì Ha-yun.»
La vivace ragazza la saluta nuovamente con un altro bacio sulla guancia prima di allontanarsi e lasciarti in solitaria.

Raggiungi il tuo appartamento in poco tempo e, dopo aver sistemato la spesa, torni in camera tua per mandare le slide a Ha-yun e passare il tempo guardando un nuovo k-drama.

Ormai sono quasi le cinque e devi uscire a prendere il pullman che ti porterà nel luogo dell’incontro con Hongjoong. Ti metti le scarpe, recuperi il cellulare ed il portafoglio ed esci nuovamente di casa indossando una giacca di jeans con la pelliccia all'interno.
Raggiungi la fermata, sali e prendi posto accanto al finestrino, metti le cuffie e la prima canzone che parte è “Not Gonna Die” dei Skillet.
Con un sospiro e lo stomaco sottosopra dalla preoccupazione osservi il paesaggio cambiare dal finestrino.

Il pullman si ferma vicino al municipio e raggiungi il vecchio parco in una decina di minuti. Ti osservi intorno cercando Hongjoong con lo sguardo e lo trovi seduto su un’altalena a dondolarsi lentamente con i piedi.
Forza e coraggio. Ce la puoi fare. Non farti prendere dal panico e cerca di mantenere la calma.” pensi cercando di calmarti e calmare il cuore che batte freneticamente.
Ti avvicini a lui silenziosamente e noti che la il volto rivolto verso il basso.

«Ciao Soobin.»

Mormori per farti notare.
Il ragazzo alza velocemente il viso appena sente la tua voce e ti sorride. Anche oggi indossa la mascherina.

«Ciao T/N.»
«Scusami se ho fatto tardi ma il pullman si è fermato lontano e ci ho messo un po’ per arrivare.»
«Oh, non preoccuparti. Io sono arrivato in anticipo, quindi non devi scusarti.»
«Ah… okay…»

L’aria intorno a voi è fredda e il silenzio non aiuta. Gli unici rumori udibili sono i motori delle macchine in lontananza ed il tuo cuore che rivela la tua paura per ciò che sta per rivelarti.

«Ascoltami T/N… ti ho chiesto di venire qui perché devo parlarti di una cosa molto importante.»

Inizia lui prendendoti le mani e scaldandole con le sue.
Ecco… sta per succedere…” pensi ritraendo le labbra. “Spero solo che sia veloce e indolore…

«Promettimi di non andare in escandescente.»
Annuisci solamente. La tua voce non ha il coraggio di uscire.
«Bene…»

Hongjoong fa un profondo respiro e si porta una mano sulla mascherina di tessuto togliendola lentamente.
Non capisci.
Che succede…? Perché si è tolto la mascherina?!
Lo guardi sconcertata. Non riesci a capire il perché di quel gesto.
Hongjoong ti prende nuovamente le mani accarezzandole col pollice.

«T/N, credo che tu abbia capito ormai… il mio nome non è Soobin ma Hongjoong, Hongjoong Kim. Sì, il leader degli ATEEZ
SI STA RIVELANDO A ME?! NON HO CAPITO IL GIOCO!” sei spiazzata dalla sua confessione.
Sì, sai che è Hongjoong ma non ti aspettavi di certo che si sarebbe rivelato così.
«Lo so che ti ho mentito sulla mia identità e mi dispiace davvero tanto. Non potevo sbilanciarmi così, sarebbe stato un rischio enorme, lo capisci vero?»
Annuisci silenziosamente con la bocca aperta. Nessun suono riesce ad uscire dalla tua bocca.
«Ma ho capito che tu ne vali la pena. Mi hai fatto sentire apprezzato e amato come mai prima d’ora, sei come un angelo per me. Non ho nessun pensiero che non comprenda te, non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te. Anche se ci conosciamo da poco tempo, non sono mai stato più sicuro d’ora: io mi sono innamorato di te, T/N. Ti amo per ciò che sei, per ciò che sono quando sono con te, per le emozioni che mi fai provare e per come mi fai tremare dentro e fuori. Ma posso capire che, siccome ti ho mentito su di me, tu probabilmente non vorrai accettare i miei sentimenti.»
Invece che rifiutarlo, sorridi.
Sono le parole più belle e dolci che tu abbia mai sentito. Posi delicatamente una mano sulla sua guancia e la accarezzi.
È il momento che anche tu gli parli a cuore aperto.
«Io lo sapevo già…»
Il ragazzo assume un’espressione sorpresa mentre posa la propria mano sopra la tua.
«Lo avevo capito chi eri dalla prima volta che ti ho visto, ma sono stata in silenzio. Sono stata zitta perché mi sembrava assurdo trovarti in quel bar e perché non volevo sembrare una di quelle fan che segue il proprio idol ovunque. Capisco che tu abbia voluto mantenere la tua identità nascosta, non devi fartene un cruccio. E devi sapere un’altra cosa...>> fai un profondo respiro. <
Le tue parole lo lasciano sorpreso, le sue guance si colorano di rosa mentre tu sei sicura di essere già rossa come un pomodoro.
Dopo attimi lunghissimi di silenzio, di sguardi tra voi due, Hongjoong ti prende il viso tra le mani e ti avvicina lentamente a lui.
È il momento. Sta per accadere veramente.
Chiudi gli occhi mentre lui si avvicina sempre di più verso di te e le vostre labbra si incontrano formando un bacio lento ma passionale.
Riesci a sentire una scossa percorrerti il corpo mentre Hongjoong porta le sua mani, dal tuo viso, verso i tuoi fianchi stringendoti a sé in un abbraccio e tu ne approfitti per intrecciare le braccia intorno al suo collo in modo che i vostri corpi siano a completo contatto.
Il ragazzo sorride nel sentirti stretta a lui, inclina di poco il viso di lato in modo da rendere più intenso il bacio. Picchietta la lingua contro i denti come per chiederti l’accesso, timidamente apri la bocca in modo da lasciandogli il via libera.

«Ti amo.»

Sussurra con voce roca contro le tue labbra.

«Ti amo anche io…»

Replichi con un soffio di voce.
   
 
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