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Autore: g21    01/10/2023    0 recensioni
Piccoli racconti e momenti sparsi, canonici o meno, che vedono protagonisti il pirata gentiluomo e la sua ciurma. Con la gentile (o no?) partecipazione del pirata più temibile dei mari. Un tentativo di writober, nella speranza di portare a termine questa impresa
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Edward Teach/Barbanera, Stede Bonnet
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi raccontano
 
 

Prompt #1: occhi



 
“I suoi occhi ardono”

Le parole di Black Pete avevano attirato subito l’attenzione di Stede. Era abbastanza ingenuo da credere a queste storie senza fare troppe domande. E poi stava parlando di Blackbeard, tutto il resto passava in secondo piano.

Eppure, scoprì che il ragazzo non si era sbagliato di molto.

Gli occhi di Edward erano scuri, profondi e potevano incutere un po’ di timore. Stede li aveva osservati più volte, in diverse occasioni. Ed era riuscito a dare ragione a Pete.

Gli occhi di Ed brillavano, in certi momenti. E, quando succedeva, risplendevano di luce propria, facendo quasi invidia al cielo notturno.

E Stede poteva solo ammirare quella bellezza.


 
-.-.-.-.-.-.-


 
Tra tutte le cose che Blackbeard era riuscito a notare di Stede, la prima volta, gli occhi erano passati in secondo piano. Non che non fossero importanti, ma c’erano sicuramente altre caratteristiche che attiravano l’attenzione.

Nonostante questo, quando Edward aveva incrociato lo sguardo con l’altro tutto il resto era come sparito.

Gli occhi di Stede erano gentili, calmi e accoglienti. Rispecchiavano le sue caratteristiche principali, ma c’era dell’altro. Il pirata ne era rimasto colpito quando aveva notato la sua parte nascosta.

Quegli occhi nocciola erano capaci di racchiudere decisione, fermezza e, quando necessario, anche rabbia.

Blackbeard aveva imparato a riconoscere quei momenti.

E poteva scorgere in essi un fascino unico.


 
-.-.-.-.-.-.-


 
La prima volta che si erano rivisti, dopo tutto quello che era successo, Stede aveva provato l’impulso di guardare negli occhi di Blackbeard. E ne era rimasto spaventato.

Aveva incrociato uno sguardo spento, distante. Due emozioni che non avrebbe mai voluto vedere in quelle iridi scure così belle.

Poi era subentrata la rabbia, una furia cieca.

E i suoi occhi ardevano.

Edward aveva voluto studiare lo sguardo del gentiluomo ed era rimasto senza parole.

Le iridi nocciola stavano urlando scuse continue. E, per un breve momento, riuscì a scorgere qualcosa di estremamente sbagliato.

Sembravano arresi agli eventi, impotenti, diversi da come li aveva conosciuti.

Occhi che non appartenevano a Stede.
 











Angolo autrice
 
Salve, ogni tanto ritorno. E con una challenge, mica una storiella così.
No, ok, faccio la seria. Non è la prima volta che provo a cimentarmi nel writober, quest’anno ho deciso di buttarmi su questo fandom. Un po’ perché mi mancava scriverci e un po’ perché manca poco al cinque ottobre e la nuova stagione potrebbe fornirmi ispirazione maggiore (e, detto tra noi, non vedo l’ora di rivedere la ciurma).
Saranno momenti per lo più slegati tra loro, ovviamente non dovrei fare spoiler (ma se dovesse succedere metterò un avviso grosso come una casa).
Ho iniziato con una tripla drabble (la mia prima fic nella sezione è una tripla drabble *lacrimuccia*), ma non so come saranno i prossimi capitoli, vedo a seconda dell’ispirazione (e del tempo che ho a disposizione).
Bene, vi saluto altrimenti le note diventano più lunghe del capitolo.
Alla prossima
Giulia
  
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