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Autore: EragonForever    04/10/2023    0 recensioni
(Dal primo capitolo)
Tokyo, una città bellissima ma allo stesso tempo caotica, dove la vita scorre ogni giorno allo stesso modo, una vita tuttavia minacciata da qualcosa di inumano, qualcosa che agli occhi del mondo non dovrebbe nemmeno esistere ... i Ghoul, esseri all'apparenza umani ma che in verità hanno una sola differenza. Si cibano di carne umana per sopravvivere, seminano panico ovunque vadano. Ma fortunatamente Tokyo ha i suoi angeli custodi, coloro che combattono per estirpare quella minaccia ... le Colombe della CCG.
Mi chiamo Rin Hamano e questa che sto per raccontarvi ... è la mia storia.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amon Kōtaro, Kaneki Ken, Mado Akira, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 14: “Lasciati Aiutare”

Era passata qualche settimana da quando Rin e Zyro erano diventati una squadra e se alla prima non andava ancora a genio l'idea di avere un partner, il secondo si divertiva spesso e volentieri a stuzzicarla, cosa che la irritava alquanto. Tuttavia qualcos'altro la innervosiva più di Zyro, ossia che, spesso e mal volentieri, per i suoi giri tra una meta e l'altra, le capitava di incontrare Haise e la sua squadra. In quei frangenti lanciava più che felice gelide occhiate verso Sasaki, lui forse non ne sapeva il motivo, ma Rin lo sapeva anche troppo bene: era stato lui a portarle via Amon due anni fa, il giorno in cui la sua vita si era fermata, rendendola ciò che era ora, ossia una macchina omicida pronta a stanare qualsiasi Ghoul che avrebbe trovato sulla sua strada. Era quello il suo destino, nulla avrebbe mai potuto cambiarlo, e il suo sguardo gelido ne era la prova. Tagliente come mille lame era capace di perforare chiunque, solo Zyro e Akira sapevano non farsi intimidire, erano gli unici a tenerle testa, assieme ovviamente a Arima. Il resto della CCG non poteva fare altro che tremare di fronte a lei, tutti tranne uno: lo stesso Haise Sasaki, l'unico che non sembrava minimamente intimorito, al contrario della sua squadra. Ciò non poteva che far innervosire la stessa Rin, tanto che un giorno …

“Dì un po' razza di scherzo della natura, si può sapere che cazzo di problemi hai? Sei l'unico di tutta la Sede che non sembra minimamente terrorizzato da me, perché?”, esordì la ragazza durante una pausa caffè.

Haise/Kaneki d'altro canto sorrise.

“Beh, tecnicamente dovrei essere terrorizzato da lei signorina Rin, eppure non so spiegarmi il perché, ma in un certo senso vi ammiro, siete una persona fuori dal comune”

A ciò lo guardò con uno sguardo bruciante.

“Ammirazione eh? Quindi si tratta di questo … beh, sappi che non me ne faccio nulla, non sono una persona da ammirare è chiaro? E nemmeno da compatire, poi se proprio vuoi sapere il mio astio verso i Ghoul … vallo a chiedere alla signorina Akira, uno scherzo della natura come te non può capire” esordì per poi voltarsi “E ora se vuoi scusarmi devo tornare al lavoro.”, disse infine, per poi andarsene, lasciandolo da solo con i suoi pensieri.

Infine Haise decise di andare dalla Mado in modo da vederci chiaro, quindi bussò alla porta del suo ufficio.

“Signorina Akira sono Sasaki, vorrei parlarle”

“Entra pure.”, rispose la donna.

Lui allora entrò, sedendosi.

“Di cosa volevi parlarmi?”, chiese la Mado.

A quella domanda Haise prese un profondo respiro per poi iniziare.

“Ecco, poco fa ho avuto uno scontro con la Hamano, lei non sopporta che io non la tema come tutti, io gli ho detto che la ammiravo per la sua forza fuori dal comune, ciò ovviamente l'ha innervosita, quindi mi ha detto che, se proprio voglio sapere il suo astio verso i Ghoul potevo chiedere a lei …”

A quel racconto Akira sospirò.

“Mh, immaginavo che sarebbe arrivato questo momento …” esordì, per poi sospirare “I genitori di Rin furono uccisi davanti ai suoi occhi quando era ancora una bambina, suo padre aveva fatto parte della CCG, era stato un grande agente, e credo fu questo il motivo dell'uccisione sua e della moglie. Fu l'agente speciale di primo grado Amon Kotaro a salvare Rin e a prenderla come figlia adottiva.”, raccontò.

“E poi che successe?”, chiese Haise.

Akira sospirò nuovamente.

“Due anni fa ci fu una battaglia per stanare l'Anteiku, un luogo che aiutava i Ghoul nella 20°esima Circoscrizione e in quel frangente Amon morì, ucciso da un Ghoul, o meglio, mezzo Ghoul, ossia tu, conosciuto come Benda sull'Occhio e Ken Kaneki” il suo sguardo si indurì un poco “Ovviamente non puoi ricordarlo, ma è questo il vero motivo per cui lei ti odia, e di conseguenza prova astio verso i Ghoul e la tua squadra e credimi, se tu non fossi parte della Squadra Speciale, molto probabilmente ti avrebbe già ucciso con le sue mani.”, concluse infine.

A quel racconto Haise spalancò gli occhi, scioccato.

“D-dice sul serio signorina Akira?”, chiese con voce strozzata.

“Ho il rapporto, te lo faccio vedere”

Così lo portò nel loro archivio dove gli fece vedere il suddetto rapporto e la sua scheda di quando era ancora Kaneki. Ovviamente ciò lo turbò alquanto.

“Capisco che tu sia sconvolto, sono troppe informazioni tutte insieme, riflettici su d'accordo?”

Lui in risposta annuì semplicemente.


 

Passò poi qualche tempo da quando Rin e Zyro erano diventati partner e la ragazza, poco a poco, aveva iniziato ad abituarsi all'idea di averlo al suo fianco, anche se ciò non aveva cambiato le sue abitudini. Zyro d'altro canto aveva iniziato a starle più vicino come meglio poteva.

“Anche se non ti farà piacere sappi che per qualunque cosa io ci sarò quando avrai bisogno.”, le aveva detto un giorno.

Rin lo aveva ugualmente ringraziato, nonostante ciò la infastidisse. Le parole di Zyro si rivelarono presto veritiere.

Una sera, mentre stava facendo una passeggiata, trovò Rin in uno dei bar che frequentava di solito. Aveva ben due bottiglie di sakè, una vuota e l'altra mezza piena, le guance erano arrossate e gli occhi lucidi, oltre che un po' cianotica. Capendo subito che era ubriaca fradicia si fiondò nel bar, richiamandola.

“Rin! Ma che cazzo stai facendo?!? Vuoi andare in coma etilico per caso?!?”, la rimproverò.

Lei lo guardò con uno sguardo vuoto.

“Oh, guardate, hic … chu c'è … hic, hic, l'eroe della CCG … hic … hic … il grande Zyro Akame, colui che … hic … hic … ha osato superarmi nella … hic, classifica … hic, hic …”, biascicò.

Lui allora accorse in suo aiuto.

“Guardati come sei ridotta … non cambierai mai eh?”, sospirò, sorreggendola.

“Sta zitto … hic … non sei nessuno … hic … per giudicarmi …”, biascicò nuovamente Rin, ora irritata.

Zyro non ci badò e la fece alzare.

“Forza andiamo, ti riporto a casa …”

“Col cazzo hic … non sei il … mio baby sitter … me la … cavo da sola …”

“Spiacente” esordì lui, colpendola sul coppino, facendola svenire tra le sue braccia “Ma ora ti riporto a casa, ho una promessa da mantenere …”

Detto ciò la caricò sulla schiena per poi pagare il conto e uscire. Sapeva dove abitava, così andò a passo sicuro fino al suo appartamento, dove la mise a terra, le prese le chiavi dalla tasca della divisa e aprì la porta per poi prendenderla in braccio e sdraiarla sul letto. Aveva avuto un bel daffare visto che oltre a lei aveva preso anche la sua quinque, quindi era abbastanza provato da ciò ma lo aveva fatto più che volentieri pur di aiutarla. L'aveva coperta e, dopo averle dato un bacio sulla fronte, si accomodò sul divano in sala dove si appisolò fino ad addormentarsi. La notte passò tranquilla e il giorno seguente fu il primo a svegliarsi, quindi andò da Rin, ancora addormentata. Sembrava pacifica e, intenerito, decise di non svegliarla, ma tuttavia chiamò la signorina Akira.

“Si? Cosa c'è Akame?”, rispose prontamente la donna.

“Volevo dirle che io e Hamano non verremo alla Sede, ieri sera l'ho trovata ubriaca fradicia in un bar e riportata a casa, quando si sveglierà avrà bisogno di assistenza, quindi preferisco restare con lei.”, rispose Zyro.

“Ho capito, fortunatamente oggi avevate lavoro d'ufficio poco importante, mi raccomando, stalle vicino d'accordo?”, disse la Mado.

“Sarà fatto, grazie per la comprensione”

“Dovere, la salute prima di tutto, buona fortuna.”, disse Akira per poi riattaccare.

Dopo la chiamata Zyro riportò l'attenzione su Rin che si stava svegliando con dei mugolii un po' infastiditi, aprendo gli occhi a fatica.

“Ben svegliata.”, la salutò Zyro con apprensione.

Lei d'altro canto lo guardò con fare stranito.

“E … e tu che ci fai qui?”, biascicò.

“E' molto semplice, ieri sera ti ho trovata ubriaca fradicia in un bar, quindi ti ho fatto perdere i sensi per evitare che facessi follie e ti ho riportata a casa. Ho avvisato che oggi non saremo in Sede.”, spiegò l'albino.

A quel racconto Rin sospirò.

“Capisco … quindi ora sei la mia balia …”

“No, sto solo mantenendo una promessa fatta a me stesso, ovvero che ci sarei stato nei momenti di bisogno e credimi, oggi ne avrai eccome”

“Come fai ad esserne sicuro? E in cosa avrei …”

Non fece in tempo a finire la frase che un fortissimo senso di nausea le attanagliò lo stomaco, quindi scattò in piedi e corse al bagno appena in tempo, poiché iniziò a vomitare l'anima. Zyro d'altro canto la raggiunse, inginocchiandosi al suo fianco e le massaggiò la schiena con movimenti circolari.

“Questo era il motivo e per una volta … lasciati aiutare va bene?”, le disse con un lieve sorriso.

Rin d'altro canto non rispose, in preda agli sforzi di vomito, cosa che durò almeno per cinque minuti buoni e, quando terminò, era pallida come un lenzuolo e gli occhi erano arrossati, così come le guance. Ansimava pesantemente in cerca d'aria e sudava parecchio. Per tutto il tempo Zyro le rimase vicino, massaggiandole la schiena, cosa che funzionò, poiché dopo un po' il respiro tornò regolare.

“Va meglio adesso?”, le chiese.

“Mmmmh, ho un gran mal di testa …”, mormorò Rin.

“Allora ti riporto a letto e ti darò un'aspirina.”, rispose il partner.

Detto ciò la prese in braccio, cogliendola alla sprovvista, e la portò in camera dove la mise sul letto, poi andò a prendere l'aspirina e glie la portò con un bicchiere d'acqua.

“G-grazie …”, mormorò Rin, bevendola dopo che ebbe fatto efervescenza.

“Di nulla, e poi la Mado mi ha detto di starti vicino e sappi che lo farò, senza se e senza ma”

“Mh … immaginavo …”, borbottò la Hamano per poi stendersi e attendere l'effetto dell'aspirina.

“So che la cosa non ti va a genio ma è così che si fa in una squadra, ci si aiuta a vicenda”

“Lo so …”, sospirò Rin.

“Quindi oggi dovrai pensare solo a riprenderti, al resto penserò io”

La ragazza d'altro canto roteò gli occhi.

“Non mollerai l'osso … vero?”

“Esattamente e poi nel tuo stato non potresti fare molto”

“N-non serve che me lo ricordi … Akame … ma comunque … mi affido a te …”, replicò Rin per poi appisolarsi.

Zyro allora si mise subito all'opera, dedicandosi a tutte le faccende di casa con maestria, si muoveva con sicurezza, come se fosse una cosa normale per lui. Cucinò persino il pranzo, dimostrandosi capace pure ai fornelli. Quando Rin si svegliò verso le due del pomeriggio rimase alquanto scioccata: il suo appartamento era talmente pulito che splendeva, oltre ad essere decisamente troppo ordinato. Li per li fu sul punto di una crisi di nervi ma poi il suo umore mutò di colpo mentre nella sua mente riaffiorò un ricordo.

Era una bella giornata a Tokyo e anche quella mattina Amon si era alzato presto, io ero già sveglia da un po' ed ero andata in cucina a fargli la colazione. Era sempre stata una mia premura, in modo da agevolarlo e lui era contento dei miei gesti, quella mattina più del solito.

Grazie Rin, oggi ho molto da sbrigare in Sede e non devo perdere neanche un minuto”

Sono contenta di agevolarti” risposi io per poi abbassare lo sguardo “Farai tardi anche stasera?”

Si e mi spiace molto lasciarti da sola a lungo”

Non preoccupati, hai un lavoro importante da fare dopotutto”

Lo so … ma vorrei esserci di più per te …”

Lo comprendo, ma sai che so cavarmela”

Fin troppo bene.”, sorrise Amon per poi fare colazione assieme a me, darmi un bacio sulla fronte e uscire.

Rimasta sola mi guardai attorno, notando subito quanto l'appartamento fosse disordinato, così mi rimboccai le maniche, mettendomi all'opera. Quando poi Amon tornò mi vide addormentata sul divano, rimanendo poi stupito di vedere l'appartamento perfettamente pulito e in ordine. Sorrise con fare intenerito quando capì che era stata opera mia.

Ti sei data molto da fare eh?”, si disse tra se e se per poi prendermi in braccio e portarmi a letto.

Mi diede un bacio sulla fronte e poi andò in cucina, trovando la cena pronta e addirittura il frigo pieno.

Ha fatto pure la spesa, è davvero in gamba, almeno così si è distratta un po' …”

Il giorno seguente mi trovai con una sorpresa, una colazione con brioche alla crema e un biglietto .

Scusa se non ti ho svegliata ma dopo il tuo

grande impegno di ieri ho preferito lasciarti

dormire. Spero che questa sorpresa sia di

tuo gradimento, te la meriti. Oggi finirò prima

così cenerermo assieme al nostro ristorante.

Buona giornata e fai la brava.

Con Affetto

Amon


 

Una lacrima rigò il viso di Rin mentre tornava in se, quindi andò in cucina dove trovò Zyro che stava aspettando il suo risveglio.

“Ben svegliata, spero non ti dispiaccia se ho messo in ordine, era veramente un macello, ti ho anche fatto il pranzo.”, la salutò.

“G-grazie …”, mormorò Rin, sedendosi e inizando a mangiare, lo sguardo basso.

“Tutto bene?”, chiese l'albino con apprensione.

La ragazza in risposta sospirò mestamente.

“Mi sono ricordata che … anch'io facevo così quando Amon era al lavoro e tornava tardi … una sera ero talmente sfinita che mi addormentai sul divano … il giorno seguente mi sono svegliata nel mio letto e una colazione con broche alla crema …”, raccontò, mentre le prime lacrime le rigavano le guance.

Zyro allora senza esitare un attimo l'abbracciò, stringendola al suo petto con cautela, facendola sussultare. Inizialmente rimase rigida tra le sue braccia, ma poi quel dolce tepore bastò a scioglierle la tensione, quindi si aggrappò al suo petto, sfogando il suo dolore. Zyro per tutto il tempo la tenne stretta a se, accarezzandole la schiena con fare rassicurante. La poverina pianse a lungo senza alcun ritegno fino a crollare, esausta, tra le sue braccia. Zyro d'altro canto sospirò e la prese in braccio, riportandola a letto e rivolgendole uno sguardo malinconico.

So cosa stai passando, poiché il tuo dolore … è anche il mio …


 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP! Dopo un lungo periodo di assenza sono finalmente ritornata! Stavo trascrivendo le avventure della Campagna di D&D a cui partecipo, per questo motivo non sono più andata avanti a pubblicare. Ma ora rieccomi qui in questo nuovo capitolo! La nostra Rin si deciderà a farsi finalmente aiutare da Zyro? Lo scoprirete presto! Non sarà una pubblicazione regolare ve lo dico già, poiché mi sto dedicando anche all'altra Fanfiction su ERAGON, in più sto cercando di mettere a punto la trama della Fanfiction su Fairy Tail, che vi avviso che sarà, purtroppo, l'ultima che farò. Ho preso questa decisione perché ho in mente di fare un Manga tutto mio e dovrò dedicarci molto tempo.

Ringrazio come sempre Franky93 e Danymoonguardian per il loro sostegno! Detto ciò a presto!

Con affetto la vostra EragonForever!

 

   
 
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