» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢
𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢
𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢
𝘢𝘭
𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳
𝘥𝘪
𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵
» Prompt: Lanterna
La
Lanterna
Non c’è altra
luce che quella della lanterna, a pensarci
sembra quasi una cosa romantica, non un lampadario, una lampada, o una
candela,
ma un autentica lanterna, di vetro. La luce che emana è
debole, rossa e fioca,
si vede e non si vede. Non si riescono a vedere i contorni della
stanza, non si
riescono a vedere gli spigoli dei mobili, gli angoli convessi dei muri,
né il
profilo del letto.
Al chiaroscuro, così ti
piace stare. Immerso nel silenzio,
con solo il rumore dei vostri battiti, dei vostri respiri. Quel vedo e
non vedo
che ti fa impazzire. Hai preparato tutto affinché sia
speciale, a nessuno dei
due piace la luce, a nessuno dei due piace vedere esplorare, conoscere
l’altro.
C’è del magico nell’inesplorato,
nell’ignoto, nell’impercettibile. Si vede
così
male che a baciarti potrebbe non essere neppure lui, potrebbe essere un
altro.
Senti il tocco delicato della sua mano che finisce sulla tua cinta
mentre la
sbottona. Tocco molto delicato, sembra quasi quello di una donna, non
che tu sappia
come sia il tocco di una donna. Senti il suo respiro su di te, sempre
più
vicino, sai che tra poco le sue labbra saranno a stretto contatto con
le tue.
Ti lasci avvolgere dalle braccia che ti stringono
all’improvviso, da quelle
mani che ti accarezzano, ed ora senti il tocco delle sue labbra
screpolate. Sei
tu ora che esplori il corpo dell’altro, sei tu che gli getti
prima le braccia
al collo per meglio avvolgerti nel bacio e poi, le cali in basso, prima
sulla
schiena, poi quando le vostre labbra smettono di mordersi, baciarsi,
leccarsi,
le tue mani finiscono sulla sua camicia, gli sboe ttoni bottone per
bottone. Le
mani di lui sono di nuovo su di te, dopo averti sfilato la cinta poco
prima, ora
ti slacciando i pantaloni, ha rimosso il bottone dall’asola e
ora ha tirato giù
la cerniera. Senti il tuo corpo reagire, il tuo pene che fino a poco
prima era
in uno stato di semi incoscienza, ha iniziato a pulsare e a indurirsi.
Inizi a
chiederti se anche lui è in uno stato
d’eccitazione. Lasci perdere l’ultimo
bottone che manca della camicia e scendi più sotto. Ci sei
quasi, nel
chiaroscuro della stanza non vedi, ma sono altri i sensi che ti servono
in
questo momento. La tua mano è scesa, sei quasi riuscito a
trovare il bottone,
sei ad un passo dalla meta, tra poco potrai sentire il suo pene turgido
nella
tua mano, manca poco, pochissimo, ci sei quasi e questo ti riempie di
eccitazione, di gioia, ecco che hai abbassato la lampo, che sei pronto
ad
arrivare alla meta…
E niente, ti sei svegliato, sempre
sul più bello, sempre
quando sei vicino alla fine. Ti viene da piangere, ti viene da urlare,
ti viene
voglia di riaddormentarti ma ora che sei di nuovo sveglio sai che
nulla, nulla
cambierà. Non saprai mai come sarebbe stato, come avrebbe
potuto essere, non scoprirai
mai le gioie del suo corpo. Accendi di nuovo il telefono, che avevi
spento per
la notte, digiti il pin (la sua data di nascita) e torni su telegram,
ancora ci
sono le foto, le scritte, le parole. Fiumi di parole, fiumi di
caratteri, fiumi
di immagini. Ti domandi dopo quanto tempo telegram distrugga le chat.
Ti domandi
se non dovresti archiviare quella conversazione. Lui non
tornerà. Lui non potrà
più rispondere ai tuoi meme, non potrà
più mandarti foto buffe, non potrà più
flirtare. Lui non potrà più fare nulla di tutto
questo. Quella prima volta, la
vostra prima volta, non potrà mai accadere. Avevi preparato
tutto per quella
vostra notte in montagna. Sapevi che eravate in sintonia, sapevi che
anche lui
amava il chiaroscuro. Avevi comprato quella lanterna su amazon. Quella
lanterna
di vetro e quella lampadina rossa. Ed ora, ora è
l’unica prova tangibile che tu
e lui vivevate sullo stesso pianeta. Un incontro di anime lontane che
finalmente superava la barriera digitale. Se non fosse accaduto
quell’incidente.
Se lui non fosse finito in quell’oblio.
Per carità, non ti manca
non aver fatto l’amore con lui, ti
manca lui e fare l’amore era la conseguenza naturale del
vostro rapporto, fare
l’amore in quella baita era il primo passo per
l’inizio di quella che avrebbe
potuto essere la tua Storia d’amore, con la S maiuscola.
Però la Morte non
guarda in faccia neppure l’amore, quando vuole prendersi
qualcuno, non si tira
certo indietro. E si è preso Lui.
E a te resta solo una lanterna, una
stupida lanterna, come
testimonianza di quello che poteva essere e non è stato.