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Autore: DavideWolfstar    04/10/2023    0 recensioni
Una storia d'amore nata virtuale, l'attesa dell'incontro di due anime lontane, ma anche così vicine. Una lanterna a suggellare un incontro. E se l'amore è come quella lanterna, la luce è destinata a finire?
Genere: Erotico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Lanterna

La Lanterna

 

Non c’è altra luce che quella della lanterna, a pensarci sembra quasi una cosa romantica, non un lampadario, una lampada, o una candela, ma un autentica lanterna, di vetro. La luce che emana è debole, rossa e fioca, si vede e non si vede. Non si riescono a vedere i contorni della stanza, non si riescono a vedere gli spigoli dei mobili, gli angoli convessi dei muri, né il profilo del letto.

Al chiaroscuro, così ti piace stare. Immerso nel silenzio, con solo il rumore dei vostri battiti, dei vostri respiri. Quel vedo e non vedo che ti fa impazzire. Hai preparato tutto affinché sia speciale, a nessuno dei due piace la luce, a nessuno dei due piace vedere esplorare, conoscere l’altro. C’è del magico nell’inesplorato, nell’ignoto, nell’impercettibile. Si vede così male che a baciarti potrebbe non essere neppure lui, potrebbe essere un altro. Senti il tocco delicato della sua mano che finisce sulla tua cinta mentre la sbottona. Tocco molto delicato, sembra quasi quello di una donna, non che tu sappia come sia il tocco di una donna. Senti il suo respiro su di te, sempre più vicino, sai che tra poco le sue labbra saranno a stretto contatto con le tue. Ti lasci avvolgere dalle braccia che ti stringono all’improvviso, da quelle mani che ti accarezzano, ed ora senti il tocco delle sue labbra screpolate. Sei tu ora che esplori il corpo dell’altro, sei tu che gli getti prima le braccia al collo per meglio avvolgerti nel bacio e poi, le cali in basso, prima sulla schiena, poi quando le vostre labbra smettono di mordersi, baciarsi, leccarsi, le tue mani finiscono sulla sua camicia, gli sboe ttoni bottone per bottone. Le mani di lui sono di nuovo su di te, dopo averti sfilato la cinta poco prima, ora ti slacciando i pantaloni, ha rimosso il bottone dall’asola e ora ha tirato giù la cerniera. Senti il tuo corpo reagire, il tuo pene che fino a poco prima era in uno stato di semi incoscienza, ha iniziato a pulsare e a indurirsi. Inizi a chiederti se anche lui è in uno stato d’eccitazione. Lasci perdere l’ultimo bottone che manca della camicia e scendi più sotto. Ci sei quasi, nel chiaroscuro della stanza non vedi, ma sono altri i sensi che ti servono in questo momento. La tua mano è scesa, sei quasi riuscito a trovare il bottone, sei ad un passo dalla meta, tra poco potrai sentire il suo pene turgido nella tua mano, manca poco, pochissimo, ci sei quasi e questo ti riempie di eccitazione, di gioia, ecco che hai abbassato la lampo, che sei pronto ad arrivare alla meta…

E niente, ti sei svegliato, sempre sul più bello, sempre quando sei vicino alla fine. Ti viene da piangere, ti viene da urlare, ti viene voglia di riaddormentarti ma ora che sei di nuovo sveglio sai che nulla, nulla cambierà. Non saprai mai come sarebbe stato, come avrebbe potuto essere, non scoprirai mai le gioie del suo corpo. Accendi di nuovo il telefono, che avevi spento per la notte, digiti il pin (la sua data di nascita) e torni su telegram, ancora ci sono le foto, le scritte, le parole. Fiumi di parole, fiumi di caratteri, fiumi di immagini. Ti domandi dopo quanto tempo telegram distrugga le chat. Ti domandi se non dovresti archiviare quella conversazione. Lui non tornerà. Lui non potrà più rispondere ai tuoi meme, non potrà più mandarti foto buffe, non potrà più flirtare. Lui non potrà più fare nulla di tutto questo. Quella prima volta, la vostra prima volta, non potrà mai accadere. Avevi preparato tutto per quella vostra notte in montagna. Sapevi che eravate in sintonia, sapevi che anche lui amava il chiaroscuro. Avevi comprato quella lanterna su amazon. Quella lanterna di vetro e quella lampadina rossa. Ed ora, ora è l’unica prova tangibile che tu e lui vivevate sullo stesso pianeta. Un incontro di anime lontane che finalmente superava la barriera digitale. Se non fosse accaduto quell’incidente. Se lui non fosse finito in quell’oblio.

Per carità, non ti manca non aver fatto l’amore con lui, ti manca lui e fare l’amore era la conseguenza naturale del vostro rapporto, fare l’amore in quella baita era il primo passo per l’inizio di quella che avrebbe potuto essere la tua Storia d’amore, con la S maiuscola. Però la Morte non guarda in faccia neppure l’amore, quando vuole prendersi qualcuno, non si tira certo indietro. E si è preso Lui.

E a te resta solo una lanterna, una stupida lanterna, come testimonianza di quello che poteva essere e non è stato.

   
 
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