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Autore: Epic89    06/10/2023    0 recensioni
[Imma Tataranni - Sostituto Procuratore]
[Imma Tataranni - Sostituto Procuratore][Imma Tataranni - Sostituto Procuratore]Non ricordava nulla del percorso che fece dalla
Procura all ospedale della Madonna Delle Grazie, pensava solo alle parole di Vitali - "una pallotta vagate ha colpito il Maresciallo Caloguri" -
Arrivata in ospedale si accasció a terra è iniziò a piangere.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non ricordava nulla del percorso che fece dalla Procura all ospedale della Madonna Delle Grazie, pensava solo alle parole di Vitali - "una pallotta vagate ha colpito il Maresciallo Caloguri" - Arrivata in ospedale si accasció a terra è iniziò a piangere. Da quel giorno erano passati 8 mesi, da quel giorno per 8 mesi Imma sognava quel maledetto attentato e tutte le volte si trovava in mezzo alla sparatoria e tutte le volte lho vedeva morire. Si ogni notte lei vedeva MORIRE Caloguri.. E tutte le volte si svegliava piangendo urlando il suo nome. Quella mattina come ogni mattina gli tornavano in mente quei terribili momenti. Vitali che entrava nel suo ufficio con gli occhi addolorati! Vitali che gli diceva: "una pallottola vagante ha colpito anche il Maresciallo Caloguri." E da come i ricordi fossero poi confusi. Ricordava solo il bip dei macchinari che ogni secondo pompavano ossigeno per tenere in vita Caloguri. E le lacrime che le scendevano pregando che non morisse. Erano le 8 del mattino quando uscì di casa, ormai la sua routine era quella di recarsi in ospedale e andarlo a trovare. Lo faceva da 8 mesi, ogni giorno Imma era lì seduta al suo capezzale a parlargli dei casi. A renderlo partecipe di tutto ciò che succedeva in Procura. Delle battute di Lamacchia, degli scontri con Vitali e di come Diana lavorava doppiamente per non far sentire la sua mancanza. Ma tutte le volte che se ne andava sperava nel suo risveglio e tutte le volte rimaneva delusa! Uscita dall'ospedale si recò in Procura, intanto che stava per entrare in ufficio Imma si imbatté in Diana la sua fedelissima cancelliera vedendola così abbattuta le chiese come stesse Caloguri. Ormai la sua cancelliera l'aveva capito che ogni giorno andava da lui. A questa domanda Imma non seppe bene cosa rispondere. "Fisicamente Caloguri sta bene, l ematoma alla testa si è assorbito, però non vuole svegliarsi Diana. Vado ogni giorno da lui, certe volte vado alla mattina prima di venire in ufficio e poi anche alla sera quando esco da qui. E tutte le volte lo vedo lì disteso in quel letto impotente. Questa mattina quando sono andata in ospedale ho incontrato il medico e mi ha parlato di una clinica che si trova a Venezia, lo voglio trasferire lì. È una clinica all'avanguardia, adatta a questi casi. I genitori sono d'accordo, e tra due giorni verrà trasferito lì." "Oh Imma, l'avevo capito che tra te e Caloguri ci fosse un rapporto così speciale , ma non credevo a tal punto da esserti innamorata di lui. E con Pietro?" "Diana, credevo di poter aggiustare il mio matrimonio, pensavo di esserci riuscita, e invece da quel giorno ogni notte rivivo tutto, con la differenza che io non sono in procura ad aspettare Romaniello ma sono lì in mezzo alla sparatoria e tutte le volte lo vedo morire. Ogni mattina Diana mi sveglio piangendo e urlo il suo nome." " E Pietro?" " Diana, Pietro ha capito, forse l'aveva capito 8 mesi fa che io Imma Tataranni si era innamorata del Maresciallo Caloguri. E così ha deciso di andarsene da sua madre." " E Valentina?" " Valentina è andata a Napoli a studiare, quando tornerà parleremo e gli spiegheremo la situazione." .......................... " Imma?" " Dimmi Diana" " Parlagli Imma, quando esci da qui e vai in ospedale apri il tuo cuore, non so se servirà a farlo svegliare ma tu prendi coraggio Imma, fallo per te fallo per lui." E con queste parole la cancelliera si allontanò lasciandola sola, immersa nei suoi pensieri. ................................................................................. Quello stesso pomeriggio come di consuetudine era arrivata in ospedale, decisa a dirgli ciò che provava, prima che venisse trasferito. Se non l'avesse fatto se ne sarebbe pentita per il resto della sua vita. Entrò nella stanza e si avvicinò a lui prese la sedia e si sedette. Lo guardava era così indifeso in quel letto ma anche così era l'uomo più bello che avevesse mai visto. Fece un bel respiro, e prese coraggio. Aveva ragione Diana doveva dirgli ciò che provava. Gli prese la mano e iniziò a parlare. " Io il procuratore più tenuto di Matera con la battuta pronta ha scoperto cosa significa avere paura. Quella paura che da 8 mesi mi attanaglia ogni giorno. E da 8 lunghi mesi che vivo con questa angoscia e vengo qui a ripeterti di svegliarti, e pure veloce, ma tutte le volte tu non lo fai." Rimase in silenzio e lo guardó a lungo, senza dire una parola doveva riordinare i pensieri, doveva capire da dove iniziare. Così fece un lungo sospiro e iniziò a raccontargli di tutte le volte che la fece sentire la donna più desiderata e amata al mondo. " Ti ricordi di quando sono venuta a Roma? Certo che te lo ricordi, e abbiamo fatto quel giro in moto? Per me era la prima volta, e tu con la paura che mi perdessi per le strade mi dicesti:" si tenga a me!"Rido solo al pensiero! Ma ricordo che fu uno dei primi momenti meravigliosi che passammo insieme. O quando ci ritrovammo nella grotta dei pipistrelli e per paura di quei volatili... Mi stringesti a te... Eravamo occhi negli occhi, le labbra quasi si sfiorarono, i nostri respiri si unirono, ed il mio cuore batteva all'impazzata come il tuo. Chissà cosa sarebbe successo se Lamacchia non ci avesse interrotti! E il giorno della festa della Bruna tu che mi hai spiazzato con quella dichiarazione. Eri persino geloso dell'aria che respiravo! Non dimenticherò mai quel giorno... Il giorno in cui capii che TI AMAVO! Ero spaventata Calogiù, c'era mio marito, Valentina, non potevo distruggere la mia famiglia. E ho fatto soffrire te! E poi Tu te ne sei andato in sud America senza dirmi nulla. Fu uno shock per me! Ma quando ritornasti ti dissi di dimenticare tutto, che ciò che era successo alla festa della Bruna era uno sbaglio. Non era vero Calogiù.. Non era affatto uno sbaglio, ma non potevo, non era giusto nei confronti di mio marito. Volevo e dovevo poter sistemare il mio matrimonio e credevo di esserci riuscita. E poi hai deciso di fare quella maledetta deviazione, perché non mi hai detto nulla. Perché? Perché hai fatto di testa tua! E ora rischio di perderti! Svegliati Calogiù, ti prometto che faremo funzionare le cose, che in qualche modo riusciremo a conciliare la nostra vita professionale con quella privata. Ti prego non mi lasciare Calogiù, svegliati! Io Ti Amo." Rimase in silenzio per qualche minuto solo il bip delle macchine si sentivano... Ma nessun segno... Niente di niente, sospirando si alzò! Lo guardardava, gli mancava, gli mancavano così tanto quegli occhi azzurri che la guardavano, le mancava tanto quel sorriso! Si allontanò da lui doveva uscire da quella stanza, pensava che non era servito a niente aprire il suo cuore, ma quando si avvicinò alla porta e stava per uscire sentì un piccolo rumore alle sue spalle, era Caloguri che con una voce flebile disse "Dottoressa"
   
 
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