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Autore: Jeannina Live 4ever    16/09/2009    5 recensioni
-Bene riproviamo...-
Mi disse sorridente, mentre muovevamo le mani in modo da far volare l'elica.
Questa volta nonappena la lasciammo, si lanciò in volo, ondeggiando libera nella aria, accompagnata dal vento.
Come un bambino mi voltai verso il colonnello, sorridendo per quel risultato, e lui...
Come un padre mi sorrise a sua volta, stringendomi a sè per le spalle.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mai e poi mai avrei pensato che un semplice giocattolo potesse farmi tornare il buon umore.
Che potesse di nuovo regalarmi quel sorriso, perso ormai da troppo tempo.


Come al solito inziai la giornata, discutendo animatamente col colonnello Mustang.
-Vada al diavolo!-gli urlai.
Scaturendo in lui uno sguardo truce, degno del peggior criminale del mondo.
Non ricordo nemmeno il perchè di quella furiosa lite...
Sta di fatto che ero veramente arrabbiato.
Mi alzai di scatto, uscendo da quell'ufficio senza nemmeno salutare, e sbattendo la porta in malo modo.
Tks che mi importava di lui infondo.
Credeva di sapere tutto, e di poter decidere ciò che dovevo o non dovevo fare.
Ero fuori di me...
Quasi non mi accorsi di essere uscito dal Quartier Generale tanto ero concentrato su quel pensiero.
Roy Mustang era un vero stronzo.
Mi faceva fare missioni schifose, e tutte le piste che ci aveva dato per trovare la pietra filosofale si erano rivelate inutili.
E aveva anche il coraggio di incolpare me!
Ma questa volta non l'avrebbe passata liscia.
Doveva pagarla...
Assolutamente!
Mi incamminai lentamente verso la periferia della città.
In quel momento non mi importava di dove stessi andando, avevo solo voglia di starmene da solo.
E di spaccare qualche muso.
Speravo vivamente di incontrare qualche malvivente, così da potermi sfogare.
Camminando però mi accorsi che l'oggetto dei miei pensieri si era posizionato proprio davanti a me,
con sguardo duro e a braccia conserte.
Alzai lo sguardo furioso, incontrando inevitabilmente i suoi occhi d'onice.
-Che cosa vuole?-
Gli dissi irato.
Il colonnello non fece una piega, rimase li a fissarmi in silenzio.
-Allora?-
Sbottai ancora più arrabbiato.
Non ricevendo una risposta mi voltai per tornare indietro.
Ma qualcosa mi afferrò il braccio, e mi ritrovai a correre dietro il colonnello che, afferratomi il braccio, mi stava trascinando verso il centro città.
-Maledetto! Mi lasci!-
Sbraitai cercando di fargli mollare la presa, ma purtroppo fu tutto inutile. E fui costretto a seguirlo senza obbiettare.
Mi portò in un parco, dove mi fece sedere ai piedi di un albero.
Mi guardai intorno smarrito, non sapendo come comportarmi per quello suo strano comportamento.
-Perchè mi ha portato qui?-
Chiesi cercando di essere deciso.
Il colonnello non rispose, mi sorrise e poi si sedette accanto a me.
Non avevo idea di cosa fare, non si era mai comportato così, e devo ammettere che un po mi sentivo a disagio.
-Che bello questo parco...-
Disse mentre tirava fuori dalla tasca una piccola elica.
-é l'ideale per rilassarsi...non trovi?-
Disse mentre se la posizionava tra le mani.
-Colonnello...ma che sta facendo...?-
Chiesi gattonando verso di lui per vedere cosa stesse facendo.
-Non lo vedi?-
Mi disse porgendomela
-è un'elica...-
Inarcai un sopracciglio a questa sua affermazione.
"è un elica" certo che era un elica! ma che ci doveva fare con quel giocattolo..?
Lo vidi sfregare le mani sul bastoncino che vi era attaccato, e fu questione di un attimo che
volò alto nel cielo!
Lo guardai volare, quasi come fosse una cosa straordinaria, e nonappena ricadde per terra, corsi a riprenderlo, per riportarlo al Taisa.
-Lo faccia ancora!-
Gli chiesi euforico, e quasi mi sembrò di essere tornato bambino.
Quando, con la mia mamma, giocavamo liberi e spensierati.
Felici.
-Perchè non provi tu...-
Mi porse l'oggetto, e io lo osservai perplesso.
Chissà che sensazione si provava nel farlo volare? sicuramente doveva  essere una cosa divertente. Mi decidetti, e presi l'oggetto, anche se un po titubante.
Lo misi tra le mani, e cominciai a sfregarle.
" Vola!"  
Pensai alzando la testa per vedere se aveva preso il volo, ma dovetti riabbassarla subito.
Purtroppo per me l'oggettino era  caduto rovinosamente a terra...
Certo che avevo una fortuna...
-Su riprova...-
Mi incoraggiò il colonnello, mi voltai verso di lui sorridendo pronto per tentare nuovamente.
"Su su su..."
 Mi dissi mentalmente mentre nuovamente tentavo di farlo volare.
Ma niente da fare... Cadde di nuovo, nonappena lo lasciai.
Mi guardai la mano d'acciaio, e sospirai.
-é colpa dell'Auto-mail...-
Dissi un po, anzi molto, scoraggiato.
E pensare che ci tenevo davvero a farlo volare.
-In questo caso...-
Il colonnello si alzò, e si risistemò la divisa.
Pensai che si era stufato e che avesse deciso di tornare al Quartier Generale.
Invece venne verso di me, e mi si inginocchiò accanto.
Mi prese la mano sinistra e la unì alla sua.
-Bene riproviamo...-
Mi disse sorridente, mentre muovevamo le mani in modo da far volare l'elica.
Questa volta nonappena la lasciammo, si lanciò in volo, ondeggiando libera nella aria, accompagnata dal vento.
Come un bambino mi voltai verso il colonnello, sorridendo per quel risultato, e lui...
Come un padre mi sorrise a sua volta, stringendomi a sè per le spalle.
L'elica volò per un po, prima di cadere per terra.
Era nuovamente pronto per andare a prenderla, ma una voce mi fermò.
-Colonnello!-
Era il tenete Hawkeye, e a quanto pare era molto arrabbiata.
Afferrò il taisa per il braccio, e di peso lo trascinò via.
-Scusa Edward...ma il colonnello è scappato dal Quartier Generale...ce lo devo riportare...-
Mi disse sorridendomi, mentre il colonnello mi chiedeva di aiutarlo.
Sorrisi senza però fare niente, aveva già rischiato troppo scappando...Non volevo passasse dei guai a causa mia...
Al contrario, andai a prendere l'elica.
Ero ancora voglioso di giocare, così aprii le braccia, fingendo di volare e corsi verso casa mia.
Fu straordinario, come la semplicità di un gesto, riesce a riportare il sorriso.
Come l'affetto e l'amore riescano a riempire quelle giornate che altrimenti sarebbero vuote.

Mai e poi mai avrei pensato che un semplice giocattolo potesse farmi tornare il buon umore.
Come un gesto semplice e quotidiano riuscisse a placare le sofferenze.
Non lo avrei mai creduto...
Eppure era successo davvero...
Era avvenuto un piccolo miracolo, un miracolo che non credevo potesse succedermi mai...
Avevo di nuovo sorriso...in compagnia del mio Taisa.



Angolo di Jeanne...

Eccomi qui con una nuova, fic che lascia molto a desiderare... ^^" che ci volete fare? Devo migliorare come idee.. e come scrittura...
Tralasciando la futilità della mia fic, devo dire che mi sono ispirata a una doujinshi del Dean: Kenja no Popeller...
Oddio spero che il titolo sia giusto...
Sapete l'ho trovato in diverse maniere ^^"
Comunque i dialoghi e le vicende sono diverse, perchè il mio è in giappo, e riuscivo a capire solo qualche parola...
Be Spero che almeno qualcuno la recensisca...Anche una critica per me va bene..dico sempre che bisogna dire ciò che si pensa.
Credo di aver detto tutto...
Quindi...Baci !! ^^
  
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