-Non
ho intenzione di diventare
il surrogato di Haruto. Fattene una ragione e lasciami in pace.
Erano
le prime parole che Kaito
sentiva uscire dalla bocca di Mihael, che ancora gli dava le spalle,
fissando
ostinatamente il muro, accarezzando distrattamente la bambola che aveva
in
grembo, un macabro giocattolo chiaramente ispirato a Necro Bambola.
Dopo quasi
un’ora di monologo, finalmente il Cacciatore era riuscito a
smuoverlo:-… Senti,
Mihael. So che… mi sono mosso decisamente troppo tardi. Che
quello che è
successo a Thomas è colpa mia. Ma adesso non ho
più nulla, e tu sei la persona
più vicina che mi è rimasta.
L’altro
serrò le dita sulla
bambola fino a farsi sbiancare le nocche, ma rimase in silenzio.
-Io…
lo devo a Chris, capisci?
L’esplosione
del laboratorio era
stata tremenda, Kaito si era salvato per miracolo, ma per suo padre,
Haruto,
Byron e Chris non c’era stato nulla da fare. Perfino Orbital
7 e la sua
famiglia non erano sopravvissuti. Rimasto solo, l’ex
Cacciatore di Numeri aveva
fatto il possibile per rimettersi in piedi, abbandonando Heartland
City, ma le
ultime parole di Chris continuavano a riecheggiargli in mente.
-Prenditi
cura di loro.
Promettimelo, Kaito. Non hanno più nessuno che possa farlo.
-Tra
due anni sarò maggiorenne.
Potrò andarmene da qui, non ho bisogno del tuo aiuto.
La
voce dell’ultimo Arclight
superstite era dura, controllata, e Kaito si rese conto che far
crollare il
muro che il ragazzo si era costruito attorno non sarebbe stato facile.
Ma anche
lui era stato così, a diciotto anni. Aveva nascosto tutto il
dolore che aveva
addosso, chiudendosi in sé stesso.
-A
tuo fratello ne mancava uno
solo, eppure guarda com’è finito.
Finalmente
Mihael si voltò verso
di lui, gli occhi verdi che brillavano di collera:-Ho fatto una
promessa. Solo
questo.
-Allora
puoi capirmi. Ti
scongiuro, Mihael.
Lo
vide passarsi lentamente le
dita sul polso, probabilmente la tentazione di imitare il fratello
maggiore per
sfuggire alla solitudine era stata forte, ma il desiderio di onorare
quell’ultima promessa aveva prevalso.
-…Ho
bisogno di tempo. Per
riflettere.
Kaito
non aveva fretta.
Angolo
autrice: ecco una nuova
fic post canon. Avevo questa mezza idea da un po’, ma al
momento non ho
abbastanza materiale per trasformarla in una long, forse in futuro
amplierò la
narrazione… chissà.
A
prestissimo,
Hime