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Autore: Soujin    16/09/2009    1 recensioni
Le cinque volte in cui Gaheris rivela alla propria madre di amarla.
Genere: Generale, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Morgause
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Pietre (Stones)
Link: http://arthurian.dreamthoughts.org/viewstory.php?sid=38&chapter=1
Autrice: Soujin
Traduttrice: Ilakey_chan
Personaggi: Gaheris, Lynette, Morgause
Note della traduttrice: Purtroppo in inglese 'I love you' è traducibile sia come 'Ti amo' che 'Ti voglio bene'. Io ho tradotto con 'Ti voglio bene' perché Gaheris lo dice alla madre Morgause ma, conoscendo il piccolo incestuoso Gaheris, probabilmente potrebbe anche andare bene 'Ti amo'.
 

::::::::::::::::: Stones ::::::::::::::::::

1.


"Vi voglio bene."

Morgause abbassa il proprio sguardo, verso il figlio, il suo piccolo codardo. Ha il volto sporco di succo di bacche, scuro, e i suoi capelli sono attorcigliati con ramoscelli e foglie di rovi.
E' accanto a lei, una mano sulla sua gonna verde e il volto troppo serioe per sorridere. Ma in realtà, non sorride mai.

"E perché?" chiede lei.

"Siete mia mamma."

"Dovresti avere un motivo più sensato."

"Mi dispiace," sussurra, si gira e corre fuori dalla stanza.

2.
 

"Vi voglio bene," dice Gaheris, ridendo. E' un giorno di festa e lui è ancora molto giovane ed ha bevuto decisamente troppo vino-- bevono sempre troppo quando sono così giovani. Non sanno ancora quanto riescono a sopportarne. "E ho un motivo, per voi, mia signora." Almeno si ricorda di come ci si rivolge rispettosamente a lei.

"E?" gli chiede Morgause, non tentando nemmeno di nascondere il fatto che è annoiata da tutto quello e che vorrebbe andare a letto.

"Perché siete mia madre. E non mi interessa se non mi volete bene."

"Allora sei uno sciocco," improvvisamente è dura, tagliente. "Io ti voglio bene. A modo mio, ti voglio del bene."

Gaheris non è abbastanza sobrio da capirla, ma ride ancora.
Lei sa che presto smetterà di farlo.

3.


"Vi voglio bene."

Ha quindici anni ora, quasi adulto, pronto per la corte di Camelot. E' inginocchiato davanti a lei, tenendo una delle sue mani premuta contro la propria fronte. Un'immagine di silenzio e di rispetto. Fuori il suo cavallo è pronto e lo sta aspettando.
Lei scuote la testa.

"Vai. Stai iniziando a stancarmi."

Ha un amante che la aspetta, a letto, con nulla addosso se non un abito da notte e lei non ha tempo da perdere lì fuori, al freddo, per un'inutile ed emotivo saluto al figlio che parte. Gaheris la guarda di sottecchi ma sa di essere come un libro aperto davanti a lei, tutti loro lo sono. Lei sa che gli sta nasconendo qualcosa.

"Mia signora--"

"Vai." E questa volta è irritazione quella che salta nei suoi occhi. Gaheris annuisce, obbediente e si affretta ad andarsene, continuando a guardarsi indietro.

4.
 

"Vi voglio bene," dice alla donna che sta davanti a lui, più alta di almeno dieci centimetri, la sua risata è ruvida.

"Mi volete bene? Sono una testa calda."

"E questo è vero."

Lynet porta gli occhi al cielo, esasperata. "Pazzo."

"Arpia."

"Oh, siete un bastardo dalla lingua argentina."

"Non più di quanto voi siete una suadente cagna."

"Io non amo nessuno figlio di puttana che venga da un'isola più fredda di un monastero di frigide suore."

"Vi amo."

Lo spinge contro il muro e lo bacia, portando le mani tra i suoi capelli, e Gaheris scopre che le proprie braccia sono attorno alla vita di lei.

"Ma vi sposerò comunque," sussurra Lynet, sulle sue labbra.

Sua madre è presente al loro matrimonio, ed è così bella e splendente che Gareth e Lyonors vengono quasi dimenticati, per non parlare di Gaheris e Lynet. Quando lui la vede, tra gli ospiti, è felice.

5.


"Vi voglio bene. Vi amo."

Lei non può più sentirlo; le sue mani sono gelide in quelle di lui. Gaheris è seduto, immerso nel sangue della madre e tenta di fermare il proprio terribile dolore.

"Vi amo," le ripete. "Vi amo."
 

  
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