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Autore: Sleepesleep    25/10/2023    0 recensioni
Alexander Lightwood è un coglione, un vero idiota, in tutti i suoi 25 anni si è sempre vantato di essere quello ragionevole in famiglia, il tipico bravo ragazzo un po’ nerd che preferisce le biblioteche polverose ai pub. Lui è sempre stato così, noioso...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La sveglia vibrò di nuovo, Alec afferro il telefono per spegnerla, gli occhi si aprirono leggermente a scrutare la stanza avvolta ancora dall'oscurità. << Buongiorno >> mormoro una voce leggera a pochi centimetri dal suo orecchio. Un sorriso genuino piego le labbra del moro mentre si voltava a fissare il suo fidanzato perfettamente sveglio << Da quanto sei sveglio? >> gli chiese. Magnus gli regalò una risposta vaga << Un po' >>. Alec si accucciò più stretto all'amante prima di ribattere << Perché non mi hai svegliato? >>. Magnus si limitò a ridacchiare, il suono fresco della risata raggiunse Alec attraverso la cassa toracica costringendolo a borbottare << Non ridere di me >>. L'altro uomo smise posando un leggero bacio tra i capelli << Ridere di te è una delle mie attività preferite >> lo prese in giro. << Antipatico >> disse Alec sbuffando << Cosa vuoi per colazione? >> chiese. << Te >> rispose allusivo Magnus mentre aumentava la stretta del suo braccio sulla vita dell'altro. Un leggero rossore dipinse i lobi dell'orecchie del più giovane che di morse il labbro frustato, sapeva quanto il suo amante adorasse vederlo imbarazzato << Scordatelo, devo lavorare >> disse. << La tua testolina riesce solo a pensare al lavoro? >> disse Magnus divertito. << Devo recuperare, ieri ero distratto e non ho completato le pratiche >> ammise Alec allontanandosi lentamente dall'altro. << Cosa mai potrebbe aver distratto il mio stacanovista fidanzato? >> chiese l'asiatico voltandosi leggermente per scorgere il volto dell'amante. << Tu >> rispose Alec senza riuscire a frenare la lingua, sgranò gli occhi appena si rese conto di averlo detto e non solo pensato, nervoso gli diede le spalle per poter alzarsi. << Io? >> ripeté con sorpresa l'altro uomo. Alec si limitò ad annuire mentre si infilava le ciabatte, dannazione avevano dormito vestiti, che idioti. Con passo modulato si diresse verso il corridoio, ma Magnus lo richiamo << Grazie >>. Alec si voltò a fissarlo confuso, ora l'amante era seduto comodamente a fissarlo con dolcezza << Grazie per esserti preoccupato per me >>. << Era ovvio >> ribatte Alec imbarazzato. << Torna qui >> ordinò Magnus picchiettando con le dite sul materasso accanto a sé. << Devo preparare la colazione >> provò a opporsi Alec. << Sbaglio o mi avevi promesso di rimanere con me? >> gli ricordo compiaciuto il maggiore. L'avvocato cedette e ripercorse i suoi passi finendo seduto a fianco all'altro, gli occhi verdi con gocce dorate si erano immersi nell'azzurro in pace << Sto bene >> disse Magnus sfiorando con le dita la guancia dell'altro << Camille non mi ha fatto nulla >> rivelò. Alec socchiuse gli occhi confuso << Come? >>. << Ieri ci siamo incontrati a pranzo come aveva chiesto, voleva solo assicurarsi che non rovinassi la nuova vita che si stava costruendo, ha messo su la solita sceneggiata, mi ha accusato di averla abbandonata e cazzate simili >> racconto Magnus con una tranquillità terrificante. Alec si tese verso l'altro finendo a pochi centimetri dal suo viso << E tu..? >> mormoro teso. << E io nulla >> ammise Magnus << Per la prima volta da quando la conosco ne ero indifferente, non c'era rabbia o pietà per lei, solo profondo disinteresse. Per tutto il tempo in cui mangiavamo non facevo altro che pensare che avrei potuto usare questo tempo per stare con te >>. << Sicuro? >> gli chiese conferma l'altro scrutando nell'abisso di muschio dorato. << Si >> rispose sincero Magnus << Pensa che anche Camille se n'è accorta, ha compreso che i suoi trucchetti non funzionavano più su di me e ha mostrato la sua vera faccia, mi ha minacciato >> l'ultima parola fu accompagnata da un leggero divertimento. << Allora perché eri in quello stato? >> chiese Alec titubante. << Perché fa paura, Alexander, fa dannatamente paura innamorarsi di nuovo >> ammise Magnus e riprese tremolante << L'ultima persona che ho amato mi ha fatto a pezzi e ho impiegato anni per risistemare quei pezzi. So benissimo che tu e Camille siete diversi, ma dannazione, Alexander, fa schifo essere così vulnerabile >>. << Lo hai realizzato solo ora? >> ribatte Alec rivolgendogli uno sguardo di rimprovero bonario. << No, solo che mi sono ricordato di tutta quella merda dopo aver visto Camille e ho pensato che forse anche tu un giorno saresti finito ad odiarmi....>> Magnus non ebbe modo di finire la frase perché le labbra di Alec si posarono delicate sulle sue, fu un tocco rapido ma gentile. << Non accadrà >> sussurro con sicurezza a fior di labbra. Magnus sospirò rilassandosi, le sue mani raccolsero a coppa il viso del suo amante con venerazione << Dimmi, mio angelo, mi farai a pezzi? >>. << No >> rispose senza battere ciglio Alec, non dovette neppure pensarci, la sua voce non vacillo, rimase ferma e intransigente. Magnus rise leggero << Il mio meraviglioso Alexander >> mormoro prima di riunire le loro labbra. Non ebbero modo però di approfondire il bacio dato che un fischio accompagnato da un << Ma che diavolo??? >> costrinse Alec a staccarsi e si ritrovo ad essere fissato da un paio di quattro occhi sorpresi. Jace era pallido come un fantasma, le sue spalle erano incollate al muro opposto quasi temesse che le gambe non riuscissero a reggerlo. Forse il problema maggiore non era il suo migliore amico, quanto suo fratello minore che ridacchiava fissandolo malizioso << Isabelle >> urlò Max. Alec fece appena in tempo a saltare in piedi prima che sua sorella apparisse, la mora borbotto << La scema alla cassa non mi ha messo il muffin ai lamponi; eppure, ero stata... >> la sua frase fu bloccata appena notò il loro ospite << Salve, Signor Bane >> disse mostrando un sorriso felino. Magnus rispose facendogli un occhiolino sfacciato, il suo ragazzo si stava divertendo troppo per quella situazione. << Vuoi unirti a noi per colazione? >> chiese la sorella ignorando lo sguardo di fuoco del fratello maggiore. << Abbiamo le ciambelle e i muffin >> gli rivelò Max assecondando la donna. L'unico che sembrava dalla parte di Alec era Jace, il biondo li fissava inorridito quasi avessero appena proposto di dar fuoco alla Casa Bianca e ballare sopra le sue ceneri nudi. << Volentieri >> affermò Magnus. Alec roteò gli occhi al cielo ma non potte fare molto, si ritrovò seduto in un tavolo con sopra ogni tipo di dolce circondato dalla sua famiglia e il suo affasciante fidanzato. << Cosa stiamo esattamente festeggiando? >> chiese Alec facendo scorrere gli occhi sui dolci. << Clary ha presentato Jace ai suoi genitori >> lo informo Isabelle compiaciuta e porse a Magnus una tazzina << Vuoi del caffè? >>. L'uomo annuì << Grazie, cara signorina >>. La sorella rise divertita << Solo Isabelle, o Izzy come mi chiamano gli amici >> lo corresse lei civettuola. << Com'è andata con i genitori di Clary? >> chiese Alec guardando Jace che fissava ancora sbalordito Magnus, quasi stesse ancora elaborando la sua presenza nell'appartamento. << Gli piaccio >> affermò il biondo crucciato e aggiunse diretto << Tu non mi piaci, Bane >>. Magnus rise leggermente << Permaloso >> lo prese in giro. Jace stava per ribattere ma Isabelle lo zitti ficcandogli un pezzo di muffin in bocca << Non osare trattare male il nostro preziosissimo ospite >>. << Infatti, Jace, se lo fai scappare poi chi si prende il fratellone? >> lo rimproverò anche Max. << MAX >> lo richiamo Alec esasperato, dio, ma perché la sua famiglia era così imbarazzante? << Non temere, caro, mi occuperò io del tuo fratellone finché me lo permetterà >> confermo Magnus mostrando i denti bianchissimi e allineati perfettamente. << Questo si chiama parlare >> gridò Isabelle applaudendo << Faccio il tifo per te >>. << Grazie, Isabelle cara >> disse Magnus con tono complice. Max interruppe il loro scambio di battute asserendo << è pensare che credevo di essere io quello con una notizia esplosiva >>. << Notizia esplosiva? >> ripeté curiosa Isabelle. << Mamma sta uscendo con qualcuno, un tizio gentile, l'ho incontrato, sembra molto più giovane di lei >> rivelò pettegolo Max. Izzy squitti sorpresa << Parliamo della frigida Maryce? Dio, quanto è giovane questo tizio? >> e aggiunse curiosa << Aspetta, ma com'è? Brutto brutto? O Carino ma non troppo? Bello ma non si applica? O 'Dio potrei mangiarmelo con i biscotti'? >>. Alec sgrano leggermente gli occhi, esistevano tutte queste categorie? << Forse bello ma non si applica? >> disse titubante Max, non che ci capisse qualcosa di bellezza maschile. Isabelle sembrò spazientita dalla mancanza di una risposta netta così spiego << 'Bello ma non si applica' come Alec? >>. Max sembrò riflettere prima di decidere << Si >>. << Sarei bello ma non mi applico? >> mormoro infastidito il maggiore tra i fratelli. << Non te la prendere >> lo liquido disinteressata Isabelle e riprese a interrogare il più piccolo << Di che colore aveva gli occhi? E i capelli? >>. << 'Dio potrei mangiarmelo con i biscotti' sarei io? >> chiese Jace cercando di capire ancora l'inizio del discorso. << Jace ultimamente sembri rincoglionito >> lo riprese Isabelle roteando gli occhi al cielo ( probabilmente faceva riferimento a quella volta in cui Jace e Isabelle avevano beccato Alec e il biondo aveva impiegato più di qualche minuto per capire cosa stesse accadendo, ma potrebbe ben riferirsi ad altro, sul serio Jace è un po' rimbecillito negli ultimi capitoli, scusa tesorino). << Per la cronaca, tu sei carino ma non troppo >> disse la donna per precisare e aggiunse << 'Dio potrei mangiarmelo con i biscotti' è Magnus >>. Il suddetto uomo appena preso in considerazione, sorrise compiaciuto. Alec finse di alzare leggermente un sopracciglio sdegnato, ma una piccola parte di lui era molto d'accordo con Isabelle. << ALLORA? >> disse la sorella impaziente. Max fu così messo sotto torchio da una troppo impicciona Izzy. Alec non ebbe modo di fermarla dato che Magnus gli sussurro distraendolo << A me tu piaci così >>. Un leggero rossore dipinse le guance facendolo tossire. << Ti ho mai detto che sei bellissimo quando arrossisci? >> aggiunse a tono basso ma ruvido il suo fidanzato. << Sempre >> lo riprese ormai rassegnato Alec.

Maryce osservava attenta l'uomo che sorseggiava il vino di fronte a lei << Sa, Signor Bane, non credo di poterla più rappresentare in futuro >>. << Lo immaginavo >> la tranquillizzo Magnus pacato << Immagino sia per il conflitto di interesse >>. << Esatto >> confermo lei rilassandosi, la conversazione era stata molto più semplice di quanto aveva programmato e anche più veloce. << Vuole dirmi altro? >> chiese Magnus fissandola con i suoi occhi affilati. << Non credo >> disse Maryce ingoiando un pezzo del suo strano sformato sperando non fosse avvelenato. << Se era solo questo non era necessario invitarmi a pranzo >> asserì Magnus cortese. << Invece dovevo, volevo che il nostro sodalizio finisse nel modo più pacifico possibile >> lo interruppe la donna sincera << Soprattutto dato che lei esce con mio figlio >>. << Sembra proprio la mossa di un avvocato >> commento senza alcuna cattiveria Magnus, solo una sincera ammirazione per i processi mentali della donna che aveva davanti. << Già, ho il mestiere nel sangue >> confermo Maryce. << Non vuole chiedermi nulla su me e Alec? >> la incalzo Magnus titubante. << No >> ammise diretta lei << Mi fido di mio figlio e della sua capacità decisionale >>. << Credevo di non piacerle molto >> ribatte l'uomo arrogante. << Ho imparato a non giudicare, l'amore è diverso dalla giustizia >> chiarì lei pacata << Anche l'uomo di cui sono innamorata rientra nel tipo di uomo che odiavo in passato a causa di vecchi e stupidi preconcetti >>. << Se la può consolare anche lei per me è una sorpresa, credevo di ricevere molte più resistenze >> rivelò Magnus seguendo il clima rilassato che si stava istaurando. << Sono certa che in un altro universo ti ho dato filo da torcere quindi in questo possiamo anche evitare stupide faide >> dichiaro divertita Maryce. Magnus alzò il calice verso di lei << Allora brindiamo alle mancate battaglie >>. La donna lo assecondò facendo tintinnare i bicchieri.

 

   
 
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