Saki parcheggio il suo furgoncino davanti alla casa di Hideki.
Per qualche ragione le aveva chiesto di venire da lui dopo il lavoro, cioè non era una cosa strana stavano assieme da anni perciò andava spesso da lui dopo il lavoro, ma il tono che aveva usato al telefono... sembrava preoccupato per qualcosa.
Entro nell'appartamento del suo ragazzo e Hideki l'accolse all'istante, Saki vedendolo scoppio a ridere. Da come era conciatto sembrava aver lottato con un tornado di farina.
«Grazie per essere venuta Saki.» disse Hideki facendola accomodare. «Scusa il disturbo, ma volevo assolutamente farti provare la mia nuova creazione.»
“Questo spiega tutto.” penso Saki togliendosi gli abiti da lavoro e sedendosi in cucina.
Hideki era sempre stato molto esigente con se stesso fin dalla scuola di cucina e anche oggi nonostante Saki l'avesse aiutato a sciogliersi un po' rimaneva comunque un perfezionista e dallo stato disastratto della cucina si vedeva che su questa nuova creazione aveva lavorato tutto il giorno.
Tanto Saki sapeva già che qualunque cosa avesse preparatto il suo ragazzo sarebbe stata deliziosa sopratutto perchè sentiva un buon profumo di cioccolato nell'aria.
«Ok, dammi il tuo più onesto parerre.» disse Hideki portando in tavola il dolce che aveva preparatto.
«Sembra una ciambella deliziosa.» disse Saki predendo una forchetta per assagiarla, ma Hideki la fermo.
«Non è una ciambella.» disse lui. «E non potrai mangiarla finchè non indovinerai la sua vera forma.»
Saki fece il broncio, ma poi inizio subito a pensare a cosa potesse veramente essere quel dolce. Era tondo con un buco, ma se non era una ciambella doveva essere qualcos'altro.
«Una ruota?» disse Saki.
«No, è molto più piccolo di una ruota.» disse Hideki.
«Un bracialetto.» disse Saki.
«No, però sei su la buona strada.» disse Hideki. «Rendilo ancora più piccolo.»
«Un orecchino!» disse Saki a colpo sicuro, infondo Hideki le aveva regalato un paio di orecchini proprio per il suo ultimo compleanno.
«Quasi, quasi.» disse Hideki ridacchiando e se Saki doveva essere onesta quel gioco stava iniziando a divertire anche lei.
Ci penso su, era qualcosa di simile ad un bracialetto e ad un orecchino però non era nessuno dei due ed era più piccolo del primo... all'improvisso Saki sgrano gli occhi.
Portandosi le mani sulla bocca con le gote arrosatte per l'emozione sussuro:
«È un anello?»
Hideki annui poi si alzo e si mise inginocchio davanti a Saki.
«Saki Hyuga so che litighiamo molto, ma so anche che ti amo e che voglio passare il resto della mia vita con te perciò... vuoi sposarmi?»
Saki sentiva che stava per piangere dalla comozione, ripercorse mentalmente la sua storia con Hideki da quando l'aveva incontrato alla scuola di cucina, le loro liti, quando si erano confessati i reciproci sentimenti, il primo bacio e tanti altri momenti che costudiva nel suo cuore come un tesoro.
«Si, si voglio passare con te il resto della mia vita.» rispose Saki con la voce rotta dell'emozione. «Voglio sposarti.»
Hideki le sorrise e i due si abbraciarono per poi scambiarsi un bacio.
«Adesso possiamo mangiare il dolce?» chiese Saki e ridendo Hideki la bacio di nuovo.
Alla fine i due manigiarono il dolce al cioccolato a forma di anello.

Angolo dell'autrice: questa storia è stata ispirata dall'ultimo episodio di Power of Hope Pretty Cure Full Bloom. Non riuscendo a resistere ho voluto scrivere la mia versione di come il fidanzato di Saki le abbia chiesto di sposarlo. Ovviamente “Hideki” prende vita dalle poche informazioni datte dall'episodio, più qualcosina che ho aggiunto io, e visto che non ha ancora un nome ufficiale gliene ho datto uno io. Spero che ciò che ho scritto vi sia piaciutto.