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Autore: Giulix_10    30/10/2023    0 recensioni
Bridgette, Geoff, Courtney, Duncan, Heather e Alejandro sono sei adolescenti che hanno deciso di stare per un mese e due settimane ad un soggiorno. I sei dovranno stare in un unico appartamento insieme, offerto dall'azienda che ha organizzato il soggiorno. Nessuno di loro conosce l'altro, come faranno a non crollare sotto il peso dei loro stessi demoni e a condividere qualunque cosa con gli altri?
DAL CAPITOLO VII:
" - Hai mai la sensazioni che il mondo stia lottando contro di te? Che ti voglia distruggere? - chiesi.
Alejandro rifletté qualche attimo.
- Sì, eccome. Ma sai, a volte la vita ci mette alla prova per vedere se siamo all’altezza di questo universo, testa se siamo abbastanza forti - fece una breve pausa.
- E quando nota che lo siamo, ci ricompensa, perché lei stessa sa che è difficile averla come compagna - "
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale
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Ciao! Ve l’avevo detto che sarei tornata prestissimo! 
Ancora la storia non ha preso forma. 
In questo capitolo capiremo meglio la situazione, quella di 
un personaggio in particolare. 
Buona lettura! 


                                         CAPITOLO II 
 I don’t mean to 
love you, 
I don’t mean to care about you 
-Woo, Rihanna 

Bridgette 

Dopo un’ora passata ad organizzare la quantità di vestiti che mi ero portata e soprattutto dopo svariate imprecazioni contro i ragazzi e la loro musica, ci eravamo riuniti tutti in soggiorno per organizzarci su chi doveva fare cosa. 

Io mi propongo per fare la spesa - disse Courtney 
Va bene, faccio coppia con te allora - disse Duncan, con un ghigno.
Courtney lo guardò con disappunto. 
Ci sono altre faccende da fare, non voglio assolutamente fare la mia con te - 
Ci guardammo. Sapevamo a che gioco stesse giocando Duncan, alla fine un po’ tutti desideravamo vederli litigare come una coppietta. 
Io credo che invece vada bene, per voi è ok? - domandò Alejandro. 

Tutti annuimmo, con un sorrisetto sul volto. Ci saremmo divertiti. 
Intanto Courtney ci stava praticamente uccidendo con lo sguardo, pareva che avesse delle lame al posto di quegli occhi scuri e senza fondo. 
Io potrei cucinare - proposi. 
Allora avrai me come aiutante - 
Era stato Geoff a parlare. Deglutii. Mi stava salendo l’ansia, non mi stava antipatico, sicuramente non era il mio tipo. Non dovevo fare lo stupido errore di farmelo piacere, di problemi amorosi ne avevo già avuti fin troppi. 


“ Ho detto di no, ora non mi va” 
“ Eddai, non vorrai farmi aspettare fino a stasera” mi aveva implorato il mio ex. 
“ Invece sì! Ora non ne ho voglia” avevo alzato la voce. 
“ Senti, troietta, ora fai quello che dico io, mi hai capito?!" mi aveva afferrato per la felpa, le lacrime  avevano  cominciato a rigarmi il viso. 


Quei ricordi orribili mi attraversarono la mente, lasciandomi con gli occhi lucidi. 
Bridgette, va bene? - aveva chiesto Geoff, con una punta di preoccupazione nella voce, anche gli altri mi stavano guardando straniti. 
Sì sì, va bene - 

Rimaniamo solo noi due, chica - disse Alejandro con un sorrisetto malizioso stampato in volto, rivolto ad Heather. 
La ragazza sembrava sul punto di scoppiare in una crisi isterica, la capivo, doveva pure condividerci la camera. 
Rimangono da fare le pulizie e le faccende domestiche  - aveva detto Courtney, un po’ preoccupata per la reazione che la ragazza avrebbe potuto avere. 
Heather tagliò Alejandro con un semplice sguardo. Le nocche le stavano diventando bianchissime. 
Geoff cercò un argomento per sviare quella conversazione che presto sarebbe diventata un litigio: 
Suppongo che oggi dobbiamo asportare qualcosa per la cena, che ne dite di pizza? - 
Per una volta eravamo tutti d’accordo. 
Courtney ordinò le varie pizze da un sito online, intanto Heather e Alejandro, che avevano il compito di eseguire le faccende domestiche, iniziarono ad apparecchiare. 
Io prendo i coltelli e tu le forchette - disse Heather, tirando fuori da un cassetto della cucina le posate. 
Perché queste preferenze? - chiese il messicano. 
In caso posso accoltellarti - rispose Heather, facendo ridacchiare tutti. 
Ding. Il campanello. 
Mi alzai per andare ad aprire al fattorino. Presi le sei pizze, lo ringrazia e le posai sul tavolo. 
Prendemmo posto a tavola, accanto a me vi erano Courtney e Geoff. 
Il silenzio che si creò era a dir poco imbarazzante, ma presto svanì. 
Che ne dite se sabato andiamo a ballare? C’è una discoteca nelle vicinanze, qui al villaggio - 
Ancora non mi capacito di come questa gente si possa fidare di noi - commentò Courtney. 
Semplice, per tutto il villaggio ci sono un sacco di persone che ci controllano, è pieno di adulti qui - rispose Geoff. 
Ci state, per sabato? - domandò ancora.
Mancavano due giorni a sabato. In fondo, perché no, era solo una stupida serata. Tutti annuimmo, chi più convinto chi meno. Heather e Courtney non sembravano tanto volenterose, ma accettarono lo stesso.
 Stavamo per sparecchiare, quando ad un certo punto squillò un telefono. Courtney riconobbe la sua suoneria, afferrò il cellulare. 
Mamma, che cosa c’é!? - chiese urlando, probabilmente, tirando a indovinare, i suoi l’avevano obbligata a venire qui. 
Altri corsi? Ne frequento già tre, mamma. Non riesco a reggerne un altro - la sua voce si spezzò, era amareggiata da quelle parole. 
Ok, ciao - chiuse la chiamata. 
Tre corsi. “ più uno” pensai. A volte, non riuscivo a capire perché alcuni genitori erano ossessivi, non si preoccupavano del benessere dei loro figli, si preoccupavano solo che la loro vita fosse perfetta, famiglia perfetta, casa perfetta, tutto nero su bianco. 
Courtney ci guardava imbarazzata e con gli occhi lucidi, evidentemente non era la prima volta che le accadeva una cosa del genere.

Che ne dite di guardare un film? - dissi per rompere quel silenzio terribile. Per una seconda volta, eravamo d’accordo (miracolo!)
Ci sedemmo sul divano turchese. Discutevamo su che film guardare, i ragazzi insistevano su dei film poco casti, noi volevamo un film d’azione o di avventura. Chissà come finimmo per guardare Scream, un grande classico horror. 
Non era un granchè spaventoso, a parte quando il killer spuntava all’improvviso. In quelle scene “spaventose”, io e Courtney ci prendevamo un colpo, Heather aveva l’aria di: “l’ho già visto mille volte” e i ragazzi invece ridevano a crepapelle, beh, Geoff tra i tre era quello che rideva di meno, si poteva notare che era almeno un po’ spaventato. 

Il primo giorno l’avevamo superato non si sa bene come, restava solo la notte.


Se siete arrivati a questo punto, vi ringrazio. Vi 
prego recensite, ho bisogno delle vostre opinioni, soprattutto per vedere se devo cambiare qualcosa. 
Vi aggiornerò domani, se avrò tempo. 
Giulix  <3
   
 
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