Tu sei un fuoco dentro la pelle, una nota vibrante in una giornata stridente, l'ombra che esplode di luce sotto il peso dei miei silenzi, e in un attimo intriso di eternità mi cedi quel tanto che basta perché mi sembri di nuovo Primavera. A ridosso delle mie apnee, contemplo il modo delicato in cui, come un fulmine che squarcia il sereno, ti insinui tra le spanne del mio essere: in un soffio lambisci il mio destino, ti aggrovigli tra le spire dei miei pensieri, fibra dopo fibra ti incastri tra i miei sospiri. Ogni volta che sfumi tra le parole non dette e il fiato sfuggente dei miei ricordi, ogni volta che appassisci alla stregua di un tramonto invernale, senza dirmi però in che direzione, dentro di me si accende un senso di Autunno. Poi ricompari quando sorge il giorno, insinuandoti furtivo tra le crepe nascoste e soffuse del mio animo ustionato dal gelo, ma le cose così come stanno ancora non le conosci per davvero.
Non so se è giusto condividere con chi non mi conosce questa raccolta di poesie così intime e confidenziali, ma sentivo il bisogno di mettere per iscritto alcune emozioni in un posto dove io mi senta al sicuro. Vi ringrazio per aver letto.