Mentre volavano alla ricerca del perfido Iago, Othello e Desdemona si chiesero se fosse stata una buona idea inseguirlo senza conoscere il mondo esterno.
Erano di nuovo insieme, ma quanto sarebbe durato? Sarebbero riusciti a trovare e sconfiggere Iago? Oppure lui avrebbe escogitato un nuovo piano contro di loro?
Stavano sorvolando l'Oceano Pacifico, quando a un certo punto Desdemona fece cenno di atterrare su una piccola isola.
Othello respirò il profumo del mare e delle piante e si ricordò di tutte le volte in cui aveva messo un fiore tra i capelli di Desdemona.
Avrebbe voluto farlo anche stavolta, ma non era più possibile visto il suo corpo di metallo.
Lei intuì i suoi pensieri e disse: - Non torturarti così, amore mio. Il passato non può tornare, dobbiamo concentrarci sul presente.
- Non sai quanto ho sognato di poterti accarezzare il volto ancora una volta! - disse Othello. - Ma ora che possiamo toccarci, cosa provano i nostri corpi?
- Quello che ci anima non è solo pietra e metallo - disse lei prendendogli una mano e posandosela sul cuore. - Siamo vivi e siamo insieme, proprio come una volta!
- Non sai quanto significa questo per me!
Desdemona gli accarezzò una guancia, Othello chiuse gli occhi e a poco a poco riconobbe il calore della sua compagna.
I due si abbracciarono e si baciarono sotto la luce della luna.