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Autore: Tynuccia    07/11/2023    1 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Nella stanza il mormorio che aveva fatto da sottofondo fino a quel momento cessò completamente, e tutti si ritrovarono a fissare i quattro di ZAFT, come se non li avessero mai visti prima.
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Viola
 
 
Nonostante fossero tutti in vacanza su Orb, per cortese invito del Delegato Athha, un'emergenza di ZAFT aveva costretto i Comandanti Joule e Yamato ad impossessarsi di un pc per valutare la situazione, apparentemente delicata, mentre il Capitano Elthman ed il Maggiore Hahnenfuss contribuivano alle spalle dei loro superiori.
 
Comodamente appollaiato sul sofà, Shinn Asuka osservava la scena con le braccia incrociate, infastidito da quella interruzione del loro pomeriggio, sebbene chi non fosse rimasto invischiato in quella faccenda lavorativa si stava comunque facendo gli affari propri. 
 
Mentre il Comandante Joule stava abbaiando qualcosa in direzione del Comandante Yamato, che aveva reagito con un candido risolino, l'ex asso della Minerva sbuffò vistosamente e subito la sua compagna gli schiaffeggiò un braccio con fare severo. "Vedi di non comportarti come un moccioso", gli sibilò. 
 
Shinn roteò gli occhi scarlatti e sollevò il mento. "Proprio non mi manca ZAFT", ragionò. "Quei poveracci devono sgobbare sempre, abbiamo fatto bene a trasferirci qua".
 
Lunamaria non poté dargli torto, specie considerando la solerzia con cui gli ex colleghi si erano estraniati dalle chiacchiere per mettersi al lavoro. Durante la guerra era stata uno dei soldati di punta per la risoluzione del conflitto, ma c'era un'enorme differenza tra pilotare un Mobile Suit e sedersi a una scrivania e sbrigare interminabili faccende burocratiche. La cosa che più la colpiva, però, erano le espressioni totalmente dedite di Shiho e di Yzak, come se stessero decidendo cosa ordinare per cena; al contrario, Kira appariva terribilmente assonnato e Dearka si limitava a mugugnare parole di circostanza senza il minimo senso cognitivo. 
 
"Non infierire", rimproverò quindi Cagalli, riservandogli un'occhiataccia. Il Delegato capiva bene cosa volesse dire ritrovarsi con un'emergenza tra le mani nei momenti meno opportuni, così come Lacus, che però era troppo serafica per lamentare ad alta voce certi imprevisti. "Capiterà anche a te di dover annullare degli impegni per via del lavoro", continuò la giovane, cogliendo il sorrisetto divertito di Athrun dietro la porcellana della sua tazza. 
 
"Sarebbe una minaccia?!", esclamò Shinn, facile a perdere la calma.
 
Prima che Cagalli potesse rispondere con una misteriosa scrollata di spalle, al gruppetto di Natural e Coordinator venne ricordato che, tra di loro, Shinn era sicuramente il secondo in classifica per mancanza di pazienza e, come un vulcano in eruzione, il Comandante Joule picchiò un pugno sulla scrivania, imprecando così forte e con così tanto gusto che le guance di Lacus si imporporarono. "Volete piantarla di fare questo dannato casino?!", strepitò. "Qua, noi, stiamo lavorando!". Quindi, volgendo lo sguardo alla padrona di casa, che pure non appariva estremamente lieta di essere stata redarguita in quel modo sotto il suo stesso tetto, l'albino chinò appena il capo. "Ovviamente, Delegato Athha, le sono riconoscente per averci fornito i mezzi per poter risolvere questa situazione delicata".
 
"Amico delle guardie", mormorò Dearka, e le uniche che si poterono permettere di scoppiare a ridere senza rischiare il collo furono Miriallia e Shiho. Athrun, dal canto suo, tornò a sorseggiare il suo tè per evitare di ritrovarsi appeso al muro dal rivale storico in un revival della loro gioventù.
 
"Al posto di fare lo spiritoso, Elthman, vedi di contribuire attivamente", continuò Yzak, volgendo uno sguardo assassino al suo migliore amico. "Se ti sento dire un'altra volta 'certo, certo' solo per fingere di essere attento ti faccio diminuire lo stipendio".
 
Il biondo sollevò le mani in segno di resa. "Certo", concesse, premurandosi di non ripetere la parola, e il tic innervosito dell'albino fu per lui il premio più ambito, ma non tanto quanto l'espressione enormemente divertita di Miriallia, con cui solo di recente si era ritrovato.
 
Shinn, comunque, ancora scocciato per essere stato sgridato da uno che non era neppure più un suo superiore, piantò il muso e decise di non collegare la bocca al cervello. "Siete davvero un quartetto singolare", notò all'indirizzo dei soldati di ZAFT, e tre paia di occhi si levarono in sua direzione.
 
Dearka sogghignò placido, seppure lieto dell'ennesima distrazione. "Dio, Asuka. Mi sono appena reso conto che, dopo la sedia, vorrei proprio scoprire cosa si prova a disarcionarti da un divano, e sono sicuro che dirai qualcosa che mi darà l'occasione di farlo".
 
"Tanto ora non ha più le risorse umane a proteggerlo", rincarò la dose Yzak, senza neppure sollevare lo sguardo dai documenti.
 
Cagalli, che aveva sempre trovato quell'episodio esilarante, per quanto infantile, latrò una risata. "Avresti la mia benedizione", annunciò, tutta contenta. Ormai aveva fatto pace con il giovane Asuka, e condividevano un rapporto di pacifica convivenza, ma c'era una parte di lei che trovava oltremodo divertente prenderlo in giro.
 
Per somma soddisfazione dei due biondi, Shinn s'indispettì ulteriormente e balzò in piedi, tanto per togliere lo sfizio di capitolare nuovamente a terra a seguito di uno spintone del Capitano Elthman. "Volevo solo fare una domanda!".
 
"Vedi di fare in fretta", si raccomandò Yzak, sempre concentrato sulle proiezioni davanti a sé. "Prima che Yamato, qui, si addormenti completamente".
 
Il diretto interessato si esibì nell'ennesima risatina imbarazzata e andò a grattarsi nervosamente la nuca, mentre Shinn stringeva le labbra con fare contrito. "No, è solo che mi stavo chiedendo se hai qualche strano fetish, Joule".
 
Quelle parole servirono, finalmente, a far distrarre l'albino, il cui volto divenne paonazzo, un po' per la familiarità con cui si era rivolto a lui, un po' per quell'accusa che andava a toccarlo nella sfera personale, un ambito di cui era estremamente geloso. Inconsciamente spiò la sua compagna, che però rimaneva con un'espressione curiosa sul viso solitamente impassibile, benché potesse essere l'unico bersaglio della stoccata dell'Asuka. "Ti do cinque secondi per spiegarti".
 
Shinn sogghignò appena e fece spallucce. "Evidentemente hai un debole per chi ha gli occhi viola, o non ti circonderesti di un entourage del genere".
 
Nella stanza il mormorio che aveva fatto da sottofondo fino a quel momento cessò completamente, e tutti si ritrovarono a fissare i quattro di ZAFT, come se non li avessero mai visti prima. 
 
"Effettivamente è vero", disse Cagalli, sporgendosi dalla poltrona e parlando liberamente, con la consapevolezza di non ricevere un soprammobile in testa da parte del Comandante Joule. 
 
Yzak sospirò, annoiato all'ennesima potenza da un intervento tanto triviale. Che Shiho, Kira e Dearka condividessero il colore degli occhi era una coincidenza, e non aveva decisamente voglia di stare lì a dare spiegazioni a Shinn Asuka. Fece, invece, scivolare il pugno sotto il mento, con uno sguardo di sfida che solitamente riservava all'Ammiraglio Zala. "Dovresti stare attento, allora. Mi sembra che la tua fidanzata abbia gli occhi viola a sua volta".
 
Rendendosi conto che l'albino aveva ragione, Shinn tornò sul divano e strinse Lunamaria a sé, con atteggiamento possessivo, mentre lei gli soffiò un insulto per essere così dannatamente idiota. "Stalle lontano!".
 
"E allora tu smettila di dire puttanate!", urlò di rimando Yzak, con tono autoritario, prima di rimettersi al lavoro.
 
L'altro sbuffò, nuovamente, e lasciò andare Lunamaria. "Zala sarà pure un perfettino noioso, ma in confronto a te è di una simpatia mostruosa", commentò, infine, in un sussurro che però venne sentito da tutti i presenti. 
 
L'albino strinse così forte la matita che si udì uno schiocco secco nel momento in cui si spezzò in due, quindi guardò Dearka. "Hai il mio pieno supporto se vuoi andare all'attacco".
 
Il biondo sorrise, tutto contento, e scattò sull'attenti. "Signorsì, Comandante Joule". Fece per dirigersi verso Shinn, ma fu con estrema delusione che vide Cagalli sporgersi ulteriormente dalla poltrona per spingere l'ex pilota giù dal divano.
 
"Vogliate perdonarmi", disse tranquillamente il Delegato Athha, esibendo un portamento da signora. "Ma non posso proprio sopportare insulti del genere al mio braccio destro".
  
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