Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: killian44peeta    08/11/2023    0 recensioni
Da Capitolo 28
- Ha provocato l'effetto farfalla. Un unica scelta che ha già scombussolato l'intero sistema-
-Scusami- faccio, abbastanza seccato, davanti allo stregone albino -Ma di cosa cavolo stai parlando? Effetto farfalla? E come mai anche tu sai e non hai mai fatto niente?-
-Non ho mai potuto. Ma ora tutto è cambiato.-
-Io non vedo nessun cambiamento, se devo dirlo- asserisco con stizza, facendo ruotare nella mia mano il coltello di riserva che avevo, fin dall'inizio, nascosto nella tasca.
"Avrò mandato al diavolo il fucile, la pistola e molto altro, ma almeno questo c'è ancora"
- Te le cedo-
-Cosa mi cedi? Potresti essere leggermente più chiaro invece di farmi scannare la testa con le tue frasi da... Visionario? No, cioè, seriamente! Non sono stupido, magari un po' giù di testa, ma non stupido... Però non ci capisco un fico secco di quello che stai dicendo, davvero. Perciò, vorresti farmi cortesemente il piacere di tradurre?-
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Natalie
 

-Ma sei davvero fuori di testa!- quasi urlò Alex per l'ennesima volta.

-Tu portami lì e basta. Ormai siamo partiti- sbottai -Ti rendi conto che tra tipo pochi giorni andrò a casa e potrei parlare a mamma e papà di tutto quello che ho taciuto in questi anni?... Facendo un esempio facile facile, la scena della cucina ...che ho lavato io. Te la ricordi?-

Lui fece uno sbuffo irritato, ruotando gli occhi.

- E devo aggiungere anche il fatto che ti porti ragazze diverse ogni notte? Non ti lasceranno in pace per giorni se tirerò fuori le questioni, non so se te ne rendi conto. Ti sto solo chiedendo un piccolo favore da sorellina minore-

-Proprio, Bat. Sarebbe stato normale se mi avessi svegliato ad un orario normale e non alle tre di notte . E poi, cazzo, non ho capito perché da un momento all'altro vuoi partire per andare in una città praticamente sconosciuta a distanza di quasi quindici...-

-Sedici- puntualizzai, interrompendolo, cosa che lo portò a guardarmi male.

-Sedici. Come vuoi- un altro sbuffo -A distanza di sedici ore di viaggio.-

-Non sono fatti tuoi-

-E invece sì, visto che ti devo portare io, porca puttana-

-Ho un amico lì- alzai il sopracciglio al vedere la sua espressione, la quale sembrava dire 'ci credo quando lo vedo' -E non sto scherzando-

-Va bene. Va bene . Ma perché cazzo alle tre del mattino?! Io ti trucido male, disgraziata-

-Tanto eri già sveglio. E stavi avendo effusioni con la tua amichetta. Ti faccio utilizzare il tuo tempo in miglior modo. Mi immagino te stesso, ad ottant'anni, a ricordare il pazzo viaggio che hai fatto grazie a me, invece di slinguazzarti quella decerebrata con le gambe sempre aperte-

-Guarda che sono qui anche io, ti sento benissimo- saltò su la corvina che avevo già incontrato dopo la fine della Route di Nicholas, agitandosi sul sedile, quasi sbattendomi un braccio sulla faccia nel suo muoversi.

-Ah. Scusa. Ti reputo così inutile che mi ero dimenticata che ci fossi- dissi, cercando di non ghignare per la soddisfazione al dire tali parole, accavallando le gambe.

-Fa nie...Ehi!-

Le feci un dito medio, a cui lei fece una smorfia irritata.

-Alex. Hai una sorellina veramente maleducata- mise un broncio bastonato che giudicai totalmente vomitevole, stringendo le braccia attorno alle sue grazie e battendo più volte le palpebre con sguardo da cerbiatta.

-Parla quella che si era seduta sul tavolo invece che sulla sedia- borbottai di tutta risposta, accendendo lo schermo del cellulare per vedere l'orario con pieno nervoso.

-Bat. Puoi smetterla di fissare il telefono? Cristo, sono solo le sette del mattino, abbiamo ancora tredici ore di viaggio, praticamente- fece Alex, serrando la mano sul volante -Mi fai solo venire voglia di tornare indietro-

-Col cazzo che torni indietro!- urlai, furibonda, sentendo lo stomaco chiudersi all'istante anche solo all'idea, con così tanta rabbia che avrei potuto mollargli uno schiaffo in piena guida, ma evitai soltanto per non rischiare di provocare un incidente -Tu provaci e ti ho già detto la tua sorte-

-Allora smettila di guardare l'orario!-

-Non posso! Non dobbiamo tardare. La fascia di orario é tra le sei e le sette.- andai a stringere la stoffa della mia felpa, serrando i denti al punto tale che mi facevano male -Ho solo una chance e non voglio perderla. Non per colpa tua-

I due tacquero per qualche istante.

La corvina guardò Alex con aria strana, che sinceramente non sapevo comprendere, mentre mio fratello prendeva a mordicchiarsi le pellicine del labbro inferiore.

- Ma che diamine, Bat! Com'é che tieni tanto a questo sconosciuto di cui non mi hai mai neppure accennato? Eh? E perché ti arrabbi tanto, testa bacata-

-Perché tu mi stuzzichi su cose che non posso accettare. Se tu ti fermi... O in un qualche modo mi impedisci di raggiungerlo, non ti perdonerò mai-

Stavo per aggiungere qualcosa, ma durante il tentativo, percepii il braccio della ragazza che andava ad appoggiarsi alla mia spalla, mentre il suo sguardo andava a puntarsi nel mio, con un sorriso che si allargava sulle sue labbra.

La guardai, alquanto confusa.

-Io sono dalla sua parte- fece ella -Sarà anche stata alquanto antipatica a distruggere il nostro idillio...- alzai gli occhi al cielo ad una tale esagerazione - Ma non puoi dire di no ad una persona che si sta innamorando, no?-

Un sussulto.

Non riuscii a trattenerlo affatto, semplicemente mi sfuggí dalle labbra, mentre la confusione si appropriava della mia mente, lasciandomi a boccheggiare, fissandomi le mani.

"Io? Mi sto... Innamorando di Lysander?..."

-Ah. E quindi è più di un amico? Come puoi essere innamorata se non lo hai mai visto?-

-Lo ho visto, invece- sbottai, seccata dal tono sarcastico di mio fratello - E...-

Mi interruppi, mentre una strana sensazione mi rimandava il momento in cui lui mi aveva abbracciata, in mezzo all'acqua.

Potevo ancora sentirlo, il suo calore, se lo evocavo con la mente.

-E cosa? Da quanto lo conosci? Sei sicura che non ti stia sfruttando per altro?-

-Parli tu- scattai -Non farmi il terzo grado. Di lui mi posso fidare perfino più che di te-

Tornò a zittirsi, finalmente, con lo sguardo che si incentrava sull'asfalto e sulle altre auto che a tratti sembravano starsi avvicinando come pecore.

Ed ecco di nuovo che mi ritrovavo a guardare il telefono.

Sette e venti.

Come potevo non sentirmi tesa?

Avevo paura che l'auto potesse fermarsi per colpa del traffico, avevo timore che accadesse qualcosa di dannoso.

Ma il volere primario di arrivare a destinazione mi diceva che nel caso in cui vi fosse stato qualche problema, me ne sarei fregata alquanto: semplicemente sarei scesa dall'auto, facendo la strada interamente a piedi, anche a costo di farmeli sanguinare per la troppa strada.

La mia decisione non sarebbe crollata: se le avessi permesso di muoversi anche solo per un istante, non sarei più riuscita a recuperarla per bene, quindi focalizzarsi sul proprio obbiettivo era l'unica cosa che potevo permettermi di svolgere, al momento.

-Alex. Accelera- fece la corvina -Arriveremo dove vuole lei. É un allarme rosso, a quanto pare. E non possiamo ignorarlo-

-Sí, okay. Ma dopo voglio un premio, perché guidare per sedici ore è tanto- brontolò lui, mettendo su un espressione irritata a dir poco, siccome la sua unica "alleata" sembrava adesso pronta a dargli ordini.

In parte, dovevo ammetterlo, mi stavo ricredendo su di lei, difatti non potei non ringraziarla.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: killian44peeta