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Autore: Tynuccia    17/11/2023    1 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Miriallia sorrise, tronfia, e lo posò senza troppe cerimonie sul tavolo di legno dove gli altri stavano pranzando. "L'ha vinto Dearka. Non è adorabile?".
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Peluche
 
 
 
Tutto era cominciato quando Miriallia e Dearka erano tornati dal loro giretto, un enorme peluche a forma di cane stretto tra le braccia di lei.
 
La Natural era stata incaricata di scrivere un servizio su come le sovvenzioni statali di Orb avessero riqualificato una zona precedentemente distrutta dalla guerra, trasformandola in un parco divertimenti che faceva capo ad una famosa multinazionale.
Il suo redattore aveva sperato che, sotto la facciata di una banale notizia che avrebbe restituito il sorriso a grandi e piccini, ci fosse qualcosa di marcio. Riciclaggio di denaro sporco, o prove da cancellare all'ombra delle giostre, e l'aveva spedita ad indagare, procurandole svariati biglietti gratis. 
 
Un rapido confronto con Cagalli, che in qualità di Emiro Delegato aveva apposto personalmente la firma su quegli stanziamenti, approvati alla fine di lunghe ed estenuanti riunioni, aveva confermato a Miriallia che il suo capo si era preoccupato inutilmente, come spesso accadeva. Certo, i biglietti rimanevano stampati e pagati, e la giovane giornalista aveva deciso di coinvolgere gli amici in una giornata che sperava avrebbe disteso gli animi di tutti.
 
Neanche a dirlo, il più restio del gruppo era stato Yzak Joule, ma l'intervento di Shiho si era rivelato provvidenziale, e anche quell'anziano in incognito si era risolto ad aggiungersi alla scampagnata, per quanto sul suo volto campeggiasse una perpetua espressione scocciata - non troppo dissimile da quella che indossava quotidianamente.
 
"E quello?", si incuriosì Cagalli, sporgendosi per ammirare il giocattolo che la ex CIC dell'Archangel trasportava con orgoglio.
 
Miriallia sorrise, tronfia, e lo posò senza troppe cerimonie sul tavolo di legno dove gli altri stavano pranzando. "L'ha vinto Dearka. Non è adorabile?".
 
"Dearka o il cane?", chiese Shiho, incapace di resistere allo sfizio di prendere in giro il collega, soprattutto per le insinuazioni non adatte ai minori che aveva addotto su come avesse convinto Yzak ad andare con loro. "Oh, Elthman, molto elegante", continuò, lo sguardo posato sul dito medio alzato in sua direzione. 
 
"Il cane, ovviamente", rincarò la dose la Natural, scoppiando a ridere. 
 
"Signorine, vi prego. Finirò con il montarmi la testa", declamò Dearka, lasciandosi cadere vicino alla sua fidanzata. "Prima mi eri sembrata parecchio contenta, hai cambiato già idea?".
 
Miriallia fece spallucce. "Non sei forse tu quello che mi esorta in continuazione ad affinare le tecniche di seduzione femminile?", disse, aggrappandosi con estremo e teatrale trasporto al suo braccio. "Dovresti essere soddisfatto".
 
Il biondo roteò gli occhi al cielo, non trovando la forza di controbattere. Con lei finiva sempre così, e probabilmente era l'unica persona sulla faccia della Terra e dei PLANT che riuscisse a farlo tacere.
 
"Piuttosto", si intromise Cagalli, tirando le orecchie del peluche con un grosso sorriso stampato in faccia. "Come lo hai vinto?".
 
Il Capitano Elthman si impettì e lanciò uno sguardo ai suoi due amici, che sembravano totalmente disinteressati alla questione. "Nell'unico modo possibile per un asso come me", dichiarò, con tracotanza. "Tiro al bersaglio".
 
"Oh, è stato molto bravo", assicurò Miriallia, tornando ad impossessarsi dell'animale di pezza. "Il gestore ha detto che non ha mai visto un'abilità del genere".
 
"Modesti a parte, mia cara, non sono diventato così importante nell'esercito solo perché sono bello e simpatico", si pavoneggiò Dearka. 
 
Dopo quella frase, Yzak prese da parte Athrun, piantando su di lui un paio di implacabili occhi cerulei. "Sono tutte innamorate di quel fottuto cane", notò, asciutto. 
 
L'altro, ormai immune ai modi spicci dell'amico, sospirò appena. "Il peluche o Dearka?", lo provocò, ottenendo l'opposto della reazione che l'albino aveva avuto quando la sua compagna aveva detto la medesima cosa. "Comunque sì, mi sembrano abbastanza prese", continuò, osservando con sguardo intenerito come Cagalli stesse vezzeggiando il giocattolo.
 
"Beh? Cosa abbiamo intenzione di fare?", borbottò Yzak, incrociando le braccia sul petto.
 
Athrun sorrise, guardandolo con accondiscendenza. "Yzak, è un peluche. Non vedere sfide dove non ce ne sono", gli disse, al solo scopo di farlo diventare paonazzo. "Poi, certo, se è per le ragazze è un altro paio di maniche".
 
L'albino sbuffò e sollevò il mento. Ovviamente l'avrebbe fatto per Shiho, che pure sembrava non avesse mai visto un animale di pezza in vita sua, ma era molto più semplice fare leva sulla storica ed impersonale rivalità con l'altro. "Non possiamo lasciare che quel pirla di Elthman faccia la figura del miglior cecchino".
 
"Beh è sempre stato un ottimo tiratore", gli fece notare Athrun, ma l'occhiataccia che ricevette lo costrinse ad arrendersi. "Prego, a te l'onore".
 
Ringalluzzito, Yzak marciò fino agli altri. "Dov'è questo posto?", chiese a Dearka, che lo guardò con un ghigno esteso sul bel volto abbronzato. 
 
"Avevo una mezza idea che sarebbe andata a finire esattamente così", mormorò divertita Cagalli alle altre due ragazze, calcando sugli occhi il berretto che celava agli altri avventori del parco la sua identità. 
 
"Andiamo, gentaglia", annunciò divertito il Capitano Elthman, battendo le mani mentre si atteggiava a guida turistica. "Non penso riuscirete a fare meglio di me, ma voglio proprio godermi lo spettacolo".
 
Il tragitto fu breve, ma comunque riempito dalle indignate proteste di Yzak a quell'eccesso di arroganza da parte del suo migliore amico, e ben presto si ritrovarono davanti al chiosco, colmo di balocchi di vario genere e presieduto da un muscoloso gestore, che nonostante la stazza non indifferente rivolse uno sguardo spaurito a Dearka. "Mi manderai in rovina, ragazzino", lamentò, scuotendo piano la testa mentre un'altra coppia falliva nel tentativo di vincere qualcosa. 
 
"Vorrei dire che ho portato i rinforzi", replicò serafico il biondo, cingendo la vita della sua innamorata per farne bella mostra, soprattutto perché ancora stringeva il suo grosso premio, "ma non sono sicuramente al mio livello".
 
Yzak sbatté dei soldi sul bancone, lieto di vedere come Athrun fece lo stesso, quindi si portò vicino a Shiho, che aveva gli occhi incollati ai vari animali di pezza esposti. "Quale vuoi?".
 
Lei sorrise a quella domanda, ma si strinse nelle spalle. "Sono tutti piuttosto graziosi, non saprei".
 
Nello stesso momento, un verso deliziato si levò da parte di Cagalli. "Quel leone è bellissimo!", esclamò, all'indirizzo di un peluche ancora più grosso di quello che possedeva Miriallia. 
 
"Il simbolo del nostro paese, ottima scelta", commentò il gestore, lisciandosi il mento. "Ovviamente, per un premio del genere il bersaglio è minuscolo, signorina".
 
Soddisfatto per avere almeno un obiettivo, il Comandante Joule sogghignò per poi tornare da Athrun. "Direi che è fatta", annunciò, gonfiando il petto. "Mi dispiace soltanto che la tua fidanzata tornerà a casa a mani vuote".
 
L'Ammiraglio Zala lo guardò con gli occhi verdi colmi di sfida, ma appena schiuse le labbra per dare finalmente corda al suo amico, un colpo assordante esplose nell'aria, seguito dal rumore più lieve di una lattina che si infrangeva a terra. 
I due si voltarono, trovando Cagalli con la pistola a pallini ancora tra le mani, mentre il gestore la fissava attonito. 
 
"Sei stata bravissima!", si complimentò Shiho, applaudendo. "Posso provare?".
 
Prima che Yzak potesse fare o dire qualcosa, la bionda passò l'arma al soldato di ZAFT, che senza indugio puntò un altro bersaglio, altrettanto piccolo, e premette il grilletto, facendo cadere la seconda lattina.
 
"Cosa posso prendere?", domandò il Maggiore Hahnenfuss all'omone, sorridendogli placida ed indicando la seconda fila. "Quello va bene?".
 
Lui sospirò, decidendo che avrebbe fatto meglio a non questionare quel raro gruppo di fenomeni, ed annuì, consegnandole il grosso peluche di una scimmia dall'espressione imbronciata. 
 
Mentre Miriallia se la rideva per le nutrite proteste di Dearka a quella sconfitta schiacciante, Shiho e Cagalli tornarono a fronteggiare i rispettivi fidanzati, sorreggendo il bottino con aria trionfante. "Che facce lunghe", notò il Delegato Athha con un certo divertimento. 
 
"Lascia perdere", sospirò la Coordinator, scoccando un sorriso all'albino, che imitò perfettamente il muso della scimmia tra le sue braccia. "Conoscendo Yzak avranno messo in piedi una bella gara, senza pensare, però, che anche noi due siamo perfettamente in grado di usare una pistola".
  
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