Anime & Manga > Gundam > Gundam SEED/SEED Destiny
Ricorda la storia  |      
Autore: Tynuccia    24/11/2023    1 recensioni
Lei lo fissò attonita. Al Comandante Joule non piaceva particolarmente parlare di sé, ma adorava sbottare per la mole di impegni che affollava le sue giornate.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Yzak Joule
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dimenticanze
 
 
Se ne era reso conto soltanto nel tardo pomeriggio, quando il suo segretario gli aveva trasferito la telefonata del chirurgo che gli aveva rimosso la cicatrice. Il dottore gli aveva spiegato che sarebbe stata una buona idea fare una visita di controllo, per vedere come fosse guarita la pelle, e se in un primo momento Yzak era inorridito all'idea di doversi staccare dagli impegni dell'esercito e del Consiglio per motivi personali, si era poi accorto che era già trascorso un anno da quando era andato sotto i ferri;
 
ed era trascorso un anno da quando si era dichiarato al Maggiore Hahnenfuss, scoprendo che i suoi traballanti sentimenti erano più che ricambiati.
 
La sua relazione con Shiho andava a gonfie vele, e ormai aveva imparato a conoscere lei e l'universo femminile. Si era completamente dimenticato del loro anniversario ed era troppo tardi per organizzare qualcosa. 
 
Sentendosi in trappola, Yzak aveva cominciato ad analizzare il comportamento della sua compagna durante la giornata, alla disperata ricerca di qualsiasi piccolo dettaglio che avesse potuto indicare scontento da parte sua, ma invano. Seppure mite e gentile, sapeva che Shiho era permalosa a modo suo, e di sicuro si era aspettata dei fiori, o qualsiasi altra cosa per quella ricorrenza. 
 
Yzak imprecò e si alzò dalla poltrona, deciso ad indagare direttamente. Imboccò il corridoio e, senza neppure bussare, si infilò nell'ufficio del Maggiore, che lo guardò con un sopracciglio alzato. "Hai da fare?", domandò, senza troppi preamboli.
 
Shiho intuì dal tono informale che non avrebbe dovuto comportarsi come una ligia sottoposta. "Come sempre", sospirò, sventolando in aria un plico di fogli rilegati. "Devo ancora rivedere tre rapporti prima di tornare a casa".
 
Nonostante la mole di lavoro del Consiglio che si era imposto di sbrigare per portarsi avanti, Yzak valutò che fosse, tutto sommato, una splendida idea accantonare tutto. "Ti do una mano io", propose, andando a sedersi di fronte alla sua scrivania e agguantando un altro malloppo cartaceo. 
 
Lei lo fissò attonita. Al Comandante Joule non piaceva particolarmente parlare di sé, ma adorava sbottare per la mole di impegni che affollava le sue giornate; sicuramente non aveva a disposizione il tempo di revisionare il lavoro della squadra di lei. "Non ce n'è bisogno", gli assicurò. "Avrai un sacco di cose a cui pensare, non voglio distrarti".
 
"Prima finiamo, prima puoi venire a casa e infilarti sotto la doccia con me", berciò l'albino, inamovibile ora che aveva preso la sua decisione. 
 
"Yzak!", esclamò la giovane, imbarazzata per quell'allusione così specifica, e così poco nelle corde del suo fidanzato. "Ti senti bene? Mi sembri davvero strano".
 
Lui alzò gli occhi su di lei, contrariato. "Se questa è la sua riconoscenza, Maggiore, sarò più che felice di vederla annegare tra le scartoffie", borbottò, dimostrando che anche lui sapeva essere permaloso. Forse avrebbe dovuto confrontarsi con Dearka, prima di mettere in atto un piano senza né capo né coda, ma da quando aveva terminato la sua relazione con quella Miranda era diventato uno smidollato frignone e, di sicuro, avrebbe vomitato una sequela di banalità per poi prenderlo in giro. 
 
Shiho sospirò, decidendo che aveva sempre saputo che il suo superiore fosse strambo e che farne una questione di stato ora non avrebbe avuto senso. "Andiamo nel tuo ufficio, almeno", decretò, appiccicando una linguetta colorata sulla pagina che stava revisionando. "Il tuo povero segretario non deve impazzire a cercarti in giro per trasferire le chiamate".
 
Yzak dovette arrendersi a quella logica di ferro e la seguì, chiedendosi se forse anche lei si fosse dimenticata del loro anniversario, a giudicare dal suo comportamento non dissimile a quello solito. Si era quasi convinto che tutte quelle premure ruffiane fossero inutili, quando lei si lasciò cadere sul divanetto della stanza di lui, esalando un grosso sospiro.
 
"Certo, non era esattamente come mi ero immaginata di trascorrere la serata, ma dovrò farmela andare bene lo stesso".
 
Il sangue gli si gelò nelle vene e tornò a scrutarla, alla ricerca di un indizio più tangibile di quella frase che avrebbe potuto significare tutto e niente. Il suo bel volto era disteso, per quanto marcato dalla stanchezza, e non sembrava neppure accorgersi del suo sguardo indagatore. "Beh", cominciò a dire quindi, cercando di atteggiarsi. "Visto che faremo tardi, potremmo ordinare da mangiare. Cinese?".
 
Shiho tornò a guardarlo, sinceramente colpita. "Dio, ucciderei qualcuno per dei ravioli al vapore", ammise. "Pensavo ti facesse schifo perché è troppo unto".
 
"Ci sono anche opzioni più salutari nel menu", replicò Yzak a denti stretti. "Sto tentando di venirti incontro, ma mi sembri fin troppo restia".
 
Lei rise e scosse il capo. "Per carità, è solo che non sono abituata a certe premure tutte in un colpo solo", disse, schioccando la lingua contro il palato. "Volentieri, grazie".
 
La serata fu, in fondo, gradevole, nell'ottica di Yzak. Per quanto i rapporti sembrassero scritti da dei mocciosi, lavorare con lei gli piaceva immensamente e, per un attimo, gli sembrò di essere tornati sulla Vesalius, alle prese con le modifiche al DEEP Arms. Aveva poi intimamente adorato l'espressione estatica che le era comparsa sul volto mentre addentava un raviolo, e si era coperto il sorriso che gli era spuntato in volto con un grosso boccone di pesce. Se realmente era arrabbiata con lui, almeno avrebbe dovuto ammettere che era riuscito a salvarsi in corner.
Un paio di colpi alla porta lo distolsero dai suoi pensieri, e sollevò il capo in tempo per vedere il suo segretario entrare nell'ufficio. 
 
"Sto andando a casa, signore", annunciò il soldato, mettendosi sull'attenti. "Volevo solo ricordarle di sentire il chirurgo che ha chiamato prima. Non vorrà far passare un altro anno".
 
Nuovamente, a Yzak sembrò che la terra dovesse inghiottirlo da un momento all'altro, e i suoi occhi corsero a Shiho. Prima che potesse rimbrottare al suo dipendente di farsi gli affari suoi, l'oggetto della sua rabbia si defilò alla velocità della luce, lasciandoli nuovamente soli. 
 
"Chirurgo?", ripeté il Maggiore Hahnenfuss, aggrottando le sopracciglia scure. Poi, come se fosse stata punta da uno scorpione, scattò in piedi. "Dannazione!", esclamò, spalancando gli occhi e piantandoli sul suo superiore.
 
"Ci sei arrivata anche tu in ritardo?", domandò Yzak, stropicciandosi gli occhi e contraendo la mascella. "Ero certo che fossi furiosa con me per essermene dimenticato".
 
Shiho scoppiò a ridere. Ora tutti gli strani atteggiamenti del Comandante Joule avevano senso, e in qualche modo non le riuscì di prendersela per le motivazioni poco nobili che lo avevano spinto a viziarla. "Siamo senza speranza", sospirò infine. 
 
"No, siamo fin troppo oberati di lavoro", valutò Yzak, alzandosi. Le andò vicino e le prese il volto tra le mani, beandosi della consapevolezza che, in fin dei conti, stavano bene insieme anche perché si somigliavano molto. "Buon anniversario", mormorò prima di abbassarsi per baciarla.
 
Shiho sorrise contro le sue labbra e gli cinse il collo con le braccia per stringersi a lui, valutando che, in fin dei conti, avevano festeggiato in maniera assolutamente coerente. 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Gundam > Gundam SEED/SEED Destiny / Vai alla pagina dell'autore: Tynuccia