Era esterrefatta da quello che aveva scoperto, non poteva credere ad una sola parola, non riusciva a farlo.

Quando aveva scoperto tutto quanto il suo cuore, sembrava essersi fermato per qualche secondo, come anche il suo respiro.

Quella che considerava casa, il suo posto sicuro in quel momento al suo interno, si sentiva spaesata, si sentiva una persona di troppo e questo le faceva male; la faceva sentire quasi un’estranea e l’unico pensiero che riusciva ad avere, era uno solo: Lele Martini, non era mai stato suo padre.

Per lei scoprire questo, era stato un colpo al cuore.

Un colpo al cuore che non riusciva a reggere, che non riusciva ad accettare.

Lei che si era sempre considerata sua figlia, sangue del suo sangue, ora non lo era più.

Ora nel suo sangue non scorreva quello dell’amato padre che l’aveva cresciuta, che l'aveva amata, che l'aveva curata e protetta, ora con la consapevolezza che aveva appreso nelle sue vene, scorreva il sangue di: Valerio Petrucci.

Da quando aveva scoperto tutto questo il suo mondo, le era crollato tutto quanto addosso e non era crollato solo il suo mondo, no, era crollata anche lei.

Le sue forze.

Le sue energie.

Le sue emozioni, erano crollate tutte in un'unica e sola volta.

E faceva male.

Cavolo, se faceva male.

Annuccia Martini era crollata in una valle di lacrime e rabbia silenziose, che nessuno sembrava riuscire a placare.

Annuccia Martini ormai, non esisteva più.

Ora esisteva solo: Annuccia Petrucci, figlia di Valerio Petrucci.