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Autore: Happy Deadman    28/11/2023    1 recensioni
Vegeta vuole allenarsi con Goku per diventare più forte di lui. Ma entrambi sanno che questo non potrà mai accadere.
Genere: Azione, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Goku, Vegeta
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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- Kakaroth… voglio allenarmi con te.
Vegeta pronunciò quelle parole guardando il suo nemico negli occhi, ma era pronto a un rifiuto. Il suo tono suonva quasi come una supplica. Quasi tutti i giorni chiedeva di allenarsi con lui, perchè un allenamento in coppia è molto più efficace. Certo, si può diventare più forti e più agili tirando calci all'aria o distruggendo rocce, ma è un processo molto più lento. Un guerriero, per potersi allenare con efficacia, ha bisogno di colpire un corpo, vederne il sangue, e poi sanguinare a sua volta.
Ma l'opponente deve essere all'altezza, o l'allenamento sarà inutile. Era chiaro che Goku non considerava Vegeta alla sua altezza, perché ogni volta rifiutava con una scusa per poi andare ad allenarsi da solo.
Non quella volta però. Goku, forse esasperato dalle continue richieste, sorprese Vegeta dicendo:

- E va bene, Vegeta. Andiamo sull'Himalaya.
Sull'Himalaya non c'era altro che ghiaccio, neve, roccia e vento. Potevano anche distruggere tutto intorno a loro, nessun terrestre sarebbe rimasto ferito. E poi era un ambiente ostile, gelido e ventoso, l'ideale per un guerriero. Goku amava allenarsi lì.
Vegeta annuì. Goku partì volando, e Vegeta lo seguì. Goku stava andando a velocità moderata, per i suoi canoni. Eppure Vegeta faticava a stargli dietro. Lo seguiva più veloce che poteva, ma era dietro di lui, e osservava con rabbia le suole dei suoi stivali che si allontanavano sempre più. Dignignò i denti e sibilò:
- Maledetto… non hai il diritto di essere più forte del tuo principe!
Infine Goku atterrò sulla cima di uno dei monti più alti del mondo. Affondò nella neve fino alla vita. In un attimo si tolse il kimono e gli stivali, rimanendo in mutande, in mezzo alla tormenta. Vegeta atterrò subito dopo. Si spogliò anche lui, tentando invano di nascondere il fiatone.
Il gelo e le intemperie non erano una vera minaccia per i saiyan, ma allenarsi in un ambiente ostile era sempre una buona idea.

- Sei pronto, Vegeta?
Vegeta annuì, portandosi in posizione da combattimento.
- Allora attaccami!
Vegeta non se lo fece ripetere. Si lanciò verso Goku più veloce che potè e sferrò un pugno potentissimo… ma quella che colpì era un'immagine residua! Si guardò intorno. C'erano immagini del suo nemico ovunque. Maledetto Kakaroth, quando le aveva create?! Come poteva essere così veloce?! Le immagini si mossero all'unisono, e si lanciarono verso Vegeta per colpirlo con un calcio. Vegeta si riparò con due mani, senza nemmeno sapere quale di quelle immagini fosse reale. Nessuna lo era: tutte riuscirono a colpirlo con un calcio sul petto, sulla faccia o sulla schiena, ma ognuna di quelle immagini sparì toccando il suo corpo.
Vegeta era confuso. Improvvisamente Goku uscì dalla neve con un balzo, volò contro Vegeta e lo colpì al volto prima che lui potesse parare il colpo… ma anche quella era un'immagine!
Vegeta strinse i pugni e gridò:
- Kakaroth! Maledetto bastardo! Mi stai prendendo in giro! Te la farò pagare!
Vegeta riuscì finalmente a percepire l'aura di Goku. Fino a quel momento l'aveva trattenuta, per non farsi trovare. Era dietro una roccia. Vegeta corse verso di lui, distrusse la roccia e sferrò il calcio più potente del quale era capace. Ma Goku lo parò con un dito. Vegeta spalancò gli occhi furioso e impaurito allo stesso tempo. Goku ridacchiò. E poi colpì Vegeta. Con la punta di un mignolo. Ma lo colpì così velocemente che Vegeta non vide arrivare il colpo. Andò a finire giù, a valle, e venne ricoperto da una immensa valanga.

 

Goku continuò ad allenarsi per tutto il giorno, fino a quando i brontolii del suo stomaco gli fecero capire che era ora di cena. Solo allora si accorse che l'energia vitale di Vegeta era debolissima. Goku saltò giù dal monte enorme come se fosse un semplice gradino, e potenziò la propria per sciogliere la neve che aveva sepolto il suo sfidante.
Poi si chinò su di lui, e lo prese fra le proprie braccia. Lo osservò. Aveva gli occhi chiusi. Era in coma. Goku non era preoccupato, sapeva che Vegeta sarebbe riuscito a riprendersi anche senza il suo aiuto. Ma era ora di cena, e Bulma e Trunks lo aspettavano a casa. Sorrise teneramente, e gli accarezzò il viso. Nel farlo, rilasciò un po' di energia dal palmo della sua mano, infondendola nello spirito di Vegeta. Il quale si svegliò.
- Vegeta… mi dispiace, ma devo proprio dirtelo. Tu non sei pronto per allenarti con me. La differenza tra noi è troppo grande. Non seguirmi più nei miei allenamenti.
Vegeta non aveva ancora la forza di reggersi in piedi. Con voce flebile, fra le braccia di Goku, sussurrò:
- Ho dedicato la mia vita a superarti. La cosa che desidero di più al mondo è sconfiggerti. Eppure la differenza tra noi aumenta ogni giorno…
- Già. Sono contento che te ne sei reso conto. Non devi vivere una vita d'inferno nel tentativo inutile di inseguirmi. Accetta che io sono il più forte e che lo sarò sempre. In fondo, poche persone nell'universo sono forti quanto te. Puoi ritenerti soddisfatto.
Vegeta si sforzò di sorridere.
- Kakaroth… ti ammiro. Tu sei ciò che io avrei sempre voluto essere e non sarò mai. Posso baciarti i piedi?
Goku scoppiò a ridere, convinto che Vegeta stesse scherzando. E volò via, verso casa.
Non era così. Vegeta pianse a lungo, di un pianto profondo e silenzioso, prima di tornare da Bulma.

   
 
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