Poiché ci stiamo avvicinando al capitolo clou di LSF, mi è sembrato carino mandarvi la versione originale del loro bacio…ditemi quale versione vi è piaciuta di più.

 

L’origine di Votan:

 

Votan doveva essere un simpatico 'vecchietto' (per quello ho abbondato con gli anni) che insegnava a Shaz a vivere e a prendersi più cura di se stessa e che in un certo senso la faceva maturare visto che la ragazza è decisamente sottosviluppata per la sua età. Doveva apparire nella sua vita come una meteora, lasciare il segno e tornarsene nell’olimpo degli dei in silenzio...invece...

 

Votan è senza dubbio il mio 'uomo' preferito (secondo anche a Natt!), burbero, scostante e stronzo fino al midollo con una vena dolce sotterranea che s'intravedeva in un sottile gioco di vedo - non vedo che doveva attrarre il lettore, farlo tornare sui suoi passi e lasciargli l'impressione di averla percepita, ma di non esserne poi tanto sicuro.

Votan doveva essere completamente insensibile al fascino di  Shaz, cederle piano piano, senza mai scoprirsi e andarsene in preda al rimpianto di non averle mai detto che la amava.

Ci doveva essere un bacio solo fra i due, delicato ed innocente…e anche un po’ divertente.

 

Doveva andare più o meno così...con qualche variante per l’autrice non è mai soddisfatta.

 

****

 

"Su, dimmi la tua frase preferita un'altra volta"

"Ma non ci penso neanche"

Shaz mise immediatamente il broncio e Votan rumoreggiò dentro di se "sei insopportabile"

"Sei cattivo"

"Si e me ne vanto"

Lui si alzò con un sorrisetto smagliante, completamente felice di liberarsi di lei mentre la ragazza lo guardava con una faccia che era tutto dire. "Vecchiaccio rattrappito. Almeno prima di andartene dammi un bacio"

Votan alzò gli occhi al cielo risedendosi pesantemente accanto a lei "uno solo e corto" precisò mentre Shaz si protendeva tutta felice e lo abbracciava come avrebbe fatto con un qualsiasi suo amico. "Stammi bene, vecchio brontolone"

"Cerca di badare a te stessa, ok?"

La guardò negli occhi e vide che era emozionata. La strinse meccanicamente brontolando un "devi sempre frignare"

"Mi dispiace che te vai" piagnucolò stringendosi ancora di più a lui. "mi sono affezionata te"

L’uomo la fissò per un istante di troppo…lui lo sapeva, lo sentiva che anche lei…

 

Si mosse verso la porta e Shaz incespicò dietro di lui fermandolo. Lo fissò negli occhi e con una vociona seriosa, alzò un dito “che questa cosa non si ripeta” esclamò prima di dargli un bacio sulla guancia.

“Mmhh! Ci mancava anche la scenetta strappalacrime!” mugolò depresso strusciandosi una mano sulla guancia con aria infastidita.

“Che bestia! E io che spreco anche un bacio per te! C’è gente che pagherebbe!” ribattè offesa. Si stava divertendo un mondo a battibeccare con Votan!

Quando si accorse di come la guardava, il sorriso le morì sulle labbra.

“Vado contro i miei interessi...non te ne approfittare” le disse con un tono e un espressione che Shaz non gli aveva mai visto. 

Così vicina… ed era l'ultima volta che la sentiva ridere o lamentarsi ed era l'ultima volata che lo infastidiva ed era l'ultima volta....

 

L’ultima volta per qualsiasi cosa.

 

Le sfiorò il mento delicatamente, facendole girare la testa sorpresa “Chiedimelo” le disse con voce bassa.

Shaz la guardò di traverso, con uno strano timore che non riusciva a spiegarsi “no”

Anche quando si avvicinò a lei, continuò a negare e anche quando la abbracciò guardandola in un modo che la faceva sciogliere pericolosamente, continuò a negare.

 

Quando la baciò, un mugolio dolce le sfuggì infrangendosi contro la sua bocca che restò per un attimo ferma, assaporando quella morbidezza.

Si mosse lentamente, senza staccarsi mai, sentendola troppo arrendevole. E non era normale, non era possibile che la stesse baciando davvero perché non aveva fatto altro che trattarla malissimo da quando l’aveva vista, era riuscito solo a farla piangere e a fare lo stronzo con lei…

Si staccò e la guardò, con gli occhi chiusi e le guance arrossate…ed era troppo bella, con quelle labbra umide...troppo...

Cos’era tutta quella disponibilità? Non doveva andare così! Lui ci doveva provare e lei lo doveva prendere a schiaffi, come era sempre stato!

Si staccò prontamente e si allontanò, guardando ovunque pur di non posarsi su di lei. “Zitta, non dire una parola!” Le ordinò andando avanti e indietro confuso.

Shaz lo guardava e non riusciva a capacitarsi. Rinunciò a capirlo…non era certo la prima volta che lo faceva!

Quando se ne andò senza neanche salutarla, la ragazza guardò la porta chiusa e sollevò un sopracciglio con aria divertita.

Storse la bocca mugolando “oddiomio!” esclamò muovendo le spalle contratte “ma non mi poteva venire in mente qualcos’altro, per fargliela pagare?!” si domandò sconvolta. “Perdonami Alex, giuro che è stata solo una vendetta!!” esclamò con gli occhi al cielo.

Allungò una mano verso il comodino per prendere il libro che aveva cominciato a leggere da poco e sospirò felice per averlo mandato in crisi.

“Non reggi neanche un bacetto..” Canticchiò ritrovando il segno. Una fitta prolungata di piacere la tramortì quando ci ripensò e Shaz s’ incupì, restando con la pagina semi piegata.

Mi sarò sbagliata, pensò sfogliando il libro nervosamente.

Poi guardò nel vuoto con la faccia funerea e una serie di piccolissimi brividi che correvano lungo la schiena.

Possibile che…