Quella era notte normale per gli abitanti di Avonlea, ma non per Paul Irving.
Lui infatti sapeva che era proprio in quel momento che la natura faceva le sue magie.
Quando il sole tramontò, i vecchi raggi si trasformarono in ranuncoli, mentre i piselli odorosi si trasformarono in farfalle e volarono in paradiso.
Per prima apparve la stella della sera, che in realtà era un faro nella terra delle fate.
Poi gli angeli fecero dei buchi nel cielo per far passare le altre stelle e i pezzi di cielo caduti a terra si trasformarono in violette.
Un angelo bianco con le ali argentate volò sopra la terra e cantò una ninna nanna ai fiori, agli uccelli e ai bambini.
La luna in realtà era una piccola barca dorata che trasportava sogni e, ogni volta che la prua sbatteva contro una nuvola, alcuni cadevano nelle teste delle persone addormentate.
Paul diede la buonanotte a tutte le cose bellissime che aveva immaginato e andò a dormire.