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Autore: Fiore di Giada    16/12/2023    0 recensioni
[Partecipante alla challenge "500themes_ita" coi prompt 494 e 496. Nel primo, dedicato a Tara, ho scelto il tema "Verità dolorose", nel secondo, che riguarda Mitch, ho deciso di usare la traccia "Ritorno". ]
Solito episodio 4x19. (sembro monotematica)
Comunque, in questa breve raccolta, ci saranno i pensieri di Mitch e Tara, quando, verso la fine della puntata, vengono messi davanti ad alcune verità.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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No, fermo… Mitch! Fermo! ‒ urlo.
Di scatto, tu ti giri e fissi su di me uno sguardo confuso.
Le tue mani, però, continuano a stringere la pistola.
Tara… ‒ mormori, sorpreso.
Non sento diffidenza nella tua voce, solo stupore.
Il dolore di una condanna ingiusta non ha scalfito il tuo animo buono.
L’ha fatto lui… A Clay… A noi! ‒ riveli, affranto.
E la nausea, implacabile, stringe il mio stomaco. Come ho potuto credere alla messinscena del nostro vicino?
Sono anche io colpevole delle tue sofferenze, Mitch.
Ti ho condannato senza darti la possibilità di difenderti.
Mi dispiace, Mitch… Mi dispiace tanto di non averti creduto… di averti deluso. ‒ mormoro. Ti prego, non puoi morire per una colpa che non hai.
E Borell deve pagare con una lunga, dolorosa detenzione il prezzo delle sue oscenità.
Fremiti attraversano il tuo viso e i tuoi occhi verde scuro si riempiono di lacrime.
Il vendicatore ha lasciato il posto al padre affranto.
Quanto hai sofferto per questa orribile storia, amore mio?
E’ stata solo colpa mia… Soltanto colpa mia… Non dovevo perderlo di vista… ‒ mormori, la voce incrinata dal dolore.
Queste parole mi rivelano la verità.
Tu pensi di onorare la memoria di Clay e di espiare una colpa che non hai.
Nemmeno nostro figlio vorrebbe questo.
Piango, anche se cerco di controllarmi. No, non posso crollare.
Tu non devi morire, caro.
E io devo e voglio darti l’amore che, per anni, ho negato a te e a me stessa.
Non farlo caro… No, ti prego… Non devi farlo… Ti voglio vivo… mormoro. Con la morte di Clay, ho sopportato il dolore più grande che un genitore possa subire.
E non ti guarderò morire così, senza fare niente, Mitch.
Abbiamo ancora una possibilità, non possiamo sprecarla così.
I tuoi occhi verdi, gonfi di lacrime, si riflettono nei miei. Ancora brillano d’amore verso di me.
Io… Io non ho mai smesso di amarti… ‒ mormori.
Sorriderei, se la situazione non fosse così terribile. I tuoi occhi meravigliosi rivelano ben più delle tue pur splendide parole.
Neanche io, Mitch… Neanche io… ‒ mormoro. Finalmente, posso dirlo senza alcun timore.
Ti amo, Mitch, e non ho mai smesso di amarti.
Cliff, di’ la verità. Sappiamo come ti comportavi con tuo figlio mentre dormiva. ‒ interviene la voce seria del detective Valens. Io, però, avverto disgusto nelle sue parole.
Mi vergogno per le mie azioni… ‒ piagnucola Cliff.
A stento, freno un conato di vomito. Crede di impietosirci con queste sceneggiate?
Non hai toccato Johnny, perché era tuo. ‒ continua il detective, implacabile. Le sue parole sembrano proiettili e raggiungono il loro bersaglio.
La nausea si acuisce in me. Come ho potuto lasciarmi ingannare dalle manipolazioni di Cliff?
Perché non ho ascoltato il mio istinto?
Avevo giurato di non farlo mai… ‒ spiega Cliff, il viso contorto in una maschera tremolante.
E lo hai fatto col mio… Tu mi hai portato via il mio Clay! ‒ sibili, la voce vibrante di rabbia.
Il vendicatore, in questo momento, è tornato.
Vorrei avanzare verso di te, Mitch, ma il detective Stilmann mi serra tra le sue braccia.
E la speranza si incrina.
Ti prego, amore mio, non lasciarti trascinare dalla rabbia.
Ho cercato di combattere così a lungo i miei impulsi… Finché, un giorno, non ce l’ho fatta più… ‒ riprende Cliff, piangente.
Odio quel suo viso disperato, privo di dignità.
Le sue sporche lacrime sono un insulto alla memoria di Clay e alla pena di Mitch.
Lui, infame pervertito, li ha condannati.
Tu, finalmente, getti la pistola e allontani le tue mani dall’assassino di nostro figlio.
Guardo il detective Stillman e lui, con un cenno del capo, mi concede di raggiungerti.
D’istinto, tu aprì le braccia e io mi getto nel tuo petto.
Mi è mancato il tuo odore muschiato.
Alcuni minuti dopo, tu mi allontani, ma un debole sorriso solleva le tue labbra.
Devo andare, cara. Non fuggirò dalle conseguenze delle mie azioni. ‒ dici, serio, pacato.
Annuisco. Hai ragione.
Ne sono sicura, Clay sarebbe fiero del tuo coraggio.
Forse, ora ci sta guardando e sorride.
Ti avvii verso gli agenti e, senza opporre resistenza, ti lasci arrestare.
Un peso gravoso, in questo momento, scompare dal mio cuore. Sei vivo, insieme a me.
Mi lanci uno sguardo fugace, mentre ti allontani, e io annuisco. Non rinnego le mie promesse, Mitch.
Questa volta affronteremo insieme il futuro.







   
 
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