Si accedevano e spegnavamo le lucine color oro accuratamente posizionate da Loid sui rami verdi dell'albero; Anya le guardava quasi ipnotizzata. A ricordarle di sbattere le palpebre solo il bruciore agli occhi da troppo tempo incantati.

Ogni tanto spostava lo sguardo sulle lucide palline rosse, riuscendo ad osservare il suo riflesso.

Era la prima volta che Anya vedeva un albero di Natale, si domandava se fossero tutti così alti, così luminosi, colorati, calorosi. Si chiedeva se ce ne fossero di più belli, ma poi si ricordava che quello era l'albero addobbato dalla migliore spia del mondo, da un'assassina fortissima e una bambina super carina telepate: nessun albero poteva anche solo lontanamente eguagliare il loro. Sicuramente nemmeno quello del secondogenito o di Becky erano all'altezza del suo albero e lei, seduta sul tappeto e appoggiata comodamente su Bond, davvero non riusciva a staccare gli occhi dall'albero colorato.

-Anya, stai fissando l'albero da più di mezz'ora, perché non vai a giocare con Bond? - disse ad un tratto Loid, seduto sul divano con un libro in mano.

-Bond non è luminoso e colorato- disse distogliendo finalmente gli occhi dall'albero.

Bond piagnucolò e Anya gli diede delle pacche sul dorso.

-Anya, vuoi della cioccolata?- propose Yor.

Anya annuì e tornò a guardare l'albero.

-Sai, ora dovresti scrivere una letterina a Babbo Natale- le disse la donna mentre le porgeva la tazza e le si sedeva accanto.

-Babbo Natale?!- ripeterono contemporaneamente Anya e Loid, la prima meravigliata il secondo quasi scioccato.

-Si, Babbo Natale, quello con la barba bianca, il costume rosso e la pancia grossa- spiegò Yor, spostando lo sguardo da Anya a Loid mentre descriveva il personaggio. Possibile che Loid non lo conoscesse?

-Ma allora esiste davvero?- chiese entusiasta la bambina.

-Ma certo!- rispose Yor felice -lui dice sempre "OH OH OH" e porta i regali ai bambini per Natale-.

-I regali?!- esclamò ancora più entusiasta Anya, che notizia incredibile! Nessuno le aveva mai parlato di Babbo Natale, lo aveva solo sentito nominare qualche volta.

-Si, ma solo ai bambini che fanno i bravi e si impegnano nello studio- colse l'occasione Loid il quale, rimasto in un primo momento interdetto per l'idea di Yor, pensò che dopotutto poteva essere una buona idea per invogliare Anya allo studio.

Yor sorrise nervosamente a questa affermazione: era d'accordo sull'importanza dello studio e sulla buona rendita scolastica di Anya, ma Loid talvolta ne era... ossessionato.

-Ma…- rispose Anya con decisamente minore allegria e un pizzico di delusione -ma non é giusto!- sentenziò infine.

-Sono le regole di Babbo Natale, valgono per tutti i bambini.-

-Allora io chiederò a Babbo Natale di farmi un regalo anche se prendo voti bassi o studio poco- concluse fiera ed orgogliosa della sua formidabile idea.

-Non puoi farlo.-

-Invece si! Pure i grandi scrivono la lettera per ricevere i regali?-

-I grandi? I grandi non ricevono i regali da Babbo Natale- rispose incerto Loid, sorpreso da tale domanda.

-Perché?- chiese ancora curiosa la bimba.

Loid sobbalzò "cosa posso rispondere? Non so che rispondere! Come fa una spia del mio calibro a farsi mettere in difficoltà da una bambina di sei anni? Non ho idee, non sono bravo con questi discorsi infantili! Ragiona Twilight! Qualsiasi cosa andrà bene, è solo una bambina, puoi raggirare una bambina!" pensò.

Mentre la lampadina dell'idea si accese nella mente della spia, Yor parlò per prima -b beh, in genere i grandi non scrivono le lettere a Babbo Natale però...- si bloccò arrossendo, poi riprese -se Loid decidesse di scrivere la lettera sono sicura che Babbo Natale porterebbe un regalo...- continuò piena di imbarazzo, il volto dello stesso colore del maglione solitamente indossato in casa mentre giocherellava con le maniche dentro le quali ritraeva le mani, guardando di sottecchi Loid, rimasto lievemente sorpreso da quell'audace affermazione. Il cuore le scalpitava nel petto. "Come ho potuto dire una cosa del genere! E se non volesse una regalo da me? O, peggio, se si sentisse obbligato a ricambiare? Non era questo che intendevo! E ora come faccio a spiegare davanti ad Anya...? Alcol, mi serve alcol" pensò alzandosi di botto andando verso la cucina.

Loid, impallidito, avendo ormai imparato a conoscere lei e le sue intenzioni, a sua volta si alzò rapidamente parandolesi di fronte -mi sembra un'ottima idea Yor, perché non scrivi anche tu una lettera?- le sorrise dolcemente afferandola per le spalle. L'ultima cosa che gli serviva era avere Yor ubriacata persa.

Quest'ultima, forse ancora più rossa, spostò lo sguardo ormai confuso sulle mani di Loid poggiate sulle sue spalle nude, mentre barcollava e annuiva flebilmente.

Anya, che aveva ascoltato tutti i loro pensieri ed esaminato le loro reazioni, li osservava tra il divertita e l'annoiata "mamma e papà sono così monotoni e fanno sempre i piccioncini" pensò "ma se la mamma vuole fare il regalo a papà e papà alla mamma, allora Babbo Natale sono mamma e papà!?" un pensiero arrivato come un fulmine a ciel sereno che doveva assolutamente trovare una risposta, non poteva rimanere nell'ignoto!

-Mamma, papà- disse -ho sentito dire che Babbo Natale scende dal camino e viene a trovare i bambini, voglio incontrarlo anch'io- disse una volta attirata la loro attenzione. Un ghigno furbo e soddisfatto si fece strada sul suo volto: non solo si sarebbe divertita nel vedere le reazioni dei suoi ingenui genitori, ma avrebbe pure scoperto la verità.

Yor e Loid impallidirono per la richiesta della bimba. -Non abbiamo un camino, Anya-, rispose Loid il più calmo possibile.

-Allora può venire dalla porta, o magari dalla finestra! Si, dalla finestra mi piace decisamente di più!- "nel caso in cui Babbo Natale sono mamma e papà, non avranno alcuna difficoltà ad entrare dalla finestra, eh eh", ghignò ancora delle sue formidabili idee.

-N non puoi decidere tu da dove deve entrare Babbo Natale, e poi lui è pieno di impegni, non riesce ad andare in tutte le case- rispose Loid lievemente seccato "chi le ha dato tutte queste informazioni?!".

-Secondo me Babbo Natale va nelle famiglie che considera più normali e felici, e i vicini si renderanno conto di quanto siano normali quelle famiglie!- spiegò la bimba, sicura di aver colpito nel segno e infatti un sorriso a trentadue denti le uscì quando vide i suoi genitori sobbalzare e dire all'unisco -Babbo Natale verrà sicuramente!-

"Che idea! Così tutti si convinceranno ancora di più del fatto che siamo una famiglia unita e normale! Se Loid si dovesse imbarazzare troppo chiederò a Yuri di travestirsi, sono sicura mi accontenterà e che riuscirà pure ad entrare dalla finestra!" pensò Yor raggiante e vittoriosa, stringendo i pugni all’altezza del petto.

"È importante sembrare una famiglia il più normale possibile per il bene dell'operazione Strix, farò in modo che i vicini mi vedano vestito da Babbo Natale. Potrei dare questo incarico a Franky, ma dubito riuscirebbe ad entrare dalla finestra, è pure troppo basso...".

E mentre ascoltava i pensieri dei suoi strambi genitori, Anya scoprì nello stesso giorno l'esistenza e la bugia su Babbo Natale e non ne era nemmeno dispiaciuta, era sicura che vedere suo papà, suo zio o il trasandato cercare di esaudire ogni suo desiderio era di gran lunga più divertente. E poi, quello era il suo primo Natale assieme alla sua prima vera famiglia, nessun vero Babbo Natale le avrebbe potuto portare tale gioia, pensò sorridendo dolcemente, abbracciando Bond.