Quel pomeriggio Akane stava tornando a casa, il test di storia era andato benissimo e l’interrogazione di scienze era stata molto più semplice di quanto si aspettasse, “bene, la mia media ora dovrebbe essere di 92” pensò tra se soddisfatta, ma in quel momento il baccano di pentole rovesciate e grida la distrasse, corse per vedere cosa stesse accadendo e prima di girare l’angolo riconobbe Mousse disteso per terra tra una serie di padelle e mestoli, “ ma Shampoo, perchè tu non…” ma fu interrotto “ti ho detto mille volte di smetterla di girami attorno, io amo Ranma, lui è bello, forte, astuto, mentre tu sei solo patetico e senza speranza!” disse guardandolo dall’alto in basso prima di andarsene senza voltarsi, Mousse abbassò la testa, Akane che aveva assistito alla scena, si chiedeva come ci si potesse comportare così con una persona, “sai non dovresti proprio farti trattare così”, disse allungando la mano verso il ragazzo, “Akane, hai visto tutto immagino” rispose grigio accettando la mano della ragazza, “Mousse nessuno ha il diritto di poter trattare così un altra persona, la scortesia e gli insulti appartengono a coloro che non hanno rispetto ed è per questo che di certo non meritano il tuo” rispose Akane sorridendogli, “lo so, ma io vorrei solo poterle stare accanto, invece finisce sempre così quand’anche ho le migliori intenzioni, lei … oh bhe lo sai” concluse Mousse sconsolato, Akane lo osservò per qualche istante, “io penso tu sia un bravo ragazzo, sei carino, gentile, leale, se lei non lo riesce a vedere è solo una sciocca!” affermò Akane, “tu sei davvero bella dentro quanto lo sei fuori Akane Tendo” le rispose sincero, “ mmm, senti ti andrebbe di vederci domani pomeriggio? forse so come aiutarti” disse Akane picchiettandosi il naso, “ci vediamo domani pomeriggio dopo scuola, alle 15:00 in punto!”.

Il giorno successivo Ranma dalla finestra dell’aula di lettere vide Akane allontanarsi da scuola insieme a Mousse “ ma cosa?!”, “professoressa io devo andare…”, “non ci provare Saotome, se sei al recupero è colpa delle tue continue assenze! ora siediti e finisci il test”, per il ragazzo non ci fu soluzione, ma voleva vederci chiaro in quella situazione per quale ragione Mousse  frequentava la sua Akane ?!

La ragazza aveva programmato tutto, prima l’ottico, che sostituì i pesanti occhiali del ragazzo con delle lenti a contatto “ehi, è straordinario, ci vedo e non corro il rischio di perderle in giro come faccio sempre con gli occhiali” affermò soddisfatto, “ già e oltretutto così si vedono meglio i tuoi occhi, hanno un colore stupendo sai?” rispose Akane provocando il rossore nel viso del ragazzo, “ i nuovi occhiali saranno pronti tra 10 giorni, ecco qui le lenti e il kit per pulirle e conservarle, mi raccomando ricordati di toglierle prima di andare a dormire”  disse l’ottico porgendo al ragazzo i prodotti, “ grazie mille” rispose Mousse,“ bene, alla prossima tappa!” esclamò la ragazza schioccando le dita, il barbiere sfoltì un pò la massa di capelli del ragazzo, accorciandone giusto un pò la lunghezza e sistemò la frangia portandola su di un lato come andava di moda, “perfetto!”, asserì Akane “ e ora manca solo il guardaroba!”, fu la tappa più lunga, Mousse provò una lunga serie di completi per creare un outfit tutto nuovo, da quelli sportivi, agli abiti per le occasioni speciali, passando per il casual e i capi moda per l’estate, ogni volta che provava qualcosa Akane lo aspettava per dargli il suo parere e aiutarlo a scegliere “non saprei per me sono cose ben diverse da ciò che sono abituato ad indossare” disse il ragazzo, “permettimi di dire che stai davvero bene con tutto Mousse, hai un gran bel fisico e questi abiti non fanno altro che esaltarlo a differenza delle larghe tuniche che sei solito indossare”, Akane non era la sola a pensarlo, tutte le commesse del negozio si alternavano a proporgli nuovi capi solo per poterlo guardare, Mousse era rosso peperone ma era davvero felice,  nessuno mai lo aveva sostenuto ed incoraggiato come stava facendo lei, uscì dal negozio con un paio di jeans blu e una camicia bianca, e procedendo per la via principale le ragazze che lo incrociavano restavano incantate nel guardarlo, Akane sorrise sotto i baffi “ hai visto? non sono l’unica a pensare che tu sia davvero carino, dovevi solo prenderti un pò meno cura di Shampoo e avere invece più attenzione per te stesso”, “sì hai ragione Akane, è bello sentirsi così e mi sto rendendo conto che mi sono messo da parte per troppo tempo!” esclamò, “ bene! così ti voglio, vieni ti offro una crêpes per festeggiare” disse strizzandogli l’occhio, “ Akane” disse trattenendola per la mano “Grazie mille”, la ragazza arrossì abbassando il capo “ prego non c’è di che” .

Akane rientrò a casa per l’ora di cena salutando Mousse che aveva trovato alloggio la sera prima in un hotel non troppo distante dall’istituto Furinkan, appena rientrata si trovò Ranma difronte con le braccia conserte “posso sapere che ci facevi tu con Mousse oggi pomeriggio?” chiese fare interrogatorio, “ciao anche a te” rispose Akane come se nulla fosse “ non fare finta di nulla”, “mmh” Akane scosse la testa “che ti importa?” chiese secca, Ranma la guardò e non seppe che rispondere se non con una serie di farfugli incomprensibili “ ecco appunto, e allora che vuoi da me?” continuò, “ io… io volevo solo…” come al solito Ranma non sapeva essere concreto con lei, avrebbe voluto dirle che gli dava fastidio vederla con altri ragazzi, perché lei era la sua Akane, “sì va bene, io vado a letto, mi è proprio passato l’appetito”, gli diede le spalle e salì le scale, forse era giunto il momento che anche lei si scuotesse dal torpore in cui il sentimento che provava per Ranma l’aveva rinchiusa da troppo tempo.