Era il giorno dello spettacolo di Natale, ma l'assistente di Zatanna si era infortunato, quindi lei avrebbe dovuto rinunciare a diversi numeri interessanti.
In quel momento Black Canary entrò nel suo camerino.
- Ciao Zee, buon Natale!
Zatanna la ringraziò con un sorriso amaro.
- Qualcosa non va?
Zatanna le spiegò la situazione.
- È un bel problema. Non c'è nessuno che possa sostituirlo?
- Non è così semplice, un mago e il suo assistente devono conoscersi bene, fa parte del numero e...
- Perché mi guardi così? - chiese Black Canary, poi capì. - Oh no, scordatelo! Non mi renderò ridicola sul palco!
- Non succederà, te l'assicuro!
Dopo qualche altra insistenza, Black Canary accettò di farle da assistente.
Indossò un costume succinto pieno di lustrini, un copricapo di piume e delle scarpe coi tacchi decisamente scomodi.
- Tranquilla, lo spettacolo durerà solo mezz'ora! - disse Zatanna.
- Lo spero, non potrei indossare questa roba un minuto di più!
La ragazze salirono sul palco.
Il pubblico applaudì Zatanna e gli uomini si eccitarono alla vista di Black Canary.
Zatanna eseguì alla perfezione tutti i numeri, tra cui quello della donna segata in due e quello della testa decapitata che parlava.
Un uomo in prima fila fece un commento volgare sulle gambe di Black Canary ma, prima che lei potesse dargli un calcio in bocca, Zatanna lo trasformò in un ranocchio e tutti scoppiarono a ridere.
- È un'illusione momentanea, tra cinque minuti tornerà normale - spiegò sottovoce.
Arrivò il momento del numero conclusivo.
Black Canary doveva restare immobile al centro del palco, mentre Zatanna si bendava e le lanciava intorno una pioggia di coltelli per ingabbiarla.
Poi doveva togliersi la benda, spiccare un salto e atterrare in verticale sul braccio dell'assistente, che la reggeva senza il minimo sforzo.
Il pubblico applaudì, le due ringraziarono con un inchino e tornarono nel camerino.
- Finalmente, non ne potevo più! - disse Black Canary togliendosi il copricapo.
- Sei stata eccezionale, Dinah!
- Figurati, per così poco!
- Mi hai salvato lo spettacolo!
- Allora spero che mi perdonerai per non averti preso nessun regalo!
- A quello penso io! - disse Zatanna facendo un gesto con la bacchetta. - Guarda fuori dalla finestra.
Dinah si affacciò e vide la neve imbiancare la città, come nei ricordi più cari della sua infanzia.
Si asciugò una lacrima di commozione, Zatanna le mise una mano sulla spalla e disse: - Buon Natale, amica mia!