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Autore: Peppe_97_Rinaldi    24/12/2023    0 recensioni
« Non dovresti chiedere ad altre fanciulle di danzare con te? » gli dico mentre ci destreggiamo in quei passi intricati. « Cana dice che Luxus è lo scapolo più ambito di Londra. Io non credo. Penso che sia tu lo scapolo più ambito » .
Natsu fa una smorfia. « Io non credo proprio. Semmai è vero il contrario: sono lo scapolo più imbranato e inaffidabile di… »
« Sei l’anima più bella che ci sia in questo palazzo » lo zittisco. Lady Erza e il visconte Gerard stanno volteggiando accanto a noi.
« Non è possibile » . I piedi di Natsu si muovono a una velocità incredibile.
« E perché no? »
« Perché sei tu l'anima più bella che ci sia in questo palazzo » . La lingua di Natsu corre a umettarsi le labbra. « Anzi, dell’intera Inghilterra » .
“Natsu, siamo fratello e sorella” vorrei dirgli. O meglio, dovrei dirgli. Perché non ne ho il coraggio. Il suo sorriso è troppo bello per poterlo spezzare. E la mia felicità troppo grande affinché qualcosa possa riuscire a smorzarla.
[Questa fanfiction partecipa all'iniziativa "Secret Santa" indetta dal gruppo Facebook "Fairy Tail & Edens Zero Italian Fan Group" - link del gruppo: https://www.facebook.com/groups/1510227842609212]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cana Alberona, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 5
LUCY – SOLIDARIETÀ FRA DONNE

 
 
Un disastro. Ecco com’è la situazione. Poteva andare in mille modi diversi, ma che quel Loki si inventasse che io l’avevo baciato, sfacciatamente e in sfregio a ogni pudica decenza, di certo on me lo aspettavo.
Corro in sala: di solito è una stanza enorme e ampia, piena di finestre aperte che lasciano entrare grosse correnti di aria fredda. Adesso sembra calda e opprimente. Il signore e la signora Dragneel sono lì, ad aspettarci: Mavis ed io arranchiamo allarmante. Quanto a Natsu, quasi non ho il coraggio di guardarlo. Ma mi sforzo. Lo devo fare.
E il fatto che non riesco a decifrare la sua espressione mi raggela. Era sicura che avrei capito cosa gli passasse per la mente non appena ne avessi agganciato lo sguardo. Di solito funziona così, fra me e lui. Ma on adesso: non riesco proprio a capire cosa stia provando, né pensando.
 « Cara, Mavis avrà spiegato la situazione  » si affretta il signor Dragneel.
Solo adesso mi rendo conto di quanta paura stia provando. Se si arrabbiassero con me? Cavolo. Non voglio deluderli. Non voglio che si arrabbino con me, soprattutto pe runa cosa che non ho fatto. Cioè, sì, tecnicamente Loki ed io ci siamo baciati, ma…
 « Gray ci ha spiegato tutto. Ti proteggeremo, Lulu  » . La signora Dragneel accorre verso me, e affonda le sue mani piene di gioielli nelle mie. Sento le sue dita fresche, così piacevoli al tatto. Un tatto che conosco bene, grazie alle numerose carezze che mi ha sempre donato.
Alzo lo sguardo. La studio. Rivolgo a lei e al marito occhiate stralunate.
E mi rendo conto che, da quando sono piccola, sono i genitori migliori che potessi desiderare.
 « Ti proteggeremo. Ci proteggeremo insieme, come abbiamo sempre fatto  » asserisce il signor Dragneel.
 « E tanto per essere chiari, non c’era nemmeno bisogno che Gray ci spiegasse la situazione. Certo, il fatto che ci sia un testimone ti può senz’altro aiutare, ma in ogni caso… non avevamo dubbi. Sapevamo che non avresti mai fatto nulla di illogico  » .
Sto piangendo. Chissà da quanto tempo.
La signora Dragneel mi abbraccia. Nascondo il volto e le lacrime sulla sua spalla. La donna è calda e profumata. Mi concedo di bearmi di quell’abbraccio.
 
A pranzo ci siamo tutti. Abbiamo invitato Cana e il signor Gildarts a pranzo. E anche lady Erza, ovviamente. So che con la sua rete di conoscenze e la sua forza potrà esserci d’aiuto.
Gildarts, Natsu, i suoi genitori, Mavis e Zeref aspettano che i camerieri portino il cibo in tavola. Gray attende in piedi accanto a Natsu.
Erza mi abbraccia, e Cana propone una bella ubriacata per tirarmi su di morale.  « Birra e torta, mi piace come programma  » declama Erza. Zeref sbatte le palpebre giusto un poco, ma non ha nulla da ridire.
 « Facciamo il punto della situazione  » propone Erza. Si siede a tavola con compostezza, e alza il mento con aria di sfida.  « Quell’omuncolo la pagherà, sta tranquilla, lady Lucy  » .
Natsu borbotta qualche verso gutturale, ma non riesco a comprendere cosa abbia detto.
 « Il mio avvocato dice che potremmo provare un’azione legale  » osserva Gildarts. È enorme su quella sedia così confettata.
Scuoto la testa. So che hanno tutti voglia di aiutarmi, di sostenermi. Ma non c’è molto da fare.
Se fossi stata un uomo, sarebbe andata molto diversamente…
Ma sono una donna.
E Loki è un uomo. Che mi ha baciato.
Questo mi costringe a fare una cosa. A sposarlo.
Che io non desiderassi quel bacio poco importa. Sono una donna, non posso soltanto dire: “No, non voglio” e phuf! Ecco esaudita la mia richiesta.
 « La legge prevede soltanto una cosa. Che io lo sposi  » . Alzo lo sguardo, e penso di avere un tono più tetro di quanto io stessa mi aspettassi.
 « Non dire scemenze! Non lo permetteremo mai  » si scalda Cana. Brandisce una bottiglia di vino come se volesse gettarla a terra.
Erza fa passare il dito sul tovagliolo, assorta nelle sue riflessioni.  « Concordo. Questa ipotesi è totalmente da scartare  » .
 « Non è un’ipotesi. È la verità!  » sbotto. Cavolo. Non volevo alzare la voce. Né arrabbiarmi. Ma mi sento così frustrata. E la voce viene fuori più rabbiosa di quanto immaginassi.  « È così che funziona questa stupidissima Inghilterra!  »
Zeref impallidisce.
 « È giusto? No, ovvio che non lo è! Ma non posso farci niente!  » Non voglio. Davvero, con tutto il cuore non voglio. Ma sto gridando.
E a quel punto mi si gela il sangue. O ribolle in maniera effusiva, non saprei.  « È così, allora?  » La voce di Natsu è insolitamente trascinata e flebile. Lui non solleva lo sguardo. Non osa guardarmi. Gli occhi sono chini sul piatto pieno di cibo.  « Ti arrenderai così? Ti arrenderai a un matrimonio con quell’uomo?  »
 « IO…!  » Sono felice di essere seduta, perché altrimenti non so cosa farei. Gli darei uno schiaffo? Scapperei via piangendo? Non lo so. Ma nessuna delle due idee mi piace.  « Parli come se l’idea mi piacesse!  »
 « E allora non lo fare, dannazione!  » Questa volta, anche Natsu sta gridando. Solo allora si decide a guardarmi negli occhi. E sta piangendo.
Fino a quel momento aveva parlato molto poco. Le ultime parole che gli avevo sentito dire erano quasi state quelle pronunciate nel giardino. A proposito, chissà cosa stava per confessarmi. Ma che avesse delle lacrime custodite nelle palpebre non me lo aspettavo proprio.
 « Non ti sposare, dannazione!  » grida ancora. La voce è… implorante? Perché? E perché sta piangendo?
Vedo Gray che si strofina una mano sul viso. Erza perfino lascia il salmone che aveva agguantato con la forchetta.
 « Dobbiamo mantenere la calma  » prova la signora Dragneel. Fa scorrere uno sguardo preoccupato tra il figlio e me.
 « Forse è meglio se non ci facciamo vedere per un po’  » ipotizza Zeref, tentando di mantenere un’atmosfera calma.  « Probabilmente, se noi Dragneel non ci facciamo vedere in giro, tutti si dimenticheranno dello scandalo, e…  »
 « E invece dovrete fare il contrario  » . Erza si passa un tovagliolo sulle labbra, facendo strofinar ei lembi di tessuto con una grazia ineccepibile. Punta lo sguardo su di me, e poi su tutti gli altri componenti della famiglia.  « Che non vi facciate vedere è ciò che si aspettano le malelingue. Ma nessuno, qui, ha fatto qualcosa di sbagliato. Quindi non siete voi che dovete nascondervi. E anzi…  » Prende una pausa. Mi guarda. Annuisce. Una luce tronfia lumeggia sul suo viso scarlatto.  « Dovrete uscire, più spesso e più orgogliosi che mai. Dimostrate che siete fieri di voi  » .
 
È passata una settimana da quando è venuto tutto a galla. I primi giorni sono stati un disastro. Certo, ho deciso di seguire il consiglio della mia amica, lady Erza, ma… Se è facile pensare e architettare un piano, ben diverso è il sopportare gli sguardi di disapprovazione e di sospetto. Certo che i nobili londinesi non hanno di meglio da fare che giudicare, eh.
Ogni volta che sono uscita, in questi giorni, ho sentito sguardi di disapprovazione da parte di vecchi e megere che nemmeno conosco. Una volta ho perfino sentito due uomini adunchi borbottare:  « Che sfacciata, approcciarsi in quel modo impudico con un uomo quasi maritato  » .
Ed è così che mi ricordo di quella persona. Caspita. Come avevo fatto a non pensarci prima? Ero così occupata a sopravvivere in quella situazione che non ci avevo pensato. Natsu sta camminando al mio fianco, e lancia sguardi colmi di rimprovero a ogni vecchio che osa guardarmi male. Io gli strattono il braccio.  « Aries!  » esclamo.
 « Eh?  »
 « Ti ricordi, al ballo di casa Strauss? C’era una donna, con Loki. Lady Aries, si chiamava  » .
Natsu si ferma.  « Quel pervertito sta corteggiando una donna?  »
 « Natsu, ho bisogno di parlarle  » .
 
Un giro molto complesso di giri diplomatici mi porta nella giusta direzione. Per fortuna sono molto amica con lady Erza: lei a sua volta conosce bene lady Strauss, Mirajane, e siccome Aries era una dei suoi invitati le chiede i recapiti. Mirajane acconsente prontamente, e mi dice – Erza ed io siamo andate nel suo matronesco palazzo – che userà tutto il suo potere per risolvere la situazione.
È una donna. Noi tre possiamo contare le une sulle altre. Erza e Mirajane mi capiscono, e so che mi sosterranno.
Meno male che posso contare su questa complicità fra donne.
E così, non molto dopo mi ritrovo appollaiata su quel divano, lady Erza alla mia sinistra e lady Mirajane alla mia destra. Natsu sta occupando una sedia più scomoda di alto. Ha insistito lui per lasciare a noi tre i posti migliori. Tutte e tre occupiamo un divano molto largo e comodo, mentre lady Aries siede su una poltrona posta di fronte a noi. Fa cenno ai suoi domestici e chiede, con una gentilezza sopraffina, di portare del tè.
Non riesco a credere che una ragazza talmente gentile e delicata possa essere finita sotto il giogo di quel pervertito. Ma d’altronde, se Loki avrà saputo fingere di essere una brava persona, tutto può essere stato possibile.
 « Lady Aries, grazie di averci accolte nella sua casa  » . Procedo con i soliti convenevoli, ringraziando la nobildonna. Decido di non prendere l'argomento alla larga e di centrare subito il discorso.  « Che cosa pensi di me, lady Aries?  »
La ragazza mi guarda con candore. In quel momento arrivano i domestici, e porgono a ognuno di noi cinque una tazza di tè.
 « È questo, dunque, il motivo della visita, mia lady? Chiedere il mio punto di vista?  »
 « Certo. Per me è molto importante  » .
 « Cosa dovrei pensare? Che siamo, purtroppo, molto simili. Entrambe vittime di quell’uomo  » .
Un teso silenzio si capovolge nella sala.
 « Io mi fidavo del visconte Loki, e ho accettato con felicità, lo ammetto, con molta felicità il suo corteggiamento. Sapere che ha baciato un’altra donna… Mi perplime più di quanto si possa immaginare  » .
 « Quindi…  » Erza trattiene una smorfia.  « Quindi non credi che sia Lucy la colpevole?  »
 « Non potrei mai. In quanto donna, so bene come funziona questa società nei nostri confronti. E conosco Loki. Credere che lui sia innocente…  » Scuote la testa.   « Speravo che frequentando me potesse diventare una persona migliore… Speravo che il nostro amore potesse migliorarlo…  »
 « Tu hai confidato nel suo alto buono. Non darti colpe  » . Lady Mirajane come sempre, ha un tono vellutato e deliziosamente curato. Le sorride con affetto, come se fossero amiche di lunga data.  « Anzi, penso che sei una persona meravigliosa. Confidare nella bontà della gente è sempre più difficile… nonostante questo, tu lo hai fatto. non è mai sbagliato sperare nel lato buono delle persone  » .
 « Ha tradito te… E si è approfittato di Lucy… Non la passerà liscia  » . Con preoccupazione, vedo la mano di Natsu che si sta chiudendo a pugno.  « Non lo permetterò  » .
Lo guardo con intensità.
Pensandoci, stiamo parlando molto poco negli ultimi giorno. Non capsico cosa gli passi nella testa. Se sia arrabbiato, o triste, o altro. So solo che la comunicazione non è il nostro forte, in questo periodo.
 « Il buon costume vorrebbe che voi due vi sposaste, per “ripulire la macchia”  » continua Aries. Si morde il labbro inferiore.  « Eppure c’è un altor modo…  »
Sobbalzo. Esiste una soluzione? Esiste un modo che mi possa permettere di sottrarmi a  quella situazione?!
 « Q-quale intendi?  » si agita Natsu.
Aries prende un lungo respiro.  « Lady Lucy  » . Mi guarda con intensità.  « Se un uomo si proponesse di sposarti, ignorando la “macchia” di questa situazione: ecco come non saresti costretta a prendere il visconte Loki come tuo marito  » .
 « Ah!  » esclamo.
 « Ah  » . Natsu trascina i pugni lungo le braccia della sedia, e incrocia le braccia al petto.
 
È buio, quella sera. So che sta piovendo. Sono in camera mia. Guardo fuori dall’enorme finestra, per perdere lo sguardo lungo la pioggia che batte contro i vetri. Poi ritorno a concentrami sulla mia camera, come al solito ingombra di mobilio.
Le tappezzerie ai muri sono in stoffa, con decorazioni che attingono al mondo vegetale di colore vivido. È tutto monumentale, in quella stanza, contornato da una solennità che non mi si addice per nulla. Concordo con Natsu, quando si lamenta dell’inutile sfarzo di noi nobili; i cassettoni, il letto a baldacchino, i comodini e persino la toeletta: tutto è imponente, grande, e anche piuttosto scuro. Mi concedo un lungo sospiro, mentre levo gli occhi verso l’alto: il soffitto del letto a baldacchino è affrescato, e i tendaggi preziosi di colore pastello sono ispirati – con una forza che Zeref tanto adora – al barocco europeo.
Indugio sull’idea di coricarmi. Certo, la coltre di lenzuola è invitante, ma sono così tesa in questi giorni che sto faticando molto ad addormentarmi.
Ma accade qualcosa che non mi sarei mai aspettata. D’accordo, so che nella vita posso aspettarmi di tutto, specialmente negli ultimi tempi, con le cose assurde che si stanno avvicendando. Ma non che Erza e Cana piombino nella mia stanza in quel modo. Si scapicollano furiose, convulse, come se una mandria di cavalli fosse piombata nella mia residenza e le stesse inseguendo per tutti i corridoi.
 « Lucy, corri! Dobbiamo andare!  » mi grida Cana.
Allungo il collo verso il corridoio. Bè, nessuna mandria equina in vista.  « Ehm, ciao, anzitutto  » . Non mi sono ancora ripresa dalla sorpresa di saperle in casa mia. Con terrore, mi rendo conto che deve essere successo qualcosa di grave, se quelle due sono piombate in casa mia, senza avvisarmi, senza salutarmi, e mi stanno trascinando via.  « Che è successo?  » mi allarmo.
Erza mi getta addosso il cappotto e mi strattona per il polso.  « Non ci volevo credere. Forse, potrebbe non essere così… Li ha visti Cobra, l’amico di Racer, sai, il maggiordomo di Gerard  » .
 « Gerard sarebbe… Ah! Il visconte Fernandez, quello che ti sta corteggiando  » .
 « Comunque, questo Cobra sarebbe un ubriacone. È andato in una locanda, e… Li ha visti. Sotto il ponte  » .
 « Ha visto chi?  »
Cana si blocca.  « Erza, forse non è una buona idea. Dopotutto, avranno finito di… litigare, ormai  » .
 « D’accordo, ma conosciamo Lucy!  » Erza mi rivolge uno sguardo poreccipauto.  « Non accetterebbe che Natsu si macchi di crimini, o corra dei pericoli, per lei. Non è il tipo di donna a cui piace che degli uomini litighino per lei  » .
 « Già, dopotutto Erza ed io siamo concordi su quanto tu sia perdutamente innamorata di quel testone…  » mi avvisa Cana.
E a quel punto ho seriamente paura. Un tuffo al cuore mi paralizza. Pericolo? Crimini?!  « Che diavolo è successo a Natsu?  »
 « Lucy, lui… Ha incontrato Loki. Cobra dice che era furibondo, e…  »
Non c’è bisogno che finisca la frase. Conosco Natsu.
In realtà, avevo paura che accadesse sin dal primo istante.
E in questo momento capisco perché Erza e Cana mi stanno guardando con tutta questa preoccupazione, e perché vogliano trascinarmi lì.
Di sicuro, Natsu avrà già picchiato Loki quando sarò arrivata. Spero solo di arrivare in tempo per fermarlo prima che la situazione possa precipitare.



 
   
 
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