- La luna è bellissima stasera, non trovi Simon?
- Già. Se guardiamo Copernico e gli studi compiuti sugli astri, in sintesi è solo un corpo di roccia che riflette la nostra luce; a seconda dell'angolazione e del grado di visibilità poi, possiamo distinguere più o meno la forma, le dimensioni, i crateri...
- Grazie tante, Simon! - disse Jeanette imbronciata, poggiando il mento sulle mani.
- Non capisco... Ho detto qualcosa di male?
- Nooo, hai solo annullato il momento magico di questa bella serata... Che vuoi che sia?!
Grattandosi la nuca imbarazzato, Simon capì di essere stato effettivamente inopportuno. Jeanette era pur sempre una ragazza, era normale che fosse sensibile al fascino di certe cose, peccato che lui invece concepisse natura e cosmo quasi esclusivamente sul piano scientifico.
- Jeanette, mi dispiace!
- Lascia perdere! Hai qualche altra perla scientifica da condividere, o mi accompagni subito a casa?
- Non fare così, ti ho detto che mi dispiace!
- Anche a me dispiace Simon, perché non hai posto per nient'altro oltre alla tua intelligenza!
- Ma non è vero!
- Sì invece, e lo dimostra il fatto che non ti stupisce nulla: per ogni cosa hai sempre una spiegazione, anche la più affascinante non ti dice più di tanto... Non credo che tu sappia cosa voglia dire essere romantici, Simon!
Inghiottendo a fatica, Simon sentì che la sua testa era diventata vuota come quella di suo fratello Alvin. Tutta la sua intelligenza sembrava svanita nel nulla e senza si sentiva del tutto inerme.
Poi però accadde qualcosa.
Per la prima volta in vita sua, Simon Seville decise di mettere da parte la sua logica intellettuale e di ascoltare invece quel piccolo cuoricino rosso che batteva nel suo petto.
- Jeanette, io... Voglio dirti una cosa!
- Cosa?
Il cuore di Simon batteva così forte che avrebbe potuto suonarlo al posto della batteria. Non si era mai sentito così emozionato, neppure al suo primo concerto rock, ma era deciso ad andare fino in fondo. Quello che stava per dire era ciò che pensava dal giorno in cui aveva visto Jeanette per la prima volta: una sensazione così intensa, meravigliosa e travolgente che, pur avendo a disposizione tutto il sapere del mondo, non era sicuro di riuscire a esprimere, ma doveva provarci.
- Ci sono tante cose belle nella mia vita: la casa di Dave, dove io e gli altri siamo uniti come una famiglia; la prima volta in cui ho guardato attraverso un telescopio, e quasi mi sembrava di poter toccare le stelle con la mano; il rock e i concerti, con gli applausi e l'affetto del pubblico; i calcoli e le equazioni esponenziali al decimo livello di potenza, senza alcun margine di errore... Ma quando sono con te, la gioia che provo è più grande di tutte queste cose messe insieme!
- Oh Simon, questa è la cosa più bella e romantica che potessi dirmi! - disse Jeanette commossa.
I due si scambiarono un tenerissimo bacio sotto la luna, proprio mentre una scia luminosa attraversava il cielo.
- Guarda Simon, una stella cadente! - esclamò Jeanette eccitata. - Dobbiamo esprimere un desiderio!
- Il mio si è già avverato - disse lui abbracciandola.