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Autore: fennec    01/01/2024    0 recensioni
Questo è quello che Steve Harrington, eroe ferito, amico fraterno, amante respinto, giovane in eterno, lascia a chi lo ha conosciuto, alla sua vera famiglia.
Il tempo non sente se gli chiedi di aspettare.
È la mia prima fanfiction su Stranger Things, spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dustin Henderson, Nancy Wheeler, Robin Buckley, Steve Harrington
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per Undi
 


 
Casa Harrington, ottobre 1973
 

- E ora attento, querido, il segreto di una buona quesadilla è l’impasto della tortilla, deve avere… come dite voi in inglese? El grosor… lo spessore giusto. Capito? -
Un bambino di sette anni, dai folti capelli castani, annuì deciso, le mani impastate di farina e la lingua stretta tra i denti per la concentrazione.
Se suo padre avesse saputo che Maria, la sua tata, gli insegnava a cucinare messicano e a lavorare a maglia, l’avrebbe licenziata all’istante, ma questo era uno dei segreti che Steve custodiva con scrupolosa attenzione e nessuno avrebbe mai potuto estorcergli quanto si divertiva a dosare salse e mescolare ingredienti. Era un segreto tra lui e Maria e per loro due soltanto.
 
Purtroppo non poté apprendere tutti i segreti di cucina che la sua tata avrebbe voluto insegnargli, quando ebbe undici anni i suoi genitori ritennero che era sufficientemente grande per badare a se stesso: Maria, su richiesta, gli insegnò a malincuore a fare il bucato e ad occuparsi di altre piccole cose e, con le lacrime agli occhi per gli undici anni trascorsi insieme e un futuro che l’avrebbe visto crescere senza amore, fu costretta a dirgli addio.
A Steve mancò terribilmente e, dopo che il suo tentativo di andarla a trovare scappando di nascosto in bici finì in modo disastroso, non la vide più. Ma serbò gelosamente nel cuore i suoi consigli e le sue dolci parole che, come un tesoro prezioso, avevano illuminato un’infanzia altrimenti destinata alla solitudine e alla mancanza di affetto.
Fu per la voglia di mettere a frutto i suoi insegnamenti che non esitò quando la signora Henderson o meglio Claudia, come gli era stato chiesto di chiamarla, lo invitò a trascorrere con loro il giorno del Ringraziamento: preparò uno sformato di patate e della salsa gravy e questo bastò per destinarlo all’eterna lode da parte della madre di Dustin.
- Vedi, Dustin? È così che si fa: quando non cucinerò più per te, come farai? Non vorrai mica vivere di cibi precotti e confezioni di schifezze! -
Del resto Maria glielo aveva detto: “Le donne sono conquistate dagli uomini che sanno cucinare, querido. Un uomo attraente invecchiando non lo sarà più, ma un bravo cuoco rimarrà tale per tutta la vita e poche cose sono travolgenti come il peccato di gola.”
Un po’ per quello, un po’ perché, ad essere sinceri, non aveva una grande concorrenza (Nancy aveva molte doti, ma saper cucinare non era tra queste e Robin… beh, aveva il potere di bruciare due uova soltanto guardandole), ben presto si diffuse la voce che se la cavava bene ai fornelli.
Fu così che non fu troppo sorpreso quando un pomeriggio sentì squillare il telefono: era Undici e aveva bisogno del suo aiuto in cucina, era il compleanno di Hopper e voleva preparargli una torta, ma le sue conoscenze non andavano oltre la perfetta cottura degli Eggo e il corretto abbrustolimento dei marshmallow.
Avrebbe dovuto essere una cosa semplice: una torta al cioccolato, niente di straordinario, ma la ragazza aveva l’imbarazzante capacità di rovesciare l’irrovesciabile e di trasformare la cucina in un campo di battaglia. Pensare che la salvezza del mondo dipendesse da lei aveva dell’incredibile. Tuttavia Steve non si perse d’animo, si rimboccò le maniche, si armò di santa pazienza e, dopo due interminabili ore di imprecazioni trattenute a stento, schizzi di cioccolata che arrivavano al soffitto e scuse contrite da parte di Undici, la torta era pronta, sana e salva sulla tavola apparecchiata per l’occasione.
La ragazza insistette perché rimanesse a cena con loro, un po’ per scusarsi per i disastri combinati, un po’ perché potesse raccogliere i complimenti del festeggiato per quello che era riuscito a cucinare nonostante i suoi sforzi di aiutarlo, un po’ perché l’idea di Steve che se ne tornava a casa per consumare una cena solitaria nel desolante silenzio di villa Harrington non le piaceva proprio per niente. Alla fine il ragazzo, anche se con un po’ di imbarazzo, accettò l’invito e la serata si rivelò essere stranamente piacevole.
Fu per questo e per le successive richieste d’aiuto in occasione del compleanno di Mike o di ricorrenze simili che Steve non ebbe dubbi su cosa avrebbe potuto lasciare a Undici se le cose non fossero andate come avrebbe sperato che andassero.
Un libro di ricette.
O quello che più gli poteva assomigliare. Appunti, così si potevano definire.
Tutto quello che si ricordava degli insegnamenti di Maria con l’aggiunta di quello che aveva potuto imparare negli anni di sperimentazioni di “cucina fai da te” che lo avevano accompagnato dalla prima preadolescenza fino alle soglie dell’età adulta.
Poteva sembrare strano, coraggioso perfino, conoscendo le abilità culinarie di Undici, ma Steve era sicuro che la ragazza lo avrebbe apprezzato e Dio solo sapeva quanto le abitudini alimentari sue e di Hopper necessitassero di un drastico quanto salutare cambiamento. Dopo tutto, un buon piatto poteva fare miracoli e Undici aveva i super poteri… cosa avrebbe fatto qualche ingrediente rovesciato o bruciacchiato in più?
Rilegò alla bell’e meglio quei fogli volanti e scrisse sulla copertina improvvisata:

Per UNDI,
Spero che questi appunti possano servirti, a me hanno salvato la vita da quando avevo undici anni… Spero che qui tu possa trovare qualcosa di utile e di buono. Ricorda: non si può vivere solo di Eggo!
Il tuo salvatore di pasti,
Steve
 
Non ci è dato sapere quante uova furono carbonizzate, né quanti mestoli presero fuoco, ma una cosa è certa: Undici si servì con religiosa cura di quegli appunti di “cucina fai da te” e, nonostante all’inizio fosse stato molto difficile non ripiegare sulla scatola di Eggo, poté affermare con fierezza, anche se a spese di qualche dito ustionato, di aver ampliato le proprie abilità culinarie.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice
Buon anno, fan del Sottosopra!
Sarò sincera: per questo capitolo mi hanno ispirato le numerose fanfiction di AO3 in cui Steve è un cuoco provetto o qualcosa del genere. In particolare, ne ricordo una in cui aiuta Undici a preparare un dolce… citerei con piacere anche titolo e autore/autrice, ma non me lo ricordo assolutamente e non ho modo di recuperarlo. Quindi si può dire che mi sono limitata a scegliere gli ingredienti, mescolare il tutto, condirlo a mio gusto personale e… voilà, un capitolo per l’anno nuovo appena sfornato (il capitolo, s’intende… o forse entrambi?).
Come sempre, spero che questo aggiornamento vi piaccia e, come sempre, sarò contentissima di leggere un commentino di qualsiasi tipo, positivo o negativo che sia!
Ancora tanti auguri e speriamo che il 2024 ci porti la quinta stagione, anche se temo che sia sempre più improbabile, sob!
Alla prossima,
fennec
ps: come Undici sono un po’ in disastro in cucina e non so niente di quesadilla (a parte che adoro mangiare messicano), quindi non datemi la colpa per eventuali fallimenti culinari!
  
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