Da un po' di tempo Ryo si comportava in modo strano: mangiava pochissimo, usciva senza dire niente e, cosa ancora più strana, accettava lavori con clienti uomini.
Quando Kaori lo raccontò a Saeko e Reika, a quest'ultima per poco non andò il caffè di traverso.
- Sembra grave! - commentò Saeko.
- Siamo sicuri che non sia malato? - chiese Reika.
- Non credo, a me sembra sano come un pesce - disse Kaori. - Solo non capisco perché si comporta così.
Umibozu sbatté sul tavolo un vassoio con dell’altro caffè, facendole trasalire.
- Umibozu, tu cosa pensi che abbia Ryo? - chiese Kaori.
- In realtà non vedo dove sia il problema se Ryo si mette a lavorare seriamente ogni tanto!
Dato che nessuno sapeva darle una risposta, Kaori si mise a pedinare Ryo di nascosto.
Sembrava lo stesso Ryo di sempre, ma stranamente non cercava di abbordare le ragazze che gli passavano accanto.
- I casi sono due: o ha battuto la testa o è malato come dice Reika - disse Kaori.
A un certo punto Ryo entrò nel palazzo centrale di Tokyo.
Saliva sempre sul tetto di quell'edificio quando aveva bisogno di riflettere o di stare da solo.
Anche Kaori entrò e Ryo la sorprese con una pacca sulla spalla.
- Ciao Kaori, ti sei messa a giocare al detective?
- Che spiritoso! Sono settimane che ti comporti in modo strano, mi vuoi spiegare che ti è preso?!
Ryo si fece serio in volto, mise le mani in tasca e cominciò a salire le scale che portavano al tetto.
Kaori lo seguì strillando e imprecando perché lui si ostinava a ignorarla.
Quando raggiunsero il tetto, era appena sceso il tramonto e la città vista da lì era davvero bellissima.
Ryo tirò fuori dalla tasca una scatolina e la diede a Kaori.
Lei l’aprì e trovò una collana d'argento con una pietra rossa, come l’anello che Hideyuki le aveva regalato prima di morire.
- È stato difficile trovare la pietra giusta - disse Ryo con un dolce sorriso. - Ci tenevo a regalartela per il nostro anniversario.
- Anniversario? - mormorò Kaori.
- Sì, oggi sono quattro anni che siamo soci. Te ne sei dimenticata?
Allora Kaori capì che Ryo si era comportato in modo strano per guadagnare abbastanza soldi per comprarle quella collana.
Si sentì davvero in colpa per avergli detto tutte quelle cattiverie mentre salivano le scale.
Ma lui prese la collana e la aiutò a metterla.
- Buon anniversario, socia.
Si guardarono negli occhi in silenzio, poi rimasero per un po' a guardare lo splendido panorama sotto di loro.