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Autore: Nezu    18/09/2009    2 recensioni
Fan fiction scritta come fuori concorso del Fan Fictions Contest - Summer Edition del PDO, a cui non ho potuto partecipare per il semplice fatto che ero una dei giudici xD Come da regola del contest (che vietava le coppie canon e quelle troppo gettonate dal fandom) mi sono lanciata su questa nuova coppia, la Spirit/Medusa. Il risultato non mi soddisfa più di tanto, ma come primo tentativo non è neanche così male; Spirit scopre di essere stato tradito da Medusa, la donna per cui aveva lasciato moglie e figlia. Può presentare un leggero OOC, anche se ho cercato di evitarlo, ma insomma, uno Spirit serio sembra in ogni caso OOC xD
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Kuroi the black
Titolo: La prima pietra
Anime: Soul Eater
Tema: Tradimento
Personaggi: Spirit, Stein, Medusa
Rating: giallo
Genere: introspettivo
Avvertimenti: One-shot, leggero OOC
Descrizione: Basata sulla coppia Spirit/Medusa, riflessione della buki riguardo la sua vita e il tradimento giocatogli dalla strega.

Se non ci fosse stato Stein, credo che l'avrei ammazzata subito, da solo.
Ammazzata dopo aver fatto esplodere tutta la mia rabbia, la mia incredulità, il mio orgoglio ferito, la mia fiducia tradita.
Ho lasciato che la mia famiglia si sbriciolasse per seguire una come lei, la mia famiglia, la cosa più importante che io abbia mai avuto, l'unica cosa giusta che ho fatto durante la mia vita.
Mia moglie se n'è andata, con la sua solita frase di commiserazione: "Sei una brava persona, ma non posso restare con un uomo così inaffidabile". Mi sono comportato da idiota, ma non ci posso fare nulla, è la mia natura.
Correre dietro ai primi tacchi a spillo o alla prima gonnella che incontro è un istinto irrefrenabile. E tutte le mie gaffe, i casini che combino, tutte le volte che faccio la figura dell'idiota... credevo di essermi abituato.
Sono tutti avvenimenti strettamente legati al mio carattere, è da quando sono nato che accadono e mi ero abituato a ritenerli come parte integrante del mio modo di vivere.
Non riesco a fare la persona seria, non sono una persona seria e mi va bene così, ma Maka non è d'accordo, anche lei, come sua madre se non di più, mi disprezza.
Ma preferivo non farci caso e continuare a volerle bene come un padre, seppur il peggior padre che sia mai esistito: pensavo che sarebbe diventato parte della mia routine quotidiana e non ci avrei più pensato o sofferto.
E avevo trovato lei, una delle tante con cui ci avevo provato.
Sembrava gentile, sembrava capirmi senza problemi.
Sembrava...
"Tu non sei e non sei mai stato niente per me"
Era appena un bisbiglio, udibile solo da me mentre affondavo nella sua carne, Stein troppo concentrato sul combattimento per accorgersene.
"Medusa..."
Possibile che mi fossi innamorato di lei?
Di una donna crudele, senza scrupoli, doppio giochista e manipolatrice?
Una donna che usa senza rimorsi suo figlio in quel modo, trattandolo come un giocattolo, un burattino?
Possibile che io mi fossi innamorato di una donna così?
Sembrava così simile a me e invece è l'opposto.
< Medusa!!!>
Non mi ero neanche accorto di averla uccisa, preso com'ero dal mio risentimento e dalla mia rabbia; Stein mi ha utilizzato bene, così bene da riuscire a porre fine alla sua disgustosa esistenza.
Ma è stato tutto troppo veloce, neanche il tempo di urlarle a pieni polmoni tutto il mio odio verso di lei, verso il suo tradimento.
Ecco, forse questa era l'unica cosa che avevamo in comune: il tradire.
Ho tradito ripetutamente mia moglie, mia figlia, tutte loro, le persone più importanti della mia vita. Mentre Medusa ha tradito semplicemente me, un disgraziato che per lei non valeva nulla.
Ho come la sensazione che, tra i due, sia io da biasimare.
Può un traditore come me incolpare qualcuno che si è comportato esattamente come me?
Chi è senza peccato scagli la prima pietra, dicono.
< Sempai - la voce di Stein era così distante... - Sempai, dobbiamo raggiungere Maka, Kid e Black Star. Il Kishin ormai si è risvegliato.>
Lo sapevo, in quel momento dovevo tornare da Maka, da mia figlia, probabilmente giusto in tempo per farmi uccidere da un suo sguardo carico d'odio e crollare sotto i sensi di colpa.
Chi è senza peccato... Medusa... Dio ti maledica e, se gli avanza tempo, maledica anche me.

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< Spirit-kun, tutto ok?>
Mi volto verso Shinigami-sama e annuisco.
< Tutto bene, Shinigami-sama... sono solo... - faccio una pausa - preoccupato per le condizioni di Stein.>
Bugia.
Mi meraviglio di come mi sia abituato a mentire agli altri.
Pensavo ad altro, pensavo che non dovevo pensarci.
Pensavo che riflettere sulla mia vita non l'avrebbe cambiata, pensavo che però, se utilizzassi di più i miei neuroni, potrei evitare un sacco di sbagli.
E pensavo che, tanto, non cambierebbe nulla.
< Shinigami-sama!>
Maka entra di corsa seguita da Soul, ma appena mi vede il suo sguardo cambia.
Non riesco a non essere felice di rivederla, assomiglia sempre di più a sua madre.
< Shinigami-sama! - riprende mia figlia - Missione compiuta, è andato tutto bene.>
< Oh, great!> esclama il preside battendo le mani.
Sorrido nel vederla così soddisfatta, ma di colpo mi si gela il sangue nelle vene: un flash, il volto di Medusa, la sua espressione, il sorriso che grida "Tu sei come me. Uguale.".
Maka si allontana assieme alla sua buki, io resto accanto a Shinigami-sama: non mi sento molto bene, quel flash non ci voleva, mi ha ormai rovinato la giornata.
< Spirit-kun, c'è una cosa di cui ti vorrei parlare.>
< Mi dica, Shinigami-sama.>
< Riguarda Medusa.>
Resto in silenzio.
Non voglio che mi faccia domande, non voglio pensare al passato. Voglio dimenticarmi di tutto quello che ho fatto con lei e per lei, voglio solo pensare al futuro e a come rimediare i miei sbagli.
Tutto qui, voglio ricominciare.
< Sembra che sia ancora viva.>
< COSA?!>
Sono spiazzato.
E' viva, è davvero viva.
< Sei molto sorpreso, vedo...> continua lui.
< Non me l'aspettavo... ma possiamo occuparcene io e Stein, questa volta non falliremo.>
< Ogni cosa a suo tempo, Spirit-kun. Per ora ci limiteremo ad osservarla.>
Questa è l'occasione che aspettavo da quando l'ho uccisa.
Questa è l'occasione di trovarmela di nuovo davanti e poterle dire chiaramente che io e lei non siamo uguali, perché io ormai ho deciso: ricomincio da capo.
   
 
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