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Autore: Marlena_Libby    11/02/2024    2 recensioni
La principessa Patience salva il suo regno con le bugie
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando si parla di una principessa, le qualità che si presume debba avere sono grazia, beltà, dolcezza, melodiosità, armonia, purezza, bontà...
E se vi dicessi che la principessa protagonista di questa storia è amata e ricordata dagli abitanti del suo regno per essere una bugiarda incallita?
Sua Altezza Patience era giovane e di bell'aspetto come la maggior parte delle principesse, ma soprattutto riusciva a raccontare frottole come nessun altro.
Ogni bugia che creava era un piccolo capolavoro.
La gente ci cascava in pieno, tanto le studiava fin nei minimi particolari.
Ma non dovete pensare a Patience come a una bugiarda cattiva.
Era una ragazza vivace e simpatica, piena di buoni sentimenti verso il prossimo, e le bugie che raccontava erano sempre a fin di bene.
Per esempio, quando il re suo padre si trovava in imbarazzo ad ascolare le vanterie dei suoi amici, Patience era bravissima a convincere chiunque che suo padre non era da meno degli altri nei duelli, nei tornei, nell'equitazione e nella caccia.
- E dove sarebbero i trofei di tuo padre? - le domandava qualcuno.
- In giro ovviamente! - rispondeva lei con sicurezza. - Stando ammucchiati nel palazzo prenderebbero polvere, e poi mio padre è così generoso che la maggior parte li dona sempre in beneficenza!
E quando la regina non se la sentiva proprio di ascoltare i pettegolezzi delle sue amiche, Patience era abilissima ad intrattenerle con il resoconto di viaggi immaginari o imprese incredibili in giro per il mondo.
- Davvero tua madre ha scalato da sola una montagna?
- Ma naturalmente! - rispondeva Patience convincente. - Figuratevi che, ogni volta che le torri hanno bisogno di qualche restauro, è la mamma che si arrampica su quelle più alte per dirigere gli artigiani!
Così ogni volta che qualcuno era in difficoltà, Patience risolveva sempre ogni problema con l'astuzia, la prontezza di spirito e la sua grande immaginazione.
Un giorno le sentinelle annunciarono l'arrivo di Birbo il Terribile e dei mille criminali al suo seguito, la gente si spaventò e si barricò in casa.
Nessuno poteva competere con quei malfattori, i soldati del regno erano troppo pochi e la banda di Birbo era composta da uomini feroci e spietati.
Ovviamente Patience non aveva intenzione di lasciare il suo regno in mano a quei malfattori, così elaborò un piano e coinvolse tutti gli abitanti.
Prima di tutto indossò un cappotto, un cappello e una lunga barba finta, poi ordinò a tutti di disegnarsi sulla faccia tanti pallini rossi e di gemere ad alta voce come se avessero la febbre.
Quando Birbo e i suoi uomini giunsero alle mura della città, si stupirono di non trovare nemmeno una guardia e ancora di più quando arrivò uno strano individuo barbuto.
- Cosa ci fate qui? - domandò Patience con voce roca. - Non sapete che questo regno è affetto da una micidiale epidemia di bubboballacitosi? È la peggior malattia che abbia mai visto in tutta la mia carriera di medico!
Birbo aggrottò la fronte dubbioso, scese dal cavallo e puntò la spada contro l'individuo.
- Così tu saresti un medico?
- Giù il pungiglione, giovanotto! - disse Patience offesa scostando la lama e puntando l'indice sul petto di Birbo. - Il contagio si sta diffondendo rapidamente ed è mio preciso dovere impedire a chiunque di rischiare la vita! Voi non avete idea di quanto possa essere terribile la bubboballacitosi, specialmente se si è vaccinati!
Birbo e i suoi uomini cominciavano a preoccuparsi, segno che la messinscena stava funzionando.
- Solo un idiota caricherebbe a testa bassa un focolaio di bubboballacitosi! Ecco, guardate voi stessi come soffre la gente per questa terribile malattia!
Come d'accordo, gli abitanti truccati apparvero sulle vie della città lamentandosi per il dolore.
La vista delle macchie rosse sui loro volti inorridì Birbo e i suoi uomini.
- Signore onnipotente, abbi pietà!
- Risparmiaci questo dolore!
- È atroce!
- Ai vaccinati è andata ancora peggio! - disse Patience. - Non c'è scampo contro la bubboballacitosi, uccide senza pietà!
- Capo, sai che ti dico? - disse uno degli uomini di Birbo. - Le razzie puoi anche fartele da solo! Addio!
I banditi girarono i cavalli e corsero via.
- Ehi, aspettatemi! - gridò Birbo seguendoli.
Patience si tolse il travestimento e fu portata in trionfo dagli abitanti, che non la smettevano più di ringraziarla per averli salvati.
Questa storia dimostra che anche le bugie possono essere usate a fin di bene, ma non ve ne approfittate, vi raccomando!
   
 
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