Con la sconfitta di Cell, era tornata la pace.
Vegeta era cambiato notevolmente.
Il combattimento con l'androide aveva inciso profondamente su di lui.
Se prima aveva dovuto ammettere la superiorità di Kakaroth, censurando il suo orgoglio davanti alla realtà dei fatti, sentirsi inferiore a quel mezzosangue di suo figlio era stato un colpo definitivo per il suo spirito di combattente.
Tornato a casa, Vegeta ripose la sua uniforme da combattimento nella Gravity Room, deciso a non macchiarla mai più di vergogna.
Un suo suddito e un ragazzino si erano dimostrati più forti di lui, il Principe dei Saiyan.
- Io non combatterò mai più! - disse Vegeta ricacciando indietro le lacrime.
Gohan era riuscito a trovare la forza di annientare Cell prima e dopo aver perso suo padre, invece lui non era riuscito neanche a fargli il solletico.
Nemmeno la morte di Trunks gli aveva dato la forza sufficiente.
Si sentiva indegno, sia come padre che come Saiyan.
Tutti i combattimenti e gli allenamenti che aveva sostenuto erano stati inutili.
Aveva capito di non essere abbastanza forte.
Ormai non aveva più ragioni per combattere.
Decise quindi di rinnegare il suo passato.
Chiuse la Gravity Room e sbriciolò la chiave magnetica nella mano.

Bulma fu la prima ad accorgersi del cambiamento di Vegeta.
Da quando aveva smesso di allenarsi, era diventato molto più umano e preferiva passare il tempo con lei e Trunks.
A Trunks non piaceva la carrozzina gravitazionale progettata da sua madre, così Vegeta era solito tenerlo in braccio per farlo addormentare.
Bulma era felicissima.
Non avrebbe mai immaginato che quello scorbutico di Vegeta potesse mostrare anche un lato paterno e sensibile.
Un giorno i due stavano passeggiando nel parco nei pressi della Capsule Corporation, con Trunks che dormiva in braccio al padre.
- Vegeta? - lo chiamò Bulma.
Ma lui non rispose.
- Guarda che sto parlando con te, cafone!
- Abbassa la voce stupida, Trunks sta dormendo! - disse Vegeta mettendo il bambino nella carrozzina.
Bulma batté il piede a terra, stizzita.
- Per caso hai voglia di litigare? - domandò lui calmo.
- Magari, così almeno avremmo un dialogo! Ti rendi conto che, da quanto Trunks è nato, non ci parliamo più?
- Per forza, dici solo cavolate!
- COSA?!
- Modera il tono femmina, ho ucciso esseri insignificanti per molto meno!
Bulma gli diede un sonoro schiaffo sulla guancia e Vegeta si stupì della sua incapacità di reagire.
Cosa gli stava succedendo?
Perché Bulma era in grado di farlo tacere con tanta facilità?
Perché i suoi schiaffi bruciavano più di un cannone energetico a piena potenza?
- Non ti azzardare a minacciarmi, brutto scimmione maleducato che non sei altro! - disse Bulma furiosa. - Sono quasi due anni che stiamo insieme e abbiamo anche un figlio. Non pensi sia ora di assumerti le tue responsabilità?
- Ma di che diavolo stai parlando?
- Parole come "famiglia" e "matrimonio" ti sono sconosciute?
Vegeta sgranò gli occhi, incredulo.
- Che hai detto?!
- Non fare l'ingenuo, hai capito benissimo! Voglio crescere Trunks con una base solida!
Ora Vegeta cominciava a capire.
- Non starai dicendo sul serio!
- Oh sì, invece! - disse Bulma. - Non sono una valvola di sfogo sessuale, ma una donna innamorata e da te pretendo il dovuto rispetto!
- Ma...
- Voglio che tu mi sposi Vegeta, non accetto scuse!
Vegeta non era disposto a tollerare oltre.
- Apri bene le orecchie, donna: io non prendo ordini da nessuno, tantomeno da te, quindi la mia risposta è...
Bulma assunse un'espressione ancora più feroce e spaventosa di quella di Vegeta.
- Allora?!
- Ecco, io... Sì, ti sposo!

Qualche mese dopo, il lieto evento venne celebrato nella chiesa di Satan City.
Bulma aveva invitato tutti gli amici e aveva obbligato Vegeta a indossare l'abito nuziale senza fare obiezioni.
Durante la cerimonia, il Saiyan continuava a chiedersi il perché di tutto ciò.
Ormai era più di un'ora che se ne stava inginocchiato davanti all'altare, la cravatta gli stringeva ed era costretto ad ascoltare le sciocchezze del prete.
- Vuoi tu, Principe Vegeta, prendere la qui presente Bulma Brief come tua legittima sposa?
- Piantala con le domande idiote, vecchio! - disse Vegeta afferrando il sacerdote per il bavero. - Sbrigati, se non vuoi che ti seppellisca sotto le macerie di questa baracca!
- VEGETA, LASCIA STARE IL PRETE!!! - gridò Bulma dandogli un pugno in testa.
Anche se non aveva sentito alcun dolore, Vegeta mise giù il sacerdote.
- Per favore, lo scusi, è solo nervoso! - disse Bulma mortificata.
- Sì, capisco... Vi dichiaro marito e moglie, addio! - disse il prete correndo via.
- Viva gli sposi! - gridarono gli invitati.
Le campane suonarono a festa e i due sposi uscirono dalla chiesa tenendosi per mano.
Vegeta era rosso in viso per l'imbarazzo, mentre Bulma era raggiante di gioia.
- Andiamo, non fare quella faccia! - sussurrò lei all'orecchio del marito. - Ti ho preparato delle attrezzature nuovissime come regalo di nozze, così potrai allenarti e diventare ancora più forte di Goku!
- Perché? Sai bene che non combatto più! - disse Vegeta stupito.
- Sono tua moglie, sciocchino! - disse lei sfiorandogli la guancia con un bacio. - So bene come sei fatto, non puoi vivere senza combattimenti! E ti amo anche per questo!
Vegeta arrossì ancora di più.