Fumetti/Cartoni americani > Alvin Superstar
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Autore: Marlena_Libby    21/02/2024    2 recensioni
Alvin e Brittany litigano per l'ennesima volta
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alvin, Brittanny, Simon, Teodore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Chiedimi scusa immediatamente!
- Te lo sogni!
- Ti ho detto di scusarti, brutto villano che non sei altro!
- Non chiedere mai scusa ad una bisbetica petulante come te!
- Piccolo arrogante!
- Viziata e antipatica!
- Prepotente e strafottente!
- Montata e stonata!
- Basta, questo è troppo!
Offesa come non mai, Brittany decise di troncare una volta per tutte ogni rapporto con quello spocchioso di Alvin.
- Quella è la porta, Alvin! - disse gelida, voltandogli le spalle.
- Lo so benissimo! Addio, Brittany! - disse Alvin uscendo.
I loro litigi erano così frequenti che ormai non facevano più parlare nemmeno i giornali, e cinque minuti dopo non ricordavano più nemmeno il motivo della discussione.
Si trattava sicuramente di una stupidaggine, ma erano così testardi e orgogliosi che non l'avrebbero mai ammesso.
Quando Alvin tornò a casa, Simon e Theodore capirono cos'era successo dalla sua espressione.
- Ragazzi, stavolta l'ho combinata grossa!
- Alvin, puoi passarmi quella chiave? - chiese Simon con noncuranza continuando a lavorare sulla sua invenzione.
- Il mio cuore è a pezzi!
- Alvin, puoi controllare se c'è abbastanza sale? - chiese Theodore dandogli un mestolo della zuppa che stava preparando.
- Grazie per la vostra compassione! - disse Alvin arrabbiato. - Che bei fratelli che mi ritrovo!
- Alvin, non vorrei sembrarti noioso, ma il tutto si riassume in una formula semplicissima: hai litigato con Brittany e vuoi chiederle scusa? - chiese Simon.
- Sì...
- Benissimo Theodore, il solito!
- Ecco qui fratellone, appena colti - disse Theodore dando ad Alvin un mazzo di fiori.
- Non c'è altro modo, vero? - sospirò Alvin rassegnato.
Pe tutta risposta, i due tornarono alle loro occupazioni.




Intanto anche Brittany era triste.
Mai e poi mai avrebbe perdonato Alvin, a meno che lui non si fosse scusato, e aveva paura che si fosse stufato di lei.
Infatti, quando il campanello suonò, pensò che fosse lui che voleva mettere fine alla loro storia.
Invece, quando aprì la porta, Alvin le diede il mazzo di fiori, si inginocchiò e recitò una poesia...

A te, che d'Afrodite sei sola rivale,
Brittany tesoro, passion celestiale;
in ginocchio ti chiedo umilmente perdono,
morendo altrimenti, più vivo non sono;
di te non son degno, non merito tanto,
ma amor ha deciso legarmi al tuo canto;
sei tutto, sei il sole, l'aurora e il tramonto,
e io sono solo un patetico tonto;
ti prego, t'imploro, un pazzo sono stato,
e tutto a te offro a indennità del mio peccato;
comanda amore mio, comanda e obbedirò,
giacché al cuore tuo per sempre dirigerò!


- Oh, Alvin! - disse Brittany commossa annusando i fiori.
Non era né la prima né l'ultima volta che litigavano, ma era sempre bello fare pace.
Tutti sanno che, per quanto grigia baruffa si scateni all'orizzonte, un tenue vento rosato reca con sé il vero profumo dell'amore.
   
 
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