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Autore: LaReginaDiCuori    26/02/2024    0 recensioni
In quel momento il più grande avrebbe tanto voluto avere il potere di leggere nella mente, così da capire che cosa stesse pensando, che cosa stava provando e poterlo in qualche modo aiutare ma purtroppo i poteri non esistono e l’unico modo per sapere che cosa aveva il più piccolo era aspettare qualsiasi cosa, da parte sua e stranamente quel qualcosa, arrivò.
" Fratello … "
Mormorò il più piccolo e il più grande si raddrizzò a sentire, quella semplice parola pronto a tutto quanto.
[ 538 - Flashfic ed è una storia breve, se non ti piacciono questo genere di storie, non leggerla ]
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ackles osservò con fare preoccupato l’amico che con gli occhi vitrei, osservava il paesaggio fuori dalla finestra appoggiato con il braccio, sul muro dell’hotel che li stava ospitando.

Non l’aveva mai visto in quella maniera e non riusciva a capire, che cosa avesse.

Un minuto prima era il suo piccolo e pasticcione Jared di sempre e il minuto dopo, eccolo lì … Sembrava tutta un’altra persona, sembrava quasi giù di morale, sembrava quasi assente ma Genevieve lo aveva avvertito per telefono.

Gli aveva detto espressamente di tenerlo d’occhio, perché aveva notato in lui un comportamento diverso, un comportamento strano e l’amica ne sembrava seriamente preoccupata.

E così il più grande dei due lo aveva fatto, lo aveva tenuto d’occhio per tutto il tempo in cui loro due erano insieme, ma mentre svolgevano il loro lavoro il suo “piccolo” sembrava stare bene, sembrava la solita persona vivace e serena di sempre, solo quando poi hanno avuto finalmente la loro privacy la sua maschera di felicità, si era sgretolata in un baleno facendo preoccupare il più grande.

Non sapeva per quanto tempo erano rimasti in silenzio, ma quel silenzio per lui era diventato troppo soffocante perché non era abituato con il suo gigante, a rimanere per così tanto tempo, in silenzio.

Non ci era abituato semplicemente perché Jared, aveva una gran bella parlantina e vederlo così taciturno fece suonare un campanello dall’arme.

Tutto quel silenzio stava facendo venire un po' di ansia a Jensen che continuava con lo sguardo a tenere d’occhio il più piccolo, che sembrava quasi sull’orlo di una crisi interiore.

Una crisi che sembrava non voler rivelare, che sembrava volersi tenere, tutto per sé.

Voleva chiedere qualcosa il più grande, voleva fare qualcosa, ma non sapeva nemmeno lui che cosa poteva fare in quel momento, perché sembrava quasi che il più piccolo dei due, voleva stare da solo con i suoi problemi e preoccupazioni.

In quel momento il più grande avrebbe tanto voluto avere il potere di leggere nella mente, così da capire che cosa stesse pensando, che cosa stava provando e poterlo in qualche modo aiutare ma purtroppo i poteri non esistevano e l’unico modo per sapere che cosa aveva il più piccolo, era aspettare qualsiasi cosa da parte sua e non forzare la situazione, ma stranamente quel qualcosa, arrivò.

<< Fratello … >>

Mormorò il più piccolo e il più grande si raddrizzò a sentire, quella semplice parola detta in un sussurro, pronto a fare qualsiasi cosa per quel gigante.

<< Dimmi! >>

Rispose con semplicità, senza aggiungere altro, senza forzare un qualcosa che evidentemente il più piccolo non aveva voglia di esternare in quel preciso istante.

<< Ho freddo. >>

Il più grande fece un mezzo sorriso, perché sapeva che cosa significava quel semplice: “freddo”; stava a significare che aveva bisogno di lui, ma che aveva troppa vergogna di chiederglielo apertamente e senza tante domande o meglio senza nessuna domanda, iniziò a camminare avvicinandosi al più piccolo per poi, abbracciarlo da dietro in un forte e caloroso abbraccio.

<< Non so cosa stai passando Jared, ma sappi che io per te, ci sarò sempre … Ricordalo >>

Per tutta risposta il più piccolo, iniziò a versare delle lacrime che andarono a bagnare un po' la maglietta, del più grande.

A volte non servono le parole, a volte non serve forzare le cose, a volte basta una semplice vicinanza e un … Abbraccio.
   
 
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