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Autore: MaryFangirl    28/02/2024    0 recensioni
Bruno sente le farfalle nello stomaco. Il suo cuore batte forte soltanto pensando a lei. Non ha mai visto una tale bellezza in vita sua.
Ma non sa che dietro il suo nuovo interesse amoroso si cela solo uno degli scherzi di suo nipote.
[BruMilo]
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bruno Madrigal, Camilo Madrigal
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: Incest
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Erano passati più di due mesi dalle nozze di Dolores. E, come sempre, le cose più interessanti accadevano di notte. Come ora, mentre Camilo entrava in punta di piedi nella sala da pranzo con una scatola di colori. Un sorriso sornione attraversava il suo volto.
 
Arrivato al muro, spacchettò tutto, bagnò il pennello e si mise a dipingere.
 
“Ehi, che stai facendo?” giunse all’improvviso una voce dall’oscurità.
 
Bruno si era svegliato avvertendo un brivido dietro la schiena che gli aveva fatto capire due cose importanti: uno, era a letto da solo e due, Camilo stava di nuovo tramando qualcosa. Guidato dalla sua premonizione, vide il giovane nella sala da pranzo con un pennello in mano. La luce fioca della stoppino della lampada aiutava a malapena a distinguere i contorni della sua sagoma.
 
Camilo si portò un dito sulle labbra e sussurrò: “Sto modificando l’albero”
 
“Cosa?” Bruno volle gridare, ma si trattenne e bisbigliò, avvicinandosi alla parete che stava per essere imbrattata. Camilo scrollò le spalle.
 
“Beh, visto che Mariano fa parte della famiglia e io e te stiamo insieme, non sarebbe giusto lasciare tutto così com’è ora, no?”
 
C’era logica nelle sue parole, ma il timore di Bruno per la reazione di sua madre, anche se non c’era nulla che potesse essere peggio che avere una relazione con suo nipote, rimaneva davvero notevole.
 
“C-cosa dirà tua nonna quando lo vedrà?” balbettò. Il pensiero lo faceva sentire a disagio. Camilo, però, non condivideva le sue paure.
 
“Lo scopriremo domani” rispose disinvolto, porgendo un pennello allo zio, “vuoi aiutarmi?”
 
Dopo un minuto di esitazione, Bruno annuì e afferrò l’oggetto, pronto per l’uso. Poi sobbalzò, inorridito. Una mano si era posata sulla sua spalla.
 
Dolores si coprì le orecchie al grido acuto. Mariano passò un braccio intorno alle sue spalle. Dopo essersi ripresa, lei sorrise:
 
“Anche noi vogliamo partecipare!”
 
Camilo strabuzzò gli occhi. Si guardò intorno, aspettandosi di vedere l’intera famiglia, ma c’erano solo loro quattro. Sospirò.
 
“Come ci hai beccati?” chiese Bruno.
 
“Sono uscita per bere e vi ho sentito. Quindi sono venuta per aiutarvi”
 
“E io l’ho seguita” concluse Mariano, guardando gli occhi della moglie con un sorriso gentile, poi il suo ventre. Entro qualche mese ci sarebbe stata una nuova aggiunta alla famiglia Madrigal.
 
“Forza, dipingiamo” ordinò la donna, mettendosi al lavoro. Camilo e Bruno non rimasero fermi. Casita spostò silenziosamente ma con soddisfazione le sedie e gli armadietti. Alla casa piaceva l’idea di un lieve cambiamento degli interni.
 
Quando il sole spuntò all’orizzonte, il lavoro era concluso. I quattro aspiranti artisti, contenti e macchiati di colore, osservavano con orgoglio il lavoro svolto.
 
“Allora, com’è?” chiese Dolores al marito, che sbuffò.
 
“Non mi somiglia affatto”
 
“Dai, è la copia esatta” rise lei. “Soprattutto i capelli!”
 
“Ehi, davvero sono così” chiese Mariano al cognato e a Bruno, ma loro si limitarono a sorridere, rivolgendosi l’uno all’altro.
 
“Tu cosa ne dici?” chiese Camilo. Bruno guardò di nuovo il risultato. Quando osservava quell’albero, in passato, si era sempre sentito solo. Era l’unico a non avere un proprio ramo: senza moglie, senza figli. Ora...in realtà non c’erano figli, ma almeno non aveva la stessa sensazione di solitudine. In quella foto stringeva le mani del suo amore. E così, non aveva importanza quanto fosse cresciuta quella parte dell’albero genealogico, o quante nuove persone fossero apparse, sarebbero rimasti fianco a fianco fino alla fine dei loro giorni.
 
Bruno si mise a piangere, sconvolgendo Camilo. Si affrettò subito ad asciugare le sue lacrime.
 
“Ehi, cosa fai? Non ti piace?”
 
“Scusa, ah ah, mi sono emozionato...” un sorriso gioioso decorava il volto dell’uomo che si sentiva la persona più felice al mondo.
 
La voce di Abuela si udì in lontananza. Appena sentirono i passi, i due raccolsero subito i colori e sparirono, nascondendosi al primo piano. Dolores sbuffò, ridendo.
 
“Accendiamo una candela per loro?” suggerì al marito.
 
  
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