Libri > Fiabe
Ricorda la storia  |      
Autore: Marlena_Libby    28/02/2024    1 recensioni
Un uomo della terra fa amicizia con un uomo del mare
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
C'era una volta un povero pescatore di nome Abdallah, che spesso non aveva nulla da mangiare né per sé, né per la moglie, né per i nove figli.
Un giorno stava tornando a casa senza aver preso neanche un pesce e passò vicino alla bottega del fornaio.
Sentì un buon odore di pane, ma non aveva soldi per comprarlo.
Il fornaio uscì e gli disse: - Abdallah, prendi pure tutto il pane che vuoi, mi pagherai domani.
- Grazie fornaio, senza la tua generosità i miei figli stasera avrebbero digiunato.
Per quaranta giorni Abdallah non riuscì a pescare nulla e il fornaio sfamò lui e la sua famiglia.
- Forse qualcuno ha lanciato su di me un incantesimo! È impossibile che in questo mare ricco di pesci io non prenda mai niente! - disse un giorno Abdallah buttando la rete in mare.
All'improvviso questa divenne pesante, lui la tirò a riva e vide che aveva catturato uno strano essere con il busto e la testa di uomo e la coda di pesce.
- Pescatore ti prego, lasciami andare!
- Ma chi ti ha gettato in mare?
- Nessuno, io nel mare ci vivo e mi chiamo Abdallah.
- Che strano, anch'io mi chiamo Abdallah. Ecco, sei libero dalla rete e scusami per averti pescato.
- Sei molto generoso Abdallah di terra e per questo meriti una ricompensa.
Abdallah di mare si tuffò e tornò poco dopo con tantissime perle.
Il pescatore lo ringraziò e corse subito in città dal suo amico fornaio.
- Fornaio, la fortuna si è finalmente ricordata di me!
- Per la barba del sultano, ma queste sono perle!
- Mi hai aiutato quando non avevo niente da mangiare, quindi voglio offrirti un po' della mia ricchezza!
Quella sera Abdallah e la sua famiglia, oltre al pane, mangiarono anche carne, spezie, pesce, olive e focacce.
Il mattino dopo riempì una cesta di frutta, si recò alla spiaggia e chiamò: - Abdallah di mare!
- Chi mi chiama? - disse quest'ultimo arrivando.
- Sono io, Abdallah di terra. Ti ho portato della frutta per ringraziarti del tuo dono.
- Grazie, che gentile! Aspettami qui.
Abdallah di mare si tuffò con la cesta di frutta tutto contento e, quando tornò, la cesta era piena di pietre preziose.
- Prendi Abdallah di terra, sono per te, perché sei un caro amico.
- No Abdallah di mare, sono troppe, non posso accettare.
- Suvvia, prendile, io ne ho ancora tante!
Abdallah di terra accettò le pietre, ne lasciò tre mance al suo amico fornaio e decise di vendere le altre per comprare cibo.
Si recò da un mercante e gli disse: - Salve, volete comprare le mie pietre?
Il mercante osservò le pietre e gridò: - Al ladro! Quest'uomo ha rubato la collana della moglie del sultano!
Il povero Abdallah fu preso, legato e trascinato per tutta la città fino al palazzo del sultano.
- Sire, ecco il ladro che ha rubato la collana a vostra moglie! - disse il mercante.
- Come fai a sapere che quella collana è stata rubata? A me nessuno ha detto niente! - chiese il sultano.
- Lo sanno tutti a corte e poi quest'uomo mi ha mostrato pietre talmente belle che possono appartenere solo a lei!
Il sultano fece chiamare la moglie e le chiese: - Cara, cos'è questa storia che ti hanno rubato la collana?
- Non temere caro, l'ho ritrovata.
- Allora, povero pescatore, dove hai preso quelle pietre? - chiese il sultano ad Abdallah.
- Me le ha regalate un mio amico.
- Siete molto ricco! Volete diventare il mio visir?
- Con piacere!
Il sultano fece arrestare il mercante per le sue false accuse e Abdallah venne a vivere a palazzo con la sua famiglia e il fornaio.
Divenne grande amico del sultano, che spesso gli chiedeva consiglio.
Una delle figlie del sultano passeggiava spesso in giardino con il figlio maggiore di Abdallah e i loro padri già pensavano di farli sposare.
Comunque lui non aveva dimenticato Abdallah di mare e ogni mattina si recava alla spiaggia per dargli della frutta e chiacchierare.
- Quanto vorrei che venissi con me a palazzo! - disse Abdallah di terra.
- Purtroppo non è possibile, il sole mi ucciderebbe.
- E io annegherei se mi tuffassi in mare.
- No, io posseggo un unguento che, se spalmato su tutto il corpo, permette agli uomini di stare a lungo in mare.
- Mi piacerebbe provarlo.
Abdallah di mare gli diede l'unguento, lui se lo spalmò addosso e seguì il suo amico in acqua.
Rimase estasiato per i pesci, le stelle marine e le piante che vide.
Arrivarono alle grotte dove vivevano gli uomini del mare e Abdallah di terra venne condotto dal re.
- Come sei buffo con quelle braccia al posto della coda! - disse il re scoppiando a ridere.
- Non sono braccia, sono gambe! Tutti gli uomini le hanno! Credete di essere belli voi con quella coda da pesce?! - disse Abdallah di terra.
Il re rise ancora più forte, tutta la corte si unì a lui e Abdallah di terra si sentì molto umiliato.
Abdallah di mare lo riaccompagnò in superficie, gli regalò delle altre perle e disse: - Da oggi, amico mio, non ci vedremo mai più!
- E perché?
- Perché tu, nonostante i miei doni, non dimenticherai mai che il mio sovrano ha riso di te! La nostra amicizia non è più intatta come prima! Addio, Abdallah di terra! - disse Abdallah di mare tuffandosi.
- Abdallah di mare aspetta, non andare via!
Abdallah di terra tornò ogni mattina alla spiaggia a chiamare il suo amico, ma non lo rivide mai più.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Fiabe / Vai alla pagina dell'autore: Marlena_Libby