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Autore: Marlena_Libby    29/02/2024    1 recensioni
Ida scopre che i suoi fiori ballano ogni notte
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- I miei poveri fiori sono tutti appassiti! - disse una mattina Ida guardando i fiori sul davanzale della finestra. - Devono essere molto ammalati!
- Altro che malati, Ida! - disse il suo amico Riccardo. - I tuoi fiori stanotte sono andati a un ballo!
- Ma i fiori non sanno ballare!
- Invece sì! Quasi tutte le notti si riuniscono nel castello del re e organizzano delle feste!
- Come mi piacerebbe essere invitata!
- Non è possibile, i bambini non sono ammessi! E poi i fiori stanno bene per conto loro. Se qualcuno li guarda, non si muovono più.
- Ma tu come conosci tutte queste cose sui fiori?
- Una notte, quest'estate, ho sbirciato da una finestra del re e ho visto le due rose più belle con in testa due coroncine d'oro che chiacchieravano sul divano del salone con gli altri fiori, che si inchinavano e sorridevano e poi hanno cominciato a ballare.
- Non è vero, non ci credo! Tu vai a letto prestissimo, non puoi aver visto tutte queste cose!
- Allora non ti dirò più niente!
- Oh no, raccontami ancora dei fiori, ti prego!
- Ma se dici che sono un bugiardo!
- Non lo dirò più, promesso!
- Nessuno sa che i fiori vanno a ballare nel castello del re, anche perché loro stanno molto attenti a non farsi sorprendere dal guardiano, che è un vecchietto con un grande mazzo di chiavi. Lo sentono arrivare da lontano, così si nascondono e stanno zitti. Poi, quando se ne va, si fanno una bella risata e ricominciano la baldoria.
- Ma come fanno i fiori ad andare al ballo? Non hanno le gambe.
- Ci vanno volando.
- I fiori sono capaci di volare?!
- Certo! Hai presente le farfalle? In realtà sono fiori che hanno preso il brevetto di pilota, così hanno il permesso di volare anche di giorno. Di notte tutti i fiori volano, ma al mattino solo i più bravi possono fare a meno di tornare sul loro gambo. Forse un giorno anche i tuoi fiori faranno l'esame e verranno promossi farfalle.
- Ma i fiori non parlano, come fanno a rispondere alle domande dell'esame?
- Sono molto bravi a fare i mimi. Hai visto che quando c'è vento agitano i petali e chinano il gambo? Poi di notte possono parlare.
- Ma insomma, tu come fai a sapere tutte queste cose?
- Me le ha raccontate una fata che si chiama Fantasia.
- Io ci credo a tutto quello che hai detto.
Ida rimase a lungo a guardare i suoi fiori, incantata dalle storie di Riccardo.
- I miei fiori devono essere freschi e arzilli per il ballo di questa sera. Li metterò nel letto della mia bambola Sofia. Spero che non le dispiaccia dormire nel cassetto per questa volta.
I fiori di Ida si addormentarono subito, senza nemmeno augurarsi la buonanotte.
Ma non avrebbero dormito a lungo, perché avevano invitato i fiori dei giardini pubblici a ballare a casa loro quella sera.
Sarebbero venuti anche i fiori della mamma di Ida, che erano giacinti e tulipani d'alta classe.
In quel momento stavano parlando sul davanzale della finestra.
- Tu cosa metterai stasera per il ballo?
- Ho già trovato quello che fa per me, ma non te lo dico. Sarà una sorpresa.
- È tardi e il sarto non mi ha ancora mandato il vestito!
- Zitto, sta arrivando Ida!
- Fiori della mamma, è inutile che facciate finta di niente, so che questa sera andrete al ballo! Divertitevi e cercate di non fare troppo tardi! - disse Ida e andò via.
- Avete sentito?
- Come fa a sapere che questa sera ci sarà il ballo?
- Qualcuno ha fatto la spia!
Quella notte Ida non riuscì a dormire, così sbirciò dalla porta del salotto e vide i fiori che ballavano mentre un giglio giallo suonava il pianoforte.
Tutto quel rumore svegliò i fiori di Ida, che si unirono alla festa.
A un certo punto sentirono bussare da dentro un cassetto: era Sofia, che voleva partecipare al ballo.
Si buttò giù e per fortuna, essendo una bambola di pezza, non si fece male.
I fiori di Ida la fecero ballare e la ringraziarono per aver ceduto loro il suo letto.
- Potete riposare lì quanto volete, non mi dà fastidio dormire nel cassetto.
- Sei molto gentile Sofia, ma questo sarà l'ultimo ballo per noi.
- Non vedi come siamo appassiti?
- Domani lo saremo ancora di più e dovranno sotterrarci.
- Che peccato! - disse Sofia.
- Non preoccuparti, se Ida ci sotterrerà in un pezzo di terra ben concimata, in primavera torneremo più belli e vispi di prima!
- Ma adesso non pensiamo a queste cose e divertiamoci!
In quel momento arrivarono i fiori dei giardini pubblici e anche quelli del giardino del re.
Davanti a tutti camminavano due rose con in testa due coroncine d'oro, poi c'erano dei garofani selvatici che salutavano tutti e un papavero che soffiava in un baccello come se fosse una trombetta.
La festa continuò fino a tardi, Ida tornò a letto e finalmente si addormentò.
Il giorno dopo i suoi fiori erano ancora più appassiti.
- Poveri fiorellini miei! Vi metterò in una bella scatola e più tardi, quando verranno a trovarmi i miei cugini, mi farò aiutare da loro a sotterrarvi nel giardino perché possiate rifiorire la prossima primavera!
Più tardi Ida seppellì i fiori nel punto più bello del giardino e i suoi cugini spararono dei colpi di balestra in loro onore.
   
 
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