[Symbaroum]
-La storia fa da seguito a "La Terra Promessa"-
"In quella colonna di anime sofferenti erano molti i giovani cresciuti tra terre polverose e arbusti pallidi, molti che, come lei, non avevano mai visto le foreste tinte dei colori dell’autunno, i campi colmi di spighe dorate e i pascoli ricchi di bestiame.
Era tutto così bello, e volevano farne parte.
Voleva farlo anche lei, per questo era lì, per questo insisteva nel trascinarsi malgrado gli acciacchi del corpo, malgrado la traccia del morbo sul suo cranio, i mantelli neri alle sue spalle e malgrado la consapevolezza di quante spine avrebbe trovato sul sentiero.
Quest’ultima certezza l’accompagnò per tutto il viaggio, e non vacillò nemmeno quando, giunta al terzo e ultimo giorno, la grande città senza mura si stagliò davanti ai suoi occhi in tutta la sua enormità.
E così, arrivò alla città della regina, la capitale della Terra Promessa.
Il vero travaglio, lo sapeva, aveva inizio quel giorno."